La strana protesta ha colpito i distributori automatici delle tabaccherie, ma come ¨¨ stata realizzata?
Un attacco hacker ai distributori di sigarette in solidariet¨¤ all'anarchico Alfredo Cospito, detenuto al 41 bis e in sciopero della fame da ormai diverse settimane. La strana modalit¨¤ di protesta ¨¨ stata notata da alcuni avventori delle macchinette automatiche delle tabaccherie di tutta Italia nella notte tra il 25 e il 26 marzo. Da Napoli a Brescia, dalla Sardegna alla Liguria, a macchia di leopardo in tutta Italia sono emerse alcune anomalie dai monitor di questi distributori.?
attacco hacker ai distributori delle tabaccherie
¡ª ?Secondo le fotografie che hanno iniziato a circolare nel corso della notte, l'attacco hacker che ha colpito i distributori di tabacco ha portato a due conseguenze. In primo luogo i monito di queste macchinette erano stati modificati e dove solitamente vengono riportate le informazioni utili per l'utilizzo della macchina, c'era un'immagine con un uomo in rosso col braccio alzato circondato da figure in grigio che ricordavano poliziotti o carabinieri. L'immagine era accompagnata dalla scritta Fuori Alfredo dal 41 bis. Gli hacker non si sono limitati a inserire l'immagine ma hanno modificato il prezzo delle sigarette e degli altri prodotti. Nelle ore in cui l'attacco era in corso ai distributori si trovavano pacchetti di sigarette a 10 centesimi. Naturalmente visto il messaggio rivolto all'anarchico Cospito, la matrice anarchica ¨¨ stata subito evidente.?
i distributori colpiti
¡ª ?La domanda che si fanno gli investigatori e un po' tutti gli italiani ¨¨ come siano riusciti ad hackerare i diversi distributori delle tabaccherie. Le macchine colpite farebbero tutte parte del gruppo Laser Video, un'azienda con Sede a Suzzara in provincia di Mantova, che ¨¨ specializzata dal 1989 nella realizzazione di distributori di gratta e vinci e tabacchi. Il primo caso sarebbe stato notato da una tabaccheria di Lecce dove alcuni avventori si sono accorti di poter acquistare i pacchetti di sigarette a 10 centesimi. Sembra il punto vendita alla scoperta dell'attacco aveva gi¨¤ subito migliaia di euro di danni. Subito dopo un'altra segnalazione ¨¨ arrivata da Lecce e poi a cascata da tutta Italia. Inizialmente sembrava fosse vittima degli hacker anche l'azienda AM Distributori che per¨° ha smentito il fatto sul proprio sito.?
come ¨¨ avvenuto l'attacco hacker
¡ª ?Secondo le prime ricostruzioni, sembra che il punto debole rintracciato dai criminali, sia stato il lettore di tessere sanitarie e carte d'identit¨¤ elettroniche. Infatti questo processo di riconoscimento, utile per consentire la vendita dei prodotti ai soli maggiorenni, ¨¨ legato a una connessione alla rete internet dei distributori. Proprio questo accesso alla rete sarebbe stato usato dagli hacker per entrare nel sistema e manomettere le macchine. Chi avesse approfittato del malfunzionamento acquistando i pacchetti di sigarette a 10 centesimi potrebbe essere denunciato. Un tabaccaio a Termini Imerese in Sicilia, ha fatto un appello sui social per la restituzione del prodotto scrivendo che essendoci le telecamere i responsabili saranno denunciati.
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