La 22enne possiede un brevetto italiano e uno statunitense: da grande vorrebbe diventare una pilota di linea e in queste ore ha dimostrato di averne tutte le capacit¨¤
Silvia De Bon ha solo 22 anni e oltre a un brevetto da pilota italiano e uno americano, da qualche ora pu¨° vantare anche un atterraggio di emergenza che ha salvato la vita a due persone oltre che a se stessa. La giovanissima italiana, da qualche ora al centro delle cronache per il suo atterraggio di emergenza sulle Dolomiti, sta bene e ha raccontato ai media la sua vicenda. In due interviste, una rilasciata al Corriere della Sera e una a La Stampa, la giovanissima pilota di aerei ha raccontato la sua versione dei fatti, rivendicando tutte le sue scelte di pilotaggio.
la dinamica dell'incidente
¡ª ?L¡¯incidente ¨¨ avvenuto il 28 dicembre, a un¡¯altezza di 2.100 metri di quota, sul gruppo montuoso del Lagorai, sulle Dolomiti trentine. A bordo del Piper Pa 28, un aereo da turismo di propriet¨¤ dell¡¯Autoclub Belluno, c¡¯erano lei, suo fratello, Mattia De Bon, e la sua fidanzata Giorgia Qualizza. Secondo le prime informazioni, l¡¯atterraggio d¡¯emergenza si sarebbe reso necessario a causa di un calo di potenza del motore. L¡¯Associazione Nazionale Sicurezza sul Volo e la procura di Trento hanno aperto un¡¯inchiesta sull¡¯incidente, anche perch¨¦ i media hanno inizialmente parlato di alcune noie al motore nella fase di accensione. Se sono vivi ¨¨ proprio grazie a Silvia, che complice la sua esperienza, ha fatto una valutazione che andava contro i manuali e le teorie, facendo atterrare il suo aereo di pancia sulle pendici delle montagne. A suo modo di vedere, se non avesse preso quella scelta, le conseguenze sarebbero state molto pi¨´ gravi.
il racconto di silvia
¡ª ?¡°Di norma - racconta la ragazza al Corriere - quel movimento ¨¨ sbagliato, perch¨¦ pi¨´ si tira, pi¨´ la velocit¨¤ diminuisce e l¡¯aereo cade. Sapendo di andare contro alla montagna, ho fatto di tutto per mettere in piano l¡¯aereo rispetto al pendio, atterrando di pancia. Se fossi andata a schiantarmi in maniera dritta, avrei distrutto il muso e le conseguenze sarebbero state peggiori. Cos¨¬ come se avessi provato a tornare indietro: avrei centrato il costone e distrutto tutta la parte laterale del Piper. In quel momento la cosa pi¨´ giusta era probabilmente fare cos¨¬. ¡°Quando il motore perde potenza l¡¯aereo inizia a precipitare - racconta -. Mentre succedeva ho pensato: ¡°C¡o, adesso mi schianto¡±. Poi ho solo tentato di appianare l¡¯aereo al pendio... Sono stata fortunata¡±. In quel momento, infatti, la ragazza racconta di aver avuto ¡°un vuoto¡±. Al suo risveglio, poi, aveva la parte sinistra del volto piena di sangue, dopo aver battuto la testa contro il vetro. In quel momento, per¨°, si ¨¨ resa conto che la sua manovra di emergenza aveva funzionato e con i due ragazzi hanno chiamato il numero d¡¯emergenza del 112 e sono riusciti a farsi raggiungere dai soccorsi.?
l'amore per il volo
¡ª ?La ragazza si ¨¨ detta innamorata del volo. Solo lo scorso novembre, racconta ancora al Corriere, era tornata dagli Stati Uniti dove aveva conseguito il brevetto americano. ¡°Per arrivare alla licenza commerciale - racconta - serve accumulare delle ore di esperienza, che noi diciamo ¡°di riempimento¡±. Sono andata l¨¤, ho volato quanto mi serviva e sono tornata in Italia¡±. La sua determinazione ¨¨ la stessa che l¡¯ha spinta a "contraddire" suo padre, che da sempre le suggerisce di smettere di volare proprio per i pericoli che cos¨¬ corre.
il sogno: diventare una pilota di linea
¡ª ?¡°Mi dispiace, ma mio padre io non lo ascolto - dice -. Gli dico sempre: ¡°Se tutte le persone che fanno un incidente stradale smettessero di guidare la macchina, non guiderebbe pi¨´ nessuno¡±. Vero che quando si ¨¨ per aria le cose non sono uguali, ma il concetto ¨¨ simile. Se faccio un incidente non mi faccio spaventare, io la determinazione ce l¡¯ho, voglio diventare una pilota di linea, tipo quelli Ryanair. Poteva succedere a chiunque e anche in altre occasioni: se fossi stata in strada, tornando a casa, o se mi stessi dirigendo in aeroporto¡±.
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