Dalle Dolomiti di Brenta alle valli di Fiemme e di Fassa le piste per campioni sono numerose. Tutte indimenticabili, ma riservate a chi ha buone gambe
La stagione dello sci si avvia al termine ma per i collezionisti di piste top c¡¯¨¨ ancora tempo per nuove conquiste. Succede in Trentino, per esempio, dove accanto a tracciati conosciuti in tutto il mondo si trovano discese di grande spessore tecnico, anche se non sempre famosissime. Come le cinque che presentiamo oggi.
5 piste nere: i consigli
¡ª ?Tulot e Olimpionica2, brividi ai piedi del Brenta Madonna di Campiglio ¨¨ appena pi¨´ avanti e raggiungibile anche sci ai piedi. Ma chi arriva da sud risalendo la Val Rendena deve fermarsi a Pinzolo per gettarsi lungo la Tulot. La pista precipita dal Doss del Sabion per 2,6 chilometri con pendenze che sfiorano il 70%. Le difficolt¨¤ sono piuttosto continue con una serie di muri in successione, vari cambi di direzione impegnano lo sciatore fino a valle. Attenzione al muro iniziale e, a circa met¨¤ percorso, a un ampio curvone dove si incontrano le pendenze pi¨´ sostenute. Sul versante opposto del Gruppo del Brenta, ¨¨ la Olimpionica 2 di Andalo a mettere a dura prova anche i pi¨´ bravi, non a caso ¨¨ stata pi¨´ volte scelta dalle nazionali di Norvegia e Stati Uniti per gli allenamenti tra una gara e l¡¯altra della Coppa del mondo. Svindal, Kristoffersen, Jansrud, Ligety e il leggendario Bode Miller non hanno avuto problemi ad addomesticare 1.200 mt del tracciato, che costituisce la sezione centrale della Olimpionica a sua volta suddivisa in tre settori battezzati con numeri progressivi. Nella sua completezza la pista misura 4.800 metri. Quanto basta per sentire bruciare i quadricipiti.
FASSA E FIEMME PER CAMPIONI
¡ª ?Ha esordito nel circuito della Coppa del Mondo solo lo scorso inverno, tre anni dopo la sua inaugurazione. La Volata di Passo San Pellegrino, sopra la Val di Fassa, scende per 2.400 metri da Col Margherita fino alla stazione di partenza degli impianti, con pendenze importanti e piuttosto continue intorno al 50%. Utilizzata per gare di discesa libera ¨¨ molto larga, fatto che rende un pochino meno impegnativi i tratti pi¨´ ripidi. Nella vicina Val di Fiemme, ¨¨ la pista Olimpia a rendere indimenticabile la giornata. Si trova nella skiarea del Cermis, sopra Cavalese e misura la bellezza di 7,4 chilometri. Si parte affrontando subito un muro piuttosto severo, ma poi ci si rilassa su pendenze pi¨´ tranquille fino alla seggiovia Costabella. Qui inizia il settore pi¨´ impegnativo, la cosiddetta Olimpia 2, caratterizzato da una serie di muri, curve e cambi di pendenza e che non concedono distrazioni. Giunti al Doss de Laresei le difficolt¨¤ si stemperano in una agevole ¡°rossa¡± che accompagna alla base degli impianti. Sempre in Val di Fiemme, ma nel comprensorio dello Ski Center Latemar, la pista Pala di Santa non ha mai conosciuto la ribalta internazionale ma ¨¨ sempre ai primi posti della lista dei desideri degli sciatori pi¨´ preparati. Il lungo muro con una pendenza del 58% mette i brividi gi¨¤ dalla seggiovia che porta al punto di partenza. Ma quando ci si affaccia sul bordo di questa autentica voragine non si pu¨° tremare. Occorrono lucidit¨¤ e precisione del gesto tecnico, pena la caduta con lunghissima scivolata a valle. Esposta a nord, la Pala di Santa garantisce buona neve per tutta la stagione.
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