Incontro ravvicinato nel Cortile dĄŻOnore del Quirinale con vettura presidenziale per eccellenza, esempio di auto scuola automobilistico italiano
? la vettura ufficiale che accompagna il Presidente della Repubblica nella parata del 2 giugno a Roma, dai Fori Imperiali allĄŻAltare della Patria, ma ¨¨ anche un oggetto semplicemente meraviglioso. Nell'incontro ravvicinato allĄŻinterno del Cortile dĄŻOnore del Quirinale c'era?rispetto per il simbolo, ma anche un innegabile orgoglio. Lancia Flaminia 335 ¨¨ auto italiana pi¨´ che mai. Riesce a raccontare la nostra cultura nelle sue proverbiali proporzioni estetiche, diventate poi design pensato con altissimo artigianato. Impersona lĄŻimmagine del dovere, della stabilit¨¤ e della rappresentativit¨¤ della pi¨´ alta istituzione del nostro Paese, ma lo fa restando lontanissima da ogni caduta di stile che accompagna altrove le auto che significano potere. Abbiamo camminato accanto alla Lancia Flaminia 335, siamo andati a caccia dei suoi pi¨´ piccoli dettagli, siamo tornati allĄŻidea dellĄŻauto di lusso essenziale ed elegante. Siamo tornati in Italia.
Subito fascino
ĄŞ ?Di quel marzo del 1957 al salone di Ginevra si ricorda il debutto della splendida Ferrari 250 GT Cabriolet firmata Pininfarina, ma anche quello di Lancia Flaminia, berlina dalle linee cos¨Ź pulite e geometriche da imporsi subito allĄŻattenzione del pubblico. ?Proprio a Pininfarina fu commissionato il progetto di renderla Ą°ammiraglia per eccellenzaĄą, derivandone cio¨¨ una versione presidenziale. Il 21 aprile 1961 furono immatricolate quattro vetture denominate Lancia Flamina 335, tre cifre che significavano la distanza in centimetri tra le ruote anteriori e posteriori, cresciuta di 48 cm rispetto ai 287 della Flaminia di serie. Era qui la formula di un modello specifico con una carrozzeria allungata fino a 546 cm. Continuando una tradizione ormai molto lontana, le quattro vetture furono battezzate con i nomi di quattro cavalli purosangue delle scuderie del Quirinale. Flaminia?Belfiore, Belmonte e Belvedere hanno una configurazione definita in gergo tecnico landaulet, ovvero con un tetto rigido in corrispondenza dei due posti anteriori e una capote apribile per quelli posteriori, che sono ben 5, con una fila intermedia composta da due strapuntini ripiegabili e un divano posteriore per tre passeggeri. La Flaminia chiamata Belsito ha invece una?capote?in tela non apribile.
Niente racconta Lancia Flamina 335 come lĄŻattenzione per le cromature, bilanciate in modo millimetrico per esaltare la tonalit¨¤ di un blu notte della verniciatura. Aprire le portiere diventa poi un viaggio nello stile italiano, sobrio nei materiali e nelle forme, ma armonico e giocato su tratti netti. La pelle Connolly nera dei sedili e dei rivestimenti ¨¨ abbinata a poche cromature che sottolineano i comandi del cruscotto, dei vetri ad azionamento elettrico o dellĄŻinterfono che collega la zona dellĄŻautista con quella destinato agli ospiti. Per trovare paragoni ci si pu¨° rivolgere solo allĄŻaltissima orologeria.
Poker di regine
ĄŞ ?Poter ammirare tutte e quattro le Lancia Flaminia 335 nello stesso luogo ¨¨ stato uno spettacolo atteso per pi¨´ di 20 anni. La Belsito ¨¨ abitualmente esposta presso il museo storico della Motorizzazione Militare di Roma, mentre la Belmonte ¨¨ in mostra al Museo dellĄŻAutomobile di Torino, ma hanno raggiunto la Belfiore e la Belvedere al Quirinale in occasione della cerimonia che gli ha visto riconoscere la Targhe Oro Asi Automotoclub Storico Italiano come patrimonio storico del nostro Paese. Del resto, ¨¨ impossibile anche immaginare un livello di manutenzione pi¨´ maniacale di quello riservato alle Lancia Flaminia 335. Il motore ¨¨ un V6 benzina completamente in alluminio da 2.457 cc di cilindrata per 102 Cv di potenza, con cambio manuale 4 marce e trazione posteriore, tutto questo con un livello tecnologico sicuramente elevato per lĄŻepoca e che oggi richiede lĄŻattenzione del Settore Intendenza del Quirinale, attraverso il Servizio Autorimessa.
Tocca a loro raccontare lĄŻunicit¨¤ di ogni singola vettura, inevitabilmente diversa dalle altre anche sono guardando al comportamento del carburatore a doppio corpo che trasmette a ciascun esemplare una risposta specifica in ripresa e soprattutto alla bassa andatura dei cavalli, quella richiesta durante la parata ufficiale del 2 giugno. Chi le cura ormai le distingue e le utilizza, mantenendole vive e in perfetta efficienza non solo con interventi straordinari, ma anche con un programma che prevede la circolazione su strada per almeno 20 km al mese. Con lĄŻestremo rispetto per un vettura omologata per raggiungere la velocit¨¤ massima di 120 km in unĄŻora, ma ammirata come meraviglia italiana da oltre 60 anni.
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