Per Sprint e GP le performance delle rosse saranno migliori grazie a temperature diverse e set di gomme risparmiati: nel box della Scuderia credono fermamente alla rimonta su McLaren
La Sprint Qualifying?del GP Qatar di F1 ha decretato in modo evidente quanto gi¨¤ si sapeva alla vigilia, ovvero che la McLaren MCL38 fosse la monoposto pi¨´ performante su questo tracciato. In realt¨¤ lĄŻunica sessione di prove libere aveva lasciato intravvedere altro, ovvero la Ferrari SF-24 di Leclerc davanti a Norris di circa quattro decimi, e soprattutto, nellĄŻanalisi dei singoli settori, la rossa del monegasco aveva distanziato nei curvoni veloci la McLaren di 0,26 secondi. Le qualifiche Sprint serali hanno invece messo in risalto quanto lĄŻefficienza aerodinamica della McLaren con configurazione da massimo carico le consentisse non solo di essere veloce sul dritto, ma - proprio per lĄŻappoggio garantito dalle ali da alto carico - di indurre energia sugli pneumatici in modo tale da sfruttarne il massimo grip dato da pressioni/temperature interne di esercizio ideali.?
i fattori pro ferrari
ĄŞ ?Se a prima vista lĄŻesito delle qualifiche sprint pu¨° apparire come una doccia fredda sulle ambizioni Ferrari di accorciare le distanze nella classifica Costruttori?dal team di Woking, ¨¨ altrettanto corretto riportare come nella Scuderia questo non sia lo stato dĄŻanimo e men che meno lĄŻintima convinzione. Da indiscrezioni raccolte nel paddock di Lusail, infatti, il distacco subito era in parte prevedibile, tenendo anche in considerazione la convinzione da parte di diversi tecnici che la McLaren in FP1 avesse imbarcato almeno una decina di kg di carburante in pi¨´ dei diretti rivali, secondo quello che ¨¨ un approccio consolidato del team diretto da Andrea Stella.?? altrettanto opportuno sottolineare come la Ferrari in FP1 abbia svolto un lavoro praticamente opposto a quello dei rivali e in pratica di tutti gli altri team. ? stato massimizzato lĄŻutilizzo delle coperture hard puntando a risparmiare un set di medie in pi¨´ dei rivali in preparazione della gara.?? altrettanto opportuno considerare che in FP1 la temperatura dellĄŻasfalto fosse pi¨´ alta di quasi quattro gradi rispetto alla SQ passando da 25,3 a 21,6ĄăC. Ci¨° aveva permesso nelle prove libere di non accusare sottosterzo, poi emerso nella sessione successiva di qualifica.
la ferrari ci crede
ĄŞ ?Domani questo potrebbe essere un viatico di non secondaria importanza, proprio perch¨Ś non essendo ulteriormente indotto il fenomeno, potrebbe essere plausibile un recupero a livello di performance. ? corretto aggiungere che la Scuderia abbia sinora svolto in modo coerente con i dati emersi dalle simulazioni lĄŻintero programma di lavoro, che in previsione della Sprint, ma soprattutto della gara di domenica, prevedeva e ricercava lĄŻassetto migliore a livello di comprensione e gestione degli pneumatici. In sostanza, considerare il risultato delle qualifiche sprint indicativo dellĄŻandamento dellĄŻintero fine settimana potrebbe rivelarsi assolutamente fuorviante. In Ferrari ci credono ancora.
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