Messina Denaro, arrestato Bonafede, l'uomo che ha "prestato" la sua identità al boss

Al momento, gli inquirenti ritengono che Bonafede sia uno dei fedelissimi di Messina Denaro, ma soprattutto uno dei fiancheggiatori più importanti

Una settimana dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro, i Pm di Palermo hanno arrestato anche Andrea Bonafede, il geometra di Campobello di Mazara che ha consentito al boss mafioso di utilizzare la propria identità.

uno dei fedelissimi del boss

Al momento, gli inquirenti ritengono che Bonafede sia uno dei fedelissimi di Messina Denaro, ma soprattutto uno dei fiancheggiatori più importanti. Questo proprio perché da un lato ha consegnato all’ex latitante la propria carta d’identità, consentendogli quindi di vivere una vita normale - si pensa - per diversi anni, e poi perché dandogli anche la propria tessera sanitaria ha fatto sì che l’uomo potesse curare le sue patologie cliniche. Inoltre, lo stesso Bonafede - servendosi dei soldi di mafia - ha acquistato la casa in cui risiedeva lo stesso Messina Denaro.

il bancomat

Accanto a tutto ciò, Bonafede ha confessato anche di aver dato al boss il bancomat da lui usato per le spese sostenute in latitanza, quello con le quali l’ex latitante ha pagato le cene da 700 euro in ristoranti e i suoi abiti griffati. Inoltre, Bonafede ha raccontato di averlo aiutato a comprare l'Alfa Romeo Giulietta con cui il boss si spostava abitualmente, indisturbato, per le vie di Campobello.

le parole della compagna

Un comportamento che - a quando pare - Bonafede aveva tenuto nascosto anche alla sua stessa compagna, che qualche giorno fa, al Corriere, aveva dichiarato di averlo lasciato appena saputa la storia. “Mi è esplosa una bomba in casa”, ha detto la donna.