Intervista a Francesca Dallap¨¨ che parla della figlia, di Tania Cagnotto, del suo allenamento e della dieta. E confessa: "Tokyo? Mi sarebbe piaciuto andarci"
Un trampolino, un salto, il sapore della scoperta. Il primo tuffo non si scorda mai: "Non sapevo nemmeno nuotare. Mi sono buttata e sono uscita dalla piscina in stile cagnolino. Quanta acqua ho bevuto¡". ? l¡¯istantanea di vita di Francesca Dallap¨¨, il momento che ha disegnato il futuro. Una storia di lavoro e tentativi, di movimenti scientifici fatti inseguendo la perfezione e la bellezza. Tuffatrice classe ¡¯86, insieme a Tania Cagnotto ha conquistato la medaglia d'argento alle Olimpiadi di Rio nel 2016 nel sincro 3 metri. "Una vittoria che ha il sapore del riscatto".
Partiamo da l¨¬.
"Venivo dalla delusione di Londra 2012 (quarto posto, ndr) e avevo grandi aspettative. Sono stati giorni tesi, ma avevo fatto tutto per arrivare a quella gara preparata al meglio dal punto di vista fisico e mentale. All¡¯ultimo tuffo ho tirato un sospiro di sollievo, il peso portato addosso per 4 anni era sparito. Ce l¡¯avevamo fatta".
Tutto ¨¨ cominciato quando aveva 6 anni¡
"Ho iniziato durante un corso di nuoto, quando ho incontrato la mia attuale allenatrice Giuliana Aor. Pi¨´ che stare in acqua, mi piaceva salire e scendere dal bordo della piscina e fare capriole, cos¨¬ lei scrisse un biglietto da portare ai miei genitori chiedendo se volessero farmi provare il corso di tuffi. Non ho pi¨´ smesso".
Come si allena una tuffatrice?
"? un lavoro di costanza e precisione, si insegue la perfezione. La settimana prevede una parte di preparazione atletica, una di allenamento in palestra e un¡¯altra in acqua, con la ripetizione di tuffi e movimenti. Di solito ci sono due sedute giornaliere, con una mezza giornata di riposo per recuperare le energie".
E a tavola?
"Sono una buongustaia. Mi piace mangiare, ma devo stare attenta perch¨¦ se esagero ingrasso subito. Adoro gli spaghetti al pomodoro con una foglia di basilico e, quando capita, un po¡¯ di peperoncino".
Nel 2017 ¨¨ arrivata Ludovica. Come cambia la vita di una sportiva dopo la maternit¨¤?
"Prima gli unici pensieri erano l¡¯allenamento e le gare, ora la giornata funziona in base ai tempi della bambina. Dal punto di vista dell¡¯organizzazione e delle energie ¨¨ un¡¯altra cosa, ma i figli danno una carica che permette di fare tutto. In questo senso devo ringraziare il Centro Sportivo Esercito, che rappresento con orgoglio e che anche in quest¡¯occasione mi ¨¨ stato vicino".
Nel tempo libero c¡¯¨¨ spazio per altri sport?
"Mi piace molto l¡¯atletica, che seguo in tv insieme a tuffi e ginnastica artistica. E poi amo le camminate nei sentieri".
Com¡¯¨¨ stato condividere parte della carriera con Tania Cagnotto?
"Mi sento davvero appagata. ? stato un percorso gratificante, pieno di vittorie e di grandi emozioni. Io e Tania abbiamo condiviso momenti indelebili, si ¨¨ creato un feeling particolare che ci ha permesso di lavorare insieme per tanto tempo".
Avete lasciato un¡¯eredit¨¤ pesante, per adesso raccolta con ottimi risultati dal duo Elena Bertocchi-Chiara Pellacani¡
"Sono due ragazze molto brave e determinate , stanno lavorando bene come tutta la squadra italiana. Ho visto un team unito, con giovani promettenti e pieni di entusiasmo".
Tra poche settimane inizieranno i Giochi di Tokyo, a cui non parteciper¨¤. Sono un rimpianto?
"La vivo in maniera serena, ma sono onesta. Mi sarebbe piaciuto almeno mettermi in gioco per poter essere in Giappone".
Consiglierebbe a un giovane di fare tuffi?
"? uno sport selettivo e difficile, ma regala emozioni. Si impara fin da subito che non esistono scorciatoie per arrivare all¡¯obiettivo, si deve insistere per raggiungere un risultato. Quindi, perch¨¦ no¡".
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