Ferrari a -454 dalla Red Bull, ma... Verso il 2024: tutti i segnali che danno fiducia

La Rossa ha chiuso il campionato a distanza siderale dai trionfatori del Mondiale, però qualcosa da salvare c'è

Che cosa c’è da salvare nel 2023 della Ferrari? In apparenza poco o nulla, visto che la rossa ha perso anche la volata finale contro la Mercedes per il secondo posto nel Mondiale costruttori, rendendo vani gli sforzi di Charles Leclerc. La scuderia di Maranello ha chiuso il campionato con 454 punti di distacco dalla capolista Red Bull, cioè meno della metà del bottino raccolto dalla squadra di Max Verstappen. Una distanza siderale, sia in termini aritmetici sia per la differenza vista in pista, se si calcola che i rivali hanno vinto tutte le gare in calendario meno una, mettendo in mostra un dominio fra i più schiaccianti nella storia della F.1.

risultati

Battere questa corazzata e il tre volte iridato è un’impresa titanica. Ma ci sono stati segnali di progresso importanti, nella seconda parte della stagione, che fanno intravedere qualche segnale di speranza sulla sponda ferrarista. Dopo tutto, il Cavallino è stato il solo a impedire il filotto Red Bull, vincendo la gara di Singapore con Carlos Sainz, e il passo sfoderato da Leclerc nelle ultime cinque gare è stato migliore che in precedenza e globalmente superiore (almeno) a quello delle Mercedes di Lewis Hamilton e di George Russell. Senza contare le sette pole position centrate da Leclerc (5) e da Sainz (2), come quella di Monza dal valore emotivo speciale. Le prestazioni della Ferrari in qualifica hanno convinto. E questo rappresenta un punto di forza da conservare nella prossima annata.

lavoro

Mentre bisogna lavorare ancora tanto sul rendimento della macchina nell’arco della gara, dove il divario da colmare è enorme, soprattutto se si prende come riferimento Verstappen e non il vulnerabile Sergio Perez. Di positivo c’è che i tecnici di Maranello hanno capito la natura dei guai e cercato di intervenire sul progetto della vettura per il 2024. Il problema principale rimane l’eccessivo degrado delle gomme, emerso in particolare sulle piste con curve veloci, e dovuto al deficit di carico aerodinamico e di bilanciamento della Ferrari, cosa che impedisce ai piloti di spingere con continuità e toglie loro fiducia.

conto alla rovescia

Leclerc ha lottato spesso con un “cavallino” imbizzarrito che non l’assecondava, perché predilige guidare la macchina giocando con l’acceleratore e il sovrasterzo, ma il fatto che abbia ritrovato le sensazioni giuste nel finale del campionato fa sperare che gli sviluppi siano andati nella direzione giusta. Peccato che a questo abbia corrisposto l’improvvisa involuzione di Sainz. Una macchina veloce potrebbe rendere la vita molto più facile a Frederic Vasseur e ai suoi uomini. Ma, come ha riconosciuto il team principal, bisognerà migliorare in tutti in settori. L’affidabilità carente, costata la mancata partenza di Sainz in Qatar e di Leclerc in Brasile, si è aggiunta agli altri problemi. E gli errori di strategia sono rimasti, nonostante un nuovo leader al muretto, perché va migliorato il contributo degli ingegneri del “remote garage”. Era il primo anno di Vasseur e si può auspicare che il francese completi la riorganizzazione necessaria a eliminare certi difetti, magari rafforzando la squadra con qualche acquisto importante. Il conto alla rovescia per il via del prossimo Mondiale è già cominciato.