Presi d'assalto i palazzi delle istituzioni nella Capitale brasiliana, un po' come accaduto due anni fa negli Stati Uniti
? caos a Brasilia. Oggi migliaia di sostenitori dell'ex presidente Jair Bolsonaro - come tentato due anni fa negli Stati Uniti dai sostenitori di Donald Trump - hanno fatto irruzione nel palazzo del Congresso e in altre sede istituzionali del Brasile, come il Pal¨¢cio do Planalto, sede ufficiale della Presidenza della Repubblica, e la sede del Tribunale supremo elettorale del Brasile.?
Un assalto coordinato che arriva a una settimana dall'insediamento di Luiz Inacio Lula da Silva, al suo terzo mandato alla guida del Brasile dopo aver sconfitto proprio Bolsonaro alle elezioni dello scorso ottobre, seppur per un soffio di voti: 50,90% contro 49,10%.?
Proprio come accaduto negli Stati Uniti, i sostenitori di Bolsonaro non hanno accettato il risultato del ballottaggio e oggi hanno tentato di prendere il controllo delle sedi istituzionali a Brasilia, superando i cordoni di sicurezza e seminando il caos mentre chiedono a gran voce l'intervento dell'esercito e le dimissioni di Lula, che oggi si trovava nello stato di San Paolo per un viaggio ufficiale.?
Le forze dell'ordine stanno cercando di respingere gli occupanti e fermare le loro azioni distruttive, dentro e fuori dagli edifici istituzionali in cui sono riusciti a fare irruzione. I video che circolano sui social network mostrano gi¨¤ i danneggiamenti compiuti dai sostenitori dell'ex presidente di estrema destra, immagini che riportano alla mente proprio l'assalto a Capitol Hill nel 6 gennaio 2021.?
Le forze dell¡¯ordine stanno usando ordigni stordenti e lacrimogeni per cercare di contenere i manifestanti, mentre i rinforzi sono in arrivo, come prontamente annunciato dal ministro della giustizia brasiliana Flavio Dino: "Questo assurdo tentativo di imporre la volont¨¤ con la forza non prevarr¨¤. Il governo del distretto federale afferma che ci saranno rinforzi. E le forze a nostra disposizione sono al lavoro. Io sono nella sede del ministero della Giustizia".
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