I difensori di Rosa Bazzi e Olindo Romano depositeranno l'istanza alla corte d'appello di Brescia per chiedere la riapertura del caso
C'¨¨ un nuovo testimone nella strage di Erba e offre una pista alternativa sui colpevoli. A sostenerlo ¨¨ il pool di difensori di Olindo Romano e Rosa Bazzi, che presenter¨¤ la propria istanza di revisione del processo a Brescia "fra pochissimo tempo, indicativamente cinque o sei giorni", ha spiegato l'avvocato Fabio Schembri, legale della coppia insieme a Nico D'Ascola, Luisa Bordeaux e Patrizia Morello.
la difesa chiede la riapertura del caso
¡ª ?Una prova contenuta nella richiesta di revisione che i difensori della coppia depositeranno alla corte d'appello di Brescia per chiedere la riapertura del caso: "Noi da qui a breve presenteremo la nostra richiesta, al di l¨¤ di quella della magistratura. Faremo la nostra istanza, e se la Procura generale ne presenter¨¤ un'altra, ben venga" ha spiegato l'avvocato riferendosi all'iniziativa della Procura generale di Milano che sta valutando a sua volta se chiedere la revisione del processo. "Sono soddisfatto e contento che anche la magistratura si possa interessare del caso. A questo punto ce lo aspettavamo e lo auspicavamo", anche se "¨¨ molto difficile che ci sia una iniziativa del genere della Procura generale. ? accaduto pochissime volte".
il nuovo testimone?
¡ª ?Dopo la sentenza della Cassazione, arrivata il 4 maggio 2011, gli avvocati hanno lavorato a lungo, insieme a un pool di esperti, per cercare di ribaltare la condanna. Le indagini difensive hanno portato a rintracciare, alcuni mesi fa, un tunisino, finito in un'inchiesta della Guardia di finanza e legato in affari con il fratello di Azouz Marzouk (compagno di Raffaella Castagna e padre del piccolo?Youssef Marzouk, due delle vittime), che?avrebbe offerto una pista alternativa: un regolamento di conti tra bande rivali, legato al mercato dello spaccio, che sarebbe sfociato poi nell'agguato all'interno dell'appartamento di via Diaz in cui, secondo il suo racconto, venivano nascosti droga e soldi.?
Un elemento che, a quasi 17 anni di distanza dai fatti, insieme alle presunte incongruenze e anomalie dell'indagine, porta la difesa della coppia a provare a smontare le tre prove (le confessioni dei coniugi, le parole del testimone che riconosce Olindo e la macchia di sangue della Cherubini nell'auto della coppia) che costringono in carcere i coniugi Romano: "Ogni singolo elemento di prova non regge e ora i nuovi elementi raccolti vanno a intaccare la condanna" ha continuato ancora l'avvocato Schembri.
la strage di erba?
¡ª ?Olindo Romano e Rosa Bazzi sono stati condannati all'ergastolo in via definitiva per la morte di Raffaella Castagna, di suo figlio Youssef?Marzouk di due anni, della madre di lei, Paola Galli, e di una vicina di casa, Valeria Cherubini, che si era precipitata nell'appartamento di via Diaz quella sera dell'11 dicembre 2006. Unico sopravvissuto, solo per caso, il marito di Valeria Cherubini, Mario Frigerio, venuto a mancare nel settembre del 2014, testimone oculare del quadruplice omicidio.
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