Ironman e Spartan Race, l’ausilio della laserterapia per la prevenzione degli infortuni

Ivano Vellucci, fisioterapista e atleta di endurance, spiega come gestire al meglio la preparazione ed evitare l’eccesso di allenamento

Ironman e Spartan Race, per tutti gli appassionati di sport endurance estremo, sono due tra le gare più belle in assoluto. Per arrivare a gareggiare, però, è fondamentale una preparazione fisica (ma anche mentale) estremamente accurata. Grande preparazione, resistenza e massima forza mentale, infatti, sono le basi su cui costruire la prestazione. Prioritario per portare a termine la gara è la capacità di calibrare l’allenamento per evitare blocchi causati da patologie da affaticamento o legate alla pratica eccessiva. Ecco, dunque, che in ausilio degli atleti, può tornare utile la laserterapia. Ne parliamo con il dott. Ivano Vellucci, fisioterapista (ma anche “Spartano”) dello studio Galeno di Roma.

Quali sono i più comuni infortuni che insorgono nella preparazione di gare estreme di endurance come l’Ironman o la Spartan Race?

“Direi tutte quelle patologie conseguenti all’overuse, dovute a sollecitazioni continue e protratte nel tempo di tendini, muscoli e articolazioni. Quindi ci troveremo di fronte a tendiniti, contratture e lesioni muscolari, sofferenze delle cartilagini e fratture da stress”.

Come dovrebbe approcciarsi, quindi, un atleta alla preparazione di questo genere di gare?

“Innanzitutto dovrebbe abitualmente effettuare attività di prevenzione volta a scongiurare il rischio di eventuali infortuni. Nel nostro studio, per esempio, ci occupiamo degli atleti dal punto di vista della prevenzione, consigliando di effettuare abitualmente sedute di stretching, mobilità articolare e trattamenti fisioterapici con strumentazioni all’avanguardia come la laserterapia”.

Nello specifico, quale ausilio può fornire la laserterapia durante la preparazione?

“La laserterapia, in particolare Hilterapia con Hiro TT, è un ottimo supporto che, utilizzato nel modo adeguato, può essere un valido aiuto nel prevenire alcuni traumatismi muscolo-osteo-articolari. Applicandolo ad esempio sulle catene muscolari più importanti può migliorare la loro elasticità”.

E nella cura degli infortuni?

“In quel caso, l’intervento precoce è fondamentale. Dopo un’accurata valutazione, la laserterapia è un supporto utilissimo per la risoluzione di tendiniti, contratture muscolari, lesioni muscolari e legamentose, perché favorisce il drenaggio dei tessuti e accelera i processi di guarigione”.

Come gestire, invece, le conseguenze dell’over-training?

“Il modo migliore è capire innanzitutto quali sono stati gli errori che lo hanno generato affidandosi a professionisti del settore sia dal punto di vista fisioterapico che della preparazione atletica e impostando con loro programmi personalizzati. Il mio consiglio è sempre quello di non improvvisare”.

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