Scopriamo le caratteristiche di un ingrediente versatile e leggero
Il rafano possiede la classica caratteristica ambivalente degli ingredienti dal gusto deciso: lo si odia o lo si ama. Conosciuto da sempre come pianta medicinale, tanto che gi¨¤ Plinio il vecchio nel I secolo d.C. ne consigliava il consumo al termine di un pasto pesante per favorire la digestione, veniva utilizzato anche per prevenire o alleviare lo scorbuto grazie al suo elevato contenuto in?vitamina C. Nel XVII secolo, l'uso si trasform¨° da medico ad alimentare. Molto diffuso nei piatti tradizionali di regioni quali il Friuli Venezia-Giulia, il Veneto e la Basilicata, in altre regioni ¨¨ pressoch¨¦ sconosciuto. Il rafano ¨¨ una pianta che si presta a molteplici interpretazioni culinarie e le cui propriet¨¤ nutrizionali lo fanno essere un ingrediente alla portata di tutte le diete (con qualche eccezione). Tuttavia, il suo tipico sapore dolce, piccante e fortemente aromatico e balsamico lo rende un ingrediente non alla portata di tutti i palati.?
propriet¨¤ nutrizionali del rafano
¡ª ?Con le sue 48 calorie (ogni 100 grammi), il rafano ¨¨ un alimento che si presta a essere aggiunto in tutte le ricette senza aumentare in modo significativo l'apporto calorico. In termini di nutrienti non presenta alcun contenuto rilevante, ad eccezione della vitamina C, di cui ¨¨ particolarmente ricco. La radice della pianta intatta non ha quasi nessun aroma. ? solamente grattugiandola o tagliandola che il rafano sprigiona la sua piccantezza: il suo effetto balsamico ¨¨ cos¨¬ penetrante da far lacrimare gli occhi. Il suo gusto piccante ¨¨ dato dalla presenza di isotiocianato di allile, lo stesso liquido oleoso che si trova nella senape e nel wasabi.?
usi del rafano in cucina
¡ª ?Nella cucina tradizionale lucana, il rafano viene utilizzato sia come condimento sopra la pasta (grattugiato come il formaggio) o nella cosiddetta rafanata, una frittata a base di rafano grattugiato, pecorino e uova sbattute. In Basilicata e in Veneto ¨¨ conosciuto come cren?o?kren e viene usato? in molti piatti a base di carne come salsa insieme alla senape. Cren ¨¨ anche il nome di una salsa tipica del Triveneto e di alcune zone della Germania e dell'Est Europa a base di radice di rafano grattugiata, aceto, pangrattato, mela e zucchero. Questa salsa viene servita come accompagnamento a bolliti di carne, affettati e pesce.?
controindicazioni del rafano
¡ª ?Il rafano ¨¨ controindicato nelle persone che soffrono di problemi renali e di stomaco. Inoltre, se ne sconsiglia l'uso in?gravidanza. Nel maneggiare la radice di rafano bisogna fare attenzione perch¨¦ pu¨° provocare lacrimazione e, in alcune persone, pu¨° causare irritazione,?congiuntivite?o?mal di testa. L'ISS sconsiglia, inoltre, di non eccedere nel suo consumo perch¨¦ sono stati descritti degli effetti negativi (effetti avversi) sulla tiroide a causa della capacit¨¤ degli?isotiocianati?di legare e trattenere lo iodio. L'Agenzia Europea per la sicurezza alimentare (EFSA) indica come quantit¨¤ massima giornaliera da consumare 0,2 milligrammi per chilo di peso corporeo.
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