La decisione di ShareNow di ritirarsi da alcune citt¨¤ come New York, Londra e Firenze apre degli interrogativi sulla sostenibilit¨¤ del business
Il car sharing auto ¨¨ una forma di mobilit¨¤ tra le pi¨´ dinamiche e interessanti, perch¨¦ offre i vantaggi della mobilit¨¤ individuale pagando esclusivamente l¡¯utilizzo effettivo del veicolo. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una crescita dell¡¯auto condivisa un po¡¯ ovunque, anche in Italia, grazie ad attori multinazionali di grandi dimensioni e altri locali.
le nubi
¡ª ?Non tutto, per¨°, sembra procedere per il meglio se ShareNow ¨C operatore nato dalla fusione di car2go (di propriet¨¤ Daimler) e Drive Now (di Bmw) ¨C ha annunciato il ritiro da citt¨¤ come Montreal, New York, Seattle, Washington, Vancouver, Firenze, Londra e Bruxelles. Motivo? I conti che non tornano, e dunque ci si chiede se il car sharing sia una formula di business sostenibile.
COS¡¯? IL CAR SHARING
¡ª ?Per capirlo dobbiamo prima comprenderne il funzionamento: l¡¯auto condivisa consente di prendere un veicolo nelle aree coperte dal servizio, utilizzarlo per il tempo necessario e lasciarlo appena terminata la necessit¨¤ - fosse anche solo un tragitto di dieci minuti - pagando solo l¡¯effettivo utilizzo. Con un ulteriore vantaggio: che i veicoli in car sharing possono accedere alle zone a traffico limitato (Ztl) e possono essere parcheggiati liberamente sulle strisce blu. In Italia, i costi di noleggio variano a seconda degli operatori, ma in linea di massima sono compresi tra i 23 e i 34 centesimi di euro al minuto, tariffa che comprende il noleggio ¨C inclusa le coperture assicurative ¨C e il carburante. Le auto presenti nelle flotte di car sharing sono generalmente utilitarie come Smart fortwo e forfour, oppure Fiat 500. Non mancano auto pi¨´ prestigiose come Bmw Serie 1 e Mini, furgoni come Fiat Dobl¨° e ¨C ovviamente ¨C auto elettriche come Renault Zoe. Esistono due modelli di car sharing: ¡°free floating¡± (flottante), che permette di prendere e rilasciare un veicolo in un punto qualsiasi dell¡¯area coperta dal servizio, e ¡°station based¡±, nel quale l¡¯auto va presa e riconsegnata presso una stazione di noleggio dedicata. Le aziende di car sharing hanno sviluppato delle app mobile che consentono di gestire il noleggio dallo smartphone, inclusa la fase di sblocco della vettura al momento dell¡¯inizio del noleggio.
I VOLUMI DEL CAR SHARING
¡ª ?I dati pubblicati da Aniasa ¨C associazione che raggruppa le aziende operanti nel settore del noleggio auto ¨C ci dicono che nel 2018 (i dati del 2019 saranno disponibili tra qualche settimana) ¨C la flotta di auto condivise in Italia tra tutti gli operatori era di circa 6.600 veicoli, 11.870.000 i noleggi effettuati dal milione e 800 mila iscritti al servizio. Il punto di forza del car sharing ¨¨ quello di poter noleggiare un veicolo solo per il tempo strettamente necessario, evitando di pagare i tempi morti di inutilizzo. Di conseguenza la durata dei noleggi ¨¨ piuttosto breve: 28 minuti con 6,8 km percorsi mediamente. La maggior parte della flotta di auto condivise ¨¨ concentrata a Milano (3.100 veicoli) e Roma (2.100), subito seguite da Torino e Firenze.
IL CLIENTE TIPO
¡ª ?Ma chi ¨¨ il cliente tipo del car sharing? Dai dati forniti da Aniasa ¨¨ prettamente uomo (63%, anche se la percentuale di utenti donna ¨¨ in crescita), in larga parte giovane ¨C il 26% ha et¨¤ compresa tra 18 e 25 anni, il 30% tra i 26 e i 35, il 21% tra i 36 e i 45, il 15% tra i 46 e i 55 mentre solo l¡¯8% degli utenti ha pi¨´ di 55 anni. Chi utilizza il car sharing lo fa tutti i giorni della settimana, con il luned¨¬, il marted¨¬ e il mercoled¨¬ che rappresentano ciascuno il 14% dei noleggi, gioved¨¬, venerd¨¬ e sabato pesano per il 15% ciascuno e la domenica il 13%. La fascia oraria pi¨´ affollata ¨¨ tra le 16 e le 21 con il 30% dei noleggi, segue la fascia compresa tra le 7 e le 12 (20%), quella tra le 12 e le 16 (19%), tra le 21 e le 24 (16%). Il 14% degli utenti utilizza il car sharing tra la mezzanotte e le 7.
I PROBLEMI IN VISTA
¡ª ?Come in Italia, anche altrove il mercato del car sharing ha registrano numeri in crescita e ha attratto operatori interessati a coprire il servizio, sia grosse aziende di estrazione automotive sia operatori pi¨´ piccoli, talvolta legati alle societ¨¤ multiservizi locali o a quelle energetiche. Nel frattempo, per¨°, all¡¯auto condivisa si sono affiancate nuove formule di mobilit¨¤, in particolare la micromobilit¨¤ urbana che va ad intercettare una parte di utenti del car sharing, come gli utenti che devono muoversi nei centri citt¨¤. Scooter sharing, bike sharing e ¨C da ultimi ¨C monopattini lettrici, tutti mezzi ¨C quasi tutti elettrici ¨C che consentono di accedere ai centri storici con maggiore agilit¨¤ e flessibilit¨¤ rispetto alle auto e di arrivare fino al tanto invocato ultimo miglio. Una concorrenza che il business del car sharing inizia ad accusare, soprattutto se abbinata alla progressiva pedonalizzazione delle arre urbane pi¨´ centrali.
PI? SPESE, MENO RIDOTTI
¡ª ?Elementi che rendono meno redditizio in servizio per i bilanci degli operatori, che sono chiamati a sostenere spese non indifferenti per riparare i danni cagionati ai veicoli duranti i noleggi, gli atti vandalici, i furti parziali e totali e le operazioni necessarie al riposizionamento e al rifornimento delle auto. Solo qualche mese fa a maggio 2019 - Enjoy (operatore che fa capo ad Eni) ha lasciato Catania a causa dei troppi furti, dei danneggiamenti e degli atti vandalici che hanno ridotto in maniera esponenziale il numero di auto disponibili, Poco prima di Natale, poi, DriveNow ha annunciato la cancellazione del servizio in diverse citt¨¤ del mondo, Firenze inclusa, a causa dei magli ricavi. Per il momento non ci sono altri segnali di smobilitazione, ma un campanello di allarme si ¨¨ acceso e bisogner¨¤ tenerne conto.
? RIPRODUZIONE RISERVATA