Alte quote, boschi, laghi e strade precluse al traffico motorizzato rendono la risalita della valle Orco unĄŻesperienza ciclistica fuori dallĄŻordinario.
La ragione per cui il massiccio montuoso al confine fra Piemonte e Valle dĄŻAosta si chiama Gran Paradiso appare in tutta la sua evidenza quando si raggiungono i 2612 metri del Colle del Nivolet. Quando si pedala in alta montagna, allargare lo sguardo verso la strada che si ¨¨ messa alle spalle ¨¨ la contropartita pi¨´ remunerativa per la fatica che si ¨¨ fatta e il panorama che vi attende sul belvedere posto allĄŻultima curva prima dello scollinamento vi d¨¤ anche gli interessi.
La salita che risale la valle dellĄŻOrco ¨¨ una delle pi¨´ lunghe ed elevate dĄŻEuropa. Se si considera come punto di partenza il ponte sullĄŻOrco di Cuorgn¨¨, lo sviluppo complessivo dellĄŻascesa ¨¨ di 55,7 km, con un dislivello di 2217 metri e una pendenza media del 4%. Questo dato generale, per¨°, non rende giustizia della durezza della salita poich¨Ś nei primi 29 km, fino a Noasca, la pendenza media ¨¨ del 2,4%.
OLTRE IL 10%
ĄŞ ?? da questa localit¨¤ posta a 1065 metri di altitudine che inizia la salita vera e propria, nonch¨Ś la parte paesaggisticamente pi¨´ affascinante della risalita della Valle dellĄŻOrco. Subito dopo lĄŻabitato di Noasca una serie di quattro tornanti ravvicinati porta le pendenze oltre il 10%, breve preludio alla strada che verr¨¤ affrontata da l¨Ź a breve.
Nemmeno un paio di chilometri dopo Noasca, poco prima dellĄŻinizio di una lunga serie di gallerie, si abbandona la Strada Statale seguendo lĄŻindicazione per Pianchette e Balmarossa. Una volta transitati sopra la galleria, dopo una breve discesa, il percorso procede sullĄŻantica strada per Ceresole Reale. Dopo il transito del Giro dĄŻItalia nel 2019 lĄŻasfalto ¨¨ stato rifatto e lĄŻascesa ¨¨ diventata decisamente pi¨´ attraente per i ciclisti. Superata la frazione di Pianchette, si raggiunge unĄŻarcata rocciosa incompleta nella quale una sbarra preclude il transito ai mezzi motorizzati.
Da qui inizia uno dei segmenti pi¨´ impegnativi dellĄŻascesa: tre chilometri allĄŻ8,7% di pendenza media, con una punta massima del 14%. La vecchia strada costeggia a sinistra le gallerie della Strada Statale e propone alcuni tornanti piuttosto impegnativi, ma la qualit¨¤ dellĄŻasfalto e la bellezza del paesaggio rendono questo tratto particolarmente piacevole.
CERESOLE REALE
ĄŞ ?In localit¨¤ Prese cĄŻ¨¨ tempo di rifiatare, prima su di un tratto di falsopiano, poi nei due chilometri di salita dolce che conducono allĄŻabitato di Ceresole Reale. Un paio di chilometri di discesa conducono i ciclisti fino allĄŻestremit¨¤ occidentale del Lago di Ceresole, qui la strada riprende a risalire, dapprima dolcemente, poi in maniera pi¨´ consistente fino al Rifugio Muzio. UnĄŻultima tregua di 700 metri dopo il rifugio fa da preludio ai sei chilometri di tornanti che conducono sino ai 2247 metri del Lago Serr¨´ e che hanno una pendenza media dellĄŻ8,9%.
Giunti alla diga del Lago Serr¨´, la salita prosegue per alcune centinaia di metri, per poi imboccare una discesa che porta al Lago dellĄŻAgnel. Da questo secondo bacino idrico, la strada sale per altri quattro chilometri, con una pendenza media del 7,3%. ? un tratto di ascesa molto regolare che porta fino allĄŻagognata sommit¨¤.
SOLO PER CICLISTI
ĄŞ ?Per favorire la fruibilit¨¤ della strada da parte dei ciclisti, nei giorni festivi dallĄŻ11 luglio al 27 agosto (tutte le domeniche e Ferragosto) vige il divieto di transito dei mezzi motorizzati dal Lago Serr¨´ alla sommit¨¤ del colle.
Dopo la foto di rito ai 2612 metri del Colle del Nivolet, il belvedere posto a 200 metri dallo scollinamento ¨¨ la vera tappa obbligata per portarsi a casa un ricordo indelebile, il premio di una scalata assolutamente fuori dallĄŻordinario.
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