Riportare in vita animali estinti ¨¨ l'obiettivo di un laboratorio di ricerca americano
Si possono far rivivere animali estinti da centinaia di anni? La domanda potrebbe sembrare assurda, eppure ¨¨ proprio questa la missione di una societ¨¤ americana che si ¨¨ posta come obiettivo di far tornare in vita il dodo, il mammut lanoso e il tilacino, la tigre della Tasmania. Le frontiere della scienza si spingono sempre pi¨´ oltre e il nuovo traguardo ¨¨ la de-estinzione.?
il dodo torna in vita?
¡ª ?Il dodo, che i millennial ricorderanno per L'Albero Azzurro programma per bambini della Rai che aveva al centro un pupazzo a forma di uccello chiamato Dod¨°, ¨¨ un animale estinto da oltre 500 anni che un tempo popolava le Mauritus e che ¨¨ scomparso, ovviamente, a causa dell'uomo. E proprio l'uomo oggi prova a riportarlo in vita. A lavorare a questo progetto ¨¨ la Colossal Biosciense, societ¨¤ americana di ingegneria genetica con sede a Dallas in Texas, che ha ricevuto ben 150 milioni di dollari per portare avanti questo esperimento. Tra i finanziatori diverse venture capital tra cui In-Q-Tel finanziata dalla CIA.
che cos'¨¨ la de-estinzione
¡ª ?Il processo di de-estinzione portato avanti dalla Colossal parte dall'idea che riportare gli animali estinti nel loro habitat di origine, potrebbe aiutare a ripristinare l'equilibrio della natura. Il sequenziamento del DNA del dodo, punto di partenza di tutto il processo, ¨¨ gi¨¤ stato effettuato. Secondo quanto riportato nella rivista Scientific American, tecnicamente a partire dal genoma si potrebbe ricreare una specie vivente attraverso la clonazione di una cellula residua. Ma questo non ¨¨ stato ancora realizzato anche perch¨¦ ¨¨ impossibile trovare un codice di DNA vitale di un animale estinto. L'obiettivo ¨¨ quindi creare una sorta di "proxy" del dodo o di qualsiasi altro animale, un sostituto modificando una specie strettamente correlata. Per il dodo gli scienziati stanno usando il piccione di Nicobar. La biologa molecolare Beth Shapiro pensa di poter inserire cellule modificate di dodo nelle uova del piccione di Nicobar creando cos¨¬ una nuova progenie di dodo.
perch¨¨ il dodo si ¨¨ estinto?
¡ª ?Non nasceranno dei veri dodo (o mammut o tilacini) ma dei cloni compatibili con le attuali condizioni di vita. Il dodo era un uccello grigio-blu con un peso di circa 15 chili, con un becco ricurvo, che viveva principalmente alle Mauritus nell'Oceano Indiano. Un animale stazionario e di grosse dimensioni, che viveva in un ambiente con pochi predatori e ottimo clima che gli consentiva di non migrare in cerca di posti migliori. Gli europei arrivano nel 1507. 150 anni dopo il dodo era estinto. Probabilmente per colpa degli animali che portarono gli europei e che modificarono l'equilibrio animale dell'isola.?
il futuro della scienza
¡ª ?Il nuovo dodo o il nuovo mammut si ritroverebbero da soli in un ambiente sconosciuto, senza genitori da cui poter imparare, con un istinto di sopravvivenza tutto da costruire. L'uso di questi proxy pu¨° aiutare gli scienziati a comprendere le relazioni tra le specie. Al tempo stesso la Commissione per la sopravvivenza delle specie ha espresso dei dubbi sull'impatto che queste iniziative potrebbero avere sull'ecosistema. Arriveremo mai a vedere nuovi dodo, nuovi mammut? Ma soprattutto se questa tecnologia funzionasse, potrebbero esserne trovati altri usi oltre il fine scientifico, con scenari da film di fantascienza?
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