Il Ministro Zangrillo ha confermato che la decisione verr¨¤ presa entro pochi giorni
Non solo gli Stati Uniti e l'Unione Europa. Anche l'Italia potrebbe decidere presto di bloccare l'uso di TikTok sui dispositivi dei dipendenti della pubblica amministrazione. ? ancora presto per dirlo con certezza, ma in queste ore il Ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo ha anticipato al quotidiano La Repubblica che ¡°il tema ¨¨ all¡¯attenzione da qualche giorno¡±.?
Il social network cinese, molto popolare tra i giovanissimi di tutto il mondo, era gi¨¤ finito nel mirino del Copasir, l¡¯organo parlamentare che controlla i servizi di intelligence, lo scorso dicembre, dopo che dagli Stati Uniti era arrivato l'allarme per i presunti legami tra la societ¨¤ proprietaria dell'applicazione, ByteDance, e il Partito Comunista Cinese.?
L'indagine del Copasir su TikTok
¡ª ?Il Copasir, era stato sempre il quotidiano La Repubblica a rivelarlo, aveva avviato un'indagine conoscitiva sul social network con l'obiettivo di esaminare i possibili rischi e pericoli per la sicurezza nazionale. Ora, dopo che l'Unione Europea si ¨¨ mossa repentinamente per imporre la rimozione di TikTok dai dispositivi dei propri dipendenti, col 15 marzo 2023 come data ultima per tale operazione, anche l'Italia ¨¨ pronta a prendere una decisione in tempi brevi.?
Lo ha precisato lo stesso Zangrillo: "Prenderemo una decisione in fretta. Ora dobbiamo comprendere bene quale ¨¨ effettivamente la profondit¨¤ dei rischi legati alla sicurezza nazionale. Gi¨¤ la prossima settimana dovremo confrontarci e cercare di arrivare a una sintesi". La decisione non verr¨¤ presa in autonomia dal Ministro della Pubblica Amministrazione, ma sar¨¤ il frutto di un confronto con le altre istituzioni nazionali.?
Perch¨¨ tanta preoccupazione verso Tiktok?
¡ª ?Il motivo di queste decisioni ¨¨ legato al trattamento dei dati personali degli utenti che usano la piattaforma. Secondo il regolamento generale sulla protezione dei dati (RGPD) i dati degli utenti europei devono rimanere in Europa, mentre il sospetto che tali dati vengano condivisi con le autorit¨¤ cinesi non ¨¨ mai stato ufficialmente accantonato nonostante le rassicurazioni di ByteDance e la presenza di un data center dell'azienda in territorio europeo, in Irlanda per la precisione.
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