Paolo ha appena conquistato il podio alla maratona delle Dolomiti e da anni ¨¨ tra gli amatori pi¨´ forti: "Ma il mio lavoro ¨¨ un altro, mai pensato di fare davvero il corridore"
Marco Saligari, durante la telecronaca dell¡¯ultima Maratona dles Dolomites su Rai2, parlava dei corridori che partono per vincere la granfondo pi¨´ conosciuta al mondo come di professionisti a tutti gli effetti. E non ha certo tutti i torti: Egan Bernal sul Giau ha dato poco di 5¡¯ al gruppetto dei migliori che l¡¯ha affrontato all¡¯ultima Maratona. Tra loro c¡¯era Paolo Castelnovo, milanese classe 1984, da anni in cima alle classifiche di molte delle gare per amatori in bici. Paolo rappresenta alla perfezione quello che dovrebbe essere il perfetto amatore: nonostante vada fortissimo, con dei tempi in salita all'altezza dei 'pro (per caratteristiche e taglia fisica ¨¨ il classico scalatore), per lui la bici ¨¨ davvero un hobby. Perch¨¦ nella vita fa il professore universitario: lavora con due prestigiosi atenei milanesi, la Bocconi e la Statale, per cui ¨¨ docente a contratto e tiene tre corsi, di cui due in lingua inglese, per le facolt¨¤ di Economia e Giurisprudenza.
Paolo, ma allora non ¨¨ vero che i cicloamatori hanno un neurone e lo utilizzano solo per pedalare...
¡°Ma no dai... Solo nella mia squadra ci sono diversi ragazzi laureati, con un solidissimo percorso di studi. Poi, come in tutti gli ambienti, trovi un po¡¯ di tutto¡±.
Come e quando hai scoperto la bici?
¡°Relativamente tardi purtroppo, avevo 20 anni. E questo ¨¨ un piccolo rimpianto, perch¨¦ da subito mi ha appassionato tantissimo, ma era tardi per fare il corridore. Ho investito tantissimo negli studi, e dopo la laurea nel 2008 e ho avuto anche un¡¯opportunit¨¤ di correre sul serio, mentre portavo avanti il mio dottorato¡±.
Ce la racconti?
¡°Uscivo in bici con un ragazzo che correva tra gli Elite/Under 23, che mi ha messo in contatto con una squadra, l'F.C. Fagnano Nuova. Loro mi hanno fatto dei test al Centro Mapei per valutare il mio "motore" e i valori fisici erano molto buoni. Cos¨¬ per due anni ho fatto il dilettante¡±.
E poi?
¡°Mi sono tolto qualche soddisfazione, ma, dopo due stagioni, a 25 anni sarei stato fuori categoria. Il ciclismo era un sogno, ma anche una strada troppo precaria rispetto alla carriera accademica¡±.
Cos¨¬ ti sei dato alle Granfondo.
¡°S¨¬, perch¨¦ la passione c¡¯¨¨ sempre stata e io sono un tipo abbastanza competitivo. Mi piace alzare l¡¯asticella e confrontarmi con i pi¨´ forti oltre che con me stesso¡±.
Come lo trovi il tempo per allenarti?
¡°Sacrificando diversi aspetti della mia vita. Con il primo lockdown l¡¯attivit¨¤ in presenza in Universit¨¤ ¨¨ calata e paradossalmente ho avuto pi¨´ tempo. I rulli mi danno una grande mano, soprattutto da novembre a marzo. E sono perfetti anche per quando hai giornate piene e vuoi incastrare un allenamento breve ma intenso. Generalmente nei weekend, se non corro, mi dedico alle uscite lunghe con anche parecchia salita. Di solito in un anno faccio 22/23.000 chilometri, gare e rulli compresi¡±.
E la vita privata?
¡°Ho una compagna e corro per una squadra (la MP Filtri) gestita da mia suocera. Il fatto di non avere ancora figli mi agevola, ma non ¨¨ facile mantenere certi equilibri. Quando scegli dove andare in ferie, devi pensare a un posto che ti consenta di allenarti bene. Se fai la Oeztaler (una gara massacrante in Austria) a fine agosto non puoi farti tutto il mese al mare. Continuer¨° cos¨¬ ancora per qualche anno, magari riducendo le gare¡±.
Chi ti segue per preparazione e alimentazione?
¡°Ormai mi conosco talmente bene che posso essere il preparatore di me stesso. Utilizzo tutti gli strumenti che la moderna tecnologia ci fornisce, come il misuratore di potenza, e mi trovo bene. Sull¡¯alimentazione nessun problema, ho un metabolismo super accelerato, non ingrasso neppure in inverno¡±.
Il mondo degli amatori di alto livello ¨¨ cos¨¬ competitivo e spietato?
¡°A volte s¨¬, ma io la vivo molto serenamente. Nelle granfondo siamo sempre i soliti 5 o 10 davanti, ma io sono felice di avere buoni rapporti con tutti¡±.
Qual ¨¨ la corsa pi¨´ dura per amatori?
¡°Oetztaler e Sportful richiedono sforzi massacranti. Ma la Maratona delle Dolomiti ¨¨ qualcosa di speciale, da anni ¨¨ il clou della mia stagione, anche per gli scenari e il contesto. Aver chiuso domenica scorsa al terzo posto con il mio miglior tempo di sempre mi ha dato una grande gioia".
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