I cadaveri ritrovati in prossimit¨¤ della pensilina dell'area di carico. Cinque le vittime accertate
Nella tarda mattinata di oggi, marted¨¬ 10 dicembre, ¨¨ stato ritrovato il corpo dell¡¯ultima persona che risultava dispersa nell'esplosione al deposito Eni del comune di Calenzano, a pochi chilometri da Firenze, avvenuta nella giornata di luned¨¬. Il bilancio delle vittime sale cos¨¬ a cinque; una ventina i feriti accertati. Tra questi, dieci sono stati trasportati in ospedale in condizioni pi¨´ gravi, due dei quali ricoverati al Centro Grandi Ustioni di Pisa. Gli altri feriti hanno riportato traumi e lesioni causate dall¡¯onda d¡¯urto e dai vetri infranti. La Regione ha inoltre segnalato alcuni accessi spontanei nei pronto soccorso dell¡¯area per patologie minori, come traumi all¡¯orecchio e al rachide, riferibili a persone che si trovavano nei pressi del luogo dell¡¯incidente.?
Intanto, proseguono le operazioni di soccorso nonostante le difficili condizioni meteo; la pioggia complica infatti l¡¯intervento nell¡¯area di carico del deposito, dove si ¨¨ verificata l¡¯esplosione. La Procura di Prato ha aperto un fascicolo sull¡¯accaduto, mentre il sindaco di Calenzano, Giuseppe Carovani, ha dichiarato: "Credo che in questo contesto lo stabilimento Eni di Calenzano sia da ripensare", auspicando misure per garantire maggiore sicurezza per la popolazione.
Esplosione a calenzano
¡ª ?L'esplosione del sito di stoccaggio e rifornimento Eni, ¨¨ stato talmente forte che l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha stimato una magnitudo di 0.9. L'onda d'urto ha mandato in frantumi finestre, vetri delle auto, controsoffitti di edifici che si trovavano nelle vicinanze. La nube nera che ne ¨¨ derivata non ¨¨ risultata pericolosa per la salute secondo i dati dell'Agenzia Regionale per la protezione ambientale. Tra i deceduti c'¨¨ Vincenzo Martinelli, un uomo di 63 anni di Napoli che era alla guida di un'autobotte coinvolta nell'esplosione. Infatti, come ha spiegato l'Eni in una notte, la tragedia si ¨¨ verificata nel sito di rifornimento e non i serbatoi di carburante.
le testimonianze
¡ª ?"Qualcuno ha pensato avessero gettato una bomba" sono state le parole di uno degli operai presenti nel luogo dell'incidente che fanno capire la portata di quanto successo. Secondo le prime ricostruzioni, che dovranno essere confermate dalle indagini, l'esplosione sarebbe avvenuta durante le fasi di carico di carburante in un'autocisterna, causando una reazione a catena che ha coinvolto gli altri mezzi presenti. "Ero in attesa di entrare al carico quando c'¨¨ stato il boato" ha detto a Repubblica Marco Giannini che era in coda per i rifornimenti. "Ho capito che dovevo scappare via il pi¨´ veloce possibile". Uno dei feriti ha detto di aver notato una perdita di liquido all'altezza del cavo dell'alimentazione del carburante e che dopo aver capito che era combustibile, ¨¨ scappato per dare l'allarme. I vigili del fuoco useranno il laser-scanner, un'apparecchiatura che permette rilievi tridimensionali, per provare a capire da dove sia partita l'esplosione.
lo sciopero
¡ª ?L'inchiesta dovr¨¤ definire se ci sia effettivamente stata una perdita di carburante ma soprattutto se siano state rispettate tutte le norme di sicurezza. Questa mattina alla raffineria Eni di Livorno ¨¨ stato indetto uno sciopero di due ore con assemblea e presidio, con almeno 500 operai presenti, per chiedere maggiore sicurezza sul luogo di lavoro. Mercoled¨¬ 11 dicembre ci sar¨¤ uno sciopero generale provinciale di 4 ore indetto dai sindacati?Cgil Firenze, Cisl Firenze Prato e Uil di Firenze, ¨¨ prevista anche una manifestazione a Calenzano.?"Lo sgomento", riferiscono i sindacati, "¨¨ per quei lavoratori e per le loro famiglie, questa ¨¨ una guerra silenziosa che sembra non finire mai e suscita interesse sempre solo dopo tragedie come questa. La rabbia perch¨¦ non si pu¨° morire lavorando".
Gazzetta dello Sport
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