Il fotografo milanese ha parlato per la prima volta della malattia rara che l'ha colpito al Corriere della Sera
Il grande fotografo Oliviero Toscani, a lungo collaboratore di Benetton per campagne pubblicitarie di grande successo e impatto mediatico, ha rivelato dopo un lungo periodo di silenzio di esser stato colpito da una malattia rara che lo ha portato a perdere pi¨´ di 40 chili in un anno.
Oliviero Toscani e la malattia
¡ª ?La rivelazione di Toscani ¨¨ arrivata nel corso di una lunga intervista al Corriere della Sera in cui il fotografo e politico, autore di celebri scatti di artisti del calibro di Andy Warhol, Patti Smith e Mick Jagger, ha parlato in modo onesto e diretto di questa nuova fase della sua vita iniziata poco pi¨´ di un anno fa: "Alla fine di giugno mi sono svegliato con le gambe gonfie, ero in Val d¡¯Orcia. Ho cominciato a fare fatica a camminare. All¡¯ospedale mi hanno diagnosticato un problema al cuore. A fine agosto sono andato a Pisa al Santa Chiara e da l¨¬ al Cisanello, dove avevamo deciso la data dell¡¯operazione al cuore, intorno al 20 settembre".
Poco dopo, per¨°, ¨¨ arrivata la diagnosi: amiloidosi, una patologia rara che provoca depositi di proteine anomale nei tessuti e negli organi di tutto il corpo causandone il malfunzionamento. "In pratica le proteine si depositano su certi punti vitali e bloccano il corpo. E si muore", ha spiegato l'82enne alla giornalista Elvira Serra. Il fotografo ha gi¨¤ iniziato una terapia sperimentale: "Faccio da cavia. A ottobre ho anche preso una polmonite virale e il Covid, mi hanno tirato per i capelli. Penso di essere stato anche morto, per qualche minuto: ricordo una cosa astratta di colori un po¡¯ psichedelici. Quando sto male e ho la febbre riesco a immaginare cose fantastiche... In un anno ho perso 40 chili. Neppure il vino riesco pi¨´ a bere: il sapore ¨¨ alterato dai medicinali".
La difficile convivenza di Toscani con la malattia
¡ª ?Toscani, padre di sei figli e nonno di 16 nipoti, non ha paura di morire, "Basta che non faccia male. E poi ho vissuto troppo e troppo bene, sono viziatissimo. Non ho mai avuto un padrone, uno stipendio, sono sempre stato libero", e a domanda diretta sulle aspettative di vita ¨¨ stato altrettanto onesto: "Non si sa. Certo che vivere cos¨¬ non mi interessa. Bisogna che chiami il mio amico Cappato, lo conosco da quando era un ragazzo. Ogni tanto mi vien voglia. Gliel¡¯ho detto gi¨¤ una volta e lui mi ha chiesto se sono scemo".
LA passione per Sinner
¡ª ?In queste giornate difficili, in cui preferisce non ricevere visite, neanche dall'amico di sempre Luciano Benetton con cui si sente un paio di volte alla settimana, Toscani si gode il calcio e lo sport in tv: "Leggo, guardo in tv l¡¯Inter e certe squadre inglesi. E poi c¡¯¨¨ Sinner, che mi d¨¤ sollievo nella vita. Ora sono tutti gelosi e invidiosi di lui: tipico degli italiani. Imparer¨¤ presto chi sono i veri amici e chi no".
Guardando al passato, l'82enne si ¨¨ detto particolarmente privilegiato e fortunato, "Gi¨¤ essere nato dove sono nato, con la famiglia che ho avuto, laica e libera", e ha ammesso di non pentirsi di nulla: "Mi pento delle cose che non ho fatto, non di quelle che ho fatto. Potrei farmi incatenare, ma non perderei il senso di libert¨¤. Ora sono come incatenato, ma sono libero di pensare come penso e di agire come penso dovrei".
Oliviero Toscani ha gi¨¤ deciso come vorr¨¤ essere salutato: "Non voglio un funerale. Mi portino a bruciare e via. Sono sempre stato laico, neppure i miei figli ho battezzato. Vivere vuol dire anche morire, eppure nessuno parla della morte. Si vive come imbrogliandosi, perdendo tempo".
Gazzetta dello Sport
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