Elettroliti: a cosa servono al nostro organismo, in quali cibi si trovano e quando integrarli

Calcio, sodio, magnesio, potassio, bicarbonato: tutti fondamentali per la salute. Ecco perché

Il nome, magari, può non dire molto, ma gli elettroliti sono una risorsa fondamentale per il nostro organismo: sono dei minerali presenti nei liquidi del corpo, come sangue e urine, e normalmente si assumono tramite alimentazione e idratazione, quindi attraverso cibo e acqua. Gli elettroliti comprendono calcio, sodio, magnesio, potassio, cloro e bicarbonato?e sono importantissimi in tanti processi fisiologici.

Elettroliti: i benefici per la salute

Tramite la loro carica elettrica, gli elettroliti mandano impulsi all’organismo che permettono di assorbire più facilmente le sostanze nutritive ed eliminare i prodotti di scarto, oltre a controllare i movimenti muscolari come la contrazione del cuore. Inoltre, contribuiscono a mantenere stabili i livelli di acidità e la pressione sanguigna, contribuendo a mantenere la giusta quantità di liquidi presenti nel corpo e migliorando la funzionalità cellulare.

In quali cibi si trovano

Come detto, gli elettroliti si assumono tramite acqua e cibo, e sono presenti in diversi alimenti. Ad esempio, il latte – così come i suoi derivati – è molto ricco di calcio, essenziale per le ossa. Il potassio si trova negli spinaci, nei legumi secchi, nelle banane e in altri frutti come avocado e prugne. Bisogna fare attenzione invece ad assumere il sodio attraverso alimenti naturali, evitando quelli trasformati: esso infatti è presente nel sale, nel brodo di pollo e nelle olive. Anche il magnesio si trova in diversi alimenti: dai legumi alla frutta secca, fino ai cereali integrali, alle nocciole e al cacao.

Carenza di elettroliti: a cosa può portare?

Una carenza di elettroliti può essere causata non solo da una cattiva alimentazione o idratazione ma anche da alcune malattie che possono modificare negativamente la quantità di liquidi presenti nell’organismo o da problemi ai reni o ai polmoni. Solitamente, le carenze di elettroliti si evidenziano tramite le classiche analisi del sangue, che rilevano i valori di sodio, potassio e tutti gli altri. Una carenza di elettroliti può infatti portare a diversi problemi ed essere un campanello d’allarme per patologie cardiache, polmonari, epatiche e renali, oltre al diabete. Alcuni dei possibili sintomi della carenza di elettroliti possono essere un accumulo di liquidi, nausea, crampi, debolezza fino all’aritmia cardiaca.

Integrare gli elettroliti

In caso di carenza di elettroliti esistono anche degli integratori che possono contribuire a ristabilirne i giusti valori. Da un lato possono essere un importante aiuto – che però dovrebbe comunque essere unito a un’alimentazione più sana – perché in questo modo l’organismo viene supportato nella reintegrazione dei liquidi, migliorando anche la concentrazione. Dall’altro lato l’integrazione va sempre fatta sotto il controllo del medico, perché un dosaggio eccessivo può essere dannoso, soprattutto se si soffre di problemi cardiaci come ipertensione o di insufficienza renale.