Ogni regione ha il suo dolce freddo preferito, ma d¡¯estate tutti hanno un ingrediente comune nonostante le differenze: il ghiaccio da mangiare
Granita, ghiacciolo, grattachecca, cremolata: va bene tutto, purch¨¦ sia ghiaccio da mangiare. Le alte temperature estive inducono alla voglia di fresco e a tutto ci¨° che arriva dal freezer. In alternativa al gelato, pi¨´ calorico e ricco di grassi, esistono molto varianti di quello che viene definito "ghiaccio da mangiare". Molte di queste si possono replicare in casa per uno snack fresco e salutare, rispetto a quelli industriali ricchi di zuccheri e coloranti.
i tipi di granita
¡ª ?La granita ¨¨ un dolce al cucchiaio tipico della cucina siciliana. Esistono molte varianti con altrettanti nomi, in base alla zona in cui viene preparata. Quella siciliana contiene circa il 20% di zuccheri e ha una consistenza molto cremosa, che la rende simile per consistenza al sorbetto. Tuttavia, a differenza del gelato e del sorbetto, non contiene aria nel prodotto finale. La preparazione prevede che la gelatura avvenga per gradi e mantenendo in movimento il composto, in modo che l'acqua non si separi sotto forma di cristalli di ghiaccio insipidi dall'aroma zuccherato. I gusti di granita pi¨´ diffusi variano in base alla provincia siciliana in cui viene prodotta: pistacchio, gelso nero, mandorla, caff¨¦, cioccolato di Modica, e tutte le varianti di frutta (pesca, fragola, limone, fico e fico d'india). Viene spesso accompagnata con la panna ed ¨¨ una delle colazioni tradizionali dei siciliani, specie nel periodo estivo. A Roma ¨¨ invece tipica la grattachecca, da non confondere con la granita siciliana, la cui preparazione avviene grattando il ghiaccio, a cui vengono aggiunti gli sciroppi. I gusti pi¨´ diffusi sono orzata, menta, amarena, tamarindo, limone.?
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ghiacciolo e cremolata, cugini di ghiacccio
¡ª ?Il ghiacciolo ¨¨ frutto di una scoperta casuale fatta da un bambino, Frank Epperson, nel 1905, che per caso lasci¨° un bicchiere di acqua e soda fuori dalla finestra con dentro il bastoncino usato per mescolarle. La mattina la miscela risultava congelata e pronta per essere mangiata tenendo in mano il bastoncino. La scoperta divenne un brevetto nel 1928 e solo negli anni '60 arriv¨° in Italia. Tuttora ¨¨ uno dei dolci confezionati pi¨´ consumati, con numerose varianti, sia industriali che casalinghe. Naturalmente, ¨¨ preferibile consumare i ghiaccioli fatti in casa piuttosto che quelli industriali, ricchi di coloranti e zuccheri aggiunti. Un modo sfizioso per dei ghiaccioli fai da te consiste nell'aggiungere alla miscela scelta dei pezzi di frutta o fare direttamente un frullato di frutta e congelarlo: si otterr¨¤ una via di mezzo tra sorbetto e ghiacciolo. Che ¨¨ un po' la definizione di cremolata, un dolce al cucchiaio tipico della Sicilia, (ma che non va confuso con la granita): un mix di frutta e ghiaccio tritato, con una consistenza simile a un frullato. La cremolata si pu¨° replicare facilmente anche a casa: basta avere della frutta fresca di stagione, dello zucchero a velo (da aggiungere a piacimento, senza superare il rapporto 1 a 3 rispetto alla frutta), cubetti di ghiaccio e succo di limone. Si tritano in un frullatore tutti gli ingredienti fino a ottenere un composto n¨¦ troppo liquido n¨¦ troppo denso. La cremolata, come la granita, va servita in un bicchiere o tazza di vetro trasparente e guarnita con pezzi di frutta fresca.
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