Il medico legale dovr¨¤ accertare le cause del decesso e l'eventuale presenza di metastasi al cervello
? stata fissata per il pomeriggio di mercoled¨¬ prossimo, il 26 luglio, l'autopsia sul corpo del giornalista di La7 Andrea Purgatori, scomparso a Roma il 19 luglio scorso, con l'obiettivo di accertare le condizioni fisiche dell'uomo e le cause del decesso dopo i dubbi sollevati dalla famiglia del 70enne.?
Mercoled¨¬ l'autopsia sul corpo di Purgatori
¡ª ?L'incarico ¨¨ stato affidato all'istituto di medicina legale del Policlinico di Tor Vergata che dovr¨¤ verificare l'eventuale presenza di metastasi, dove e a che stadio, ma anche possibili tracce di un'ischemia e il suo livello di gravit¨¤, cos¨¬ come l'esatta causa della morte che allo stato attuale ¨¨ stata attribuita ad una pericardite settica. Dopo la denuncia della famiglia del giornalista?due medici in servizio presso la struttura ospedaliera a cui Purgatori si era affidato per le cure sono stati iscritti nel registro degli indagati con l'accusa di omicidio colposo.?
I due indagati per omicidio colposo
¡ª ?Si tratta del professor Gianfranco Gualdi della clinica privata Pio XI e del tecnico radiologo Claudio Di Biasi, difesi dall'avvocato Fabio Lattanzi che in queste ore ha sottolineato la correttezza dell'operato dei due medici: "Rispettiamo il dolore della famiglia e ci sottraiamo dal processo mediatico. Speriamo che il clamore si attenui e siamo sicuri che gli accertamenti tecnici dimostreranno la correttezza dell'operato".?
Cosa ¨¨ successo ad Andrea Purgatori?
¡ª ?Il giornalista era stato colpito da tempo da un tumore ai polmoni e nell'ultimo periodo al quadro gi¨¤ complesso si erano aggiunti dei problemi cerebrali. Il nodo da sciogliere, al momento, sarebbe legato proprio a quei problemi e al parere discordante dei diversi esperti a cui Purgatori e la sua famiglia di erano rivolti.?
METASTASI O ISCHEMIE?
¡ª ?Gli esperti della clinica privata Pio XI aveva formulato il 25 aprile scorso una diagnosi di metastasi cerebrali mentre secondo altri esperti, incluso il professor Alessandro Bozzao della Sapienza di Roma, si trattava di ischemie diffuse. Purgatori aveva deciso di sottoporsi alla pesante radioterapia per contrastare le metastasi al cervello e soltanto in seguito, di fronte agli scarsi risultati ottenuti, il giornalista si era rivolto a un'altra struttura romana, la prima clinica privata in cui si era recato ad aprile, e il risultato della tac ha poi smentito le tracce di metastasi e rivelato invece tracce di ischemie cerebrali.?
Le condizioni di Purgatori, intanto, peggiorano al punto da rendere necessario il ricovero presso il Policlinico Umberto I, dove viene confermata la diagnosi pi¨´ recente: nessuna traccia di metastasi al cervello. All'autopsia in programma per mercoled¨¬ prossimo si aggiunger¨¤, il giorno precedente, una tac per confermare o smentire l'ultima diagnosi ricevuta da Purgatori ed avere cos¨¬ un quadro il pi¨´ preciso possibile di quanto accaduto.?
La presunta lite tra i due indagati
¡ª ?Al vaglio degli inquirenti, che hanno gi¨¤ acquisito le cartelle cliniche dalle struttura a cui il 70enne si era rivolto, c'¨¨ anche un'accesa discussione, descritta dai familiari del giornalista di La7, tra i due indagati. Al centro del dibattito ci sarebbe stato proprio il dubbio legato alle eventuali metastasi, come sostenuto dal medico. Il tecnico radiologo finito nel registro degli indagati, invece, sosteneva che si trattasse di ischemia e che sottoporre il paziente a pesanti cure antitumorali avrebbe avuto conseguenze gravi, potenzialmente letali.
? RIPRODUZIONE RISERVATA