La mixology senza alcol ¨¨ sempre pi¨´ diffusa: Ce la racconta Guglielmo Miriello, direttore del Mandarin Garden e grande bar tender, che regala una ricetta esclusiva a Gazzetta Active
Red Sunset, Switchel, Tropicale. E ancora?All Shook Up e Virgin Moscow Mule. Per chi ¨¨ un fedele di Negroni e Old Fashioned questi sono nomi misteriori (o da evitare), per chi vuole bere senza alcol sono tra i cocktail di riferimento. O come dicono gli anglosassoni - che hanno inventato la mixology e continuano a fare tendenza - sono i mocktail ossia finti cocktail. Basati su succhi di frutta e sciroppi, t¨¨ e kombucha, distillati senza alcol e acqua tonica, frutti e verdure.?
Un mondo in piena evoluzione, alleato?alleati sia del fegato sia della patente, che combinano gusto e convivialit¨¤, senza il pericolo di sbronze o effetti da hangover. Da 'intrusi' nella drink list dei cocktail bar di successo, sono diventati importanti come spiega Guglielmo Miriello, bar tender di esperienza e attuale direttore dell'elegante Mandarin Garden Bar & Restaurant del Mandarin Oriental a Milano. Luogo? sempre frequentato da chi ama bere bene.?
IL GHIACCIO CONTA
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"Oggi un cocktail analcolico deve essere curato nei minimi dettagli, esteticamente e tecnicamente senza avere complessi nei riguardi di quelli alcolici. C'¨¨ una ricerca dell ingrediente particolare, che per noi ¨¨ un lavoro ma fa divertire un appassionato in vena di sorprese" spiega Guglielmo Miriello (in foto). La scelta del ghiaccio fa parte di quelle attenzioni che fanno la differenza. "Ci sono gli stampi in silicone - facilmente acquistabili online -? per avere cubetti o palle di varie dimensioni e forme. Bisogna utilizzare per¨° una buona acqua minerale con residui e sali molto bassi. Oppure si fa bollire dell'acqua e si lascia raffreddare a lungo. Un trucco ¨¨ mettere gli stampi non nel freezer ma in una borsa termica perch¨¦ in questo modo si ottiene del ghiaccio cristallino, rallentando il congelamento dell'acqua ed evitando lo strato bianco all'esterno. Ovviamente se il numero degli ospiti diventa importante, conviene acquistare il ghiaccio da un fornitore che sia in grado di rispondere a ogni esigenza" dice.
OCCHIO AL LIVELLO
¡ª ?Consigli agli appassionati con voglia di migliorarsi? "A parte l'osare sulla creativit¨¤, provando in anticipo il cocktail, bisogna utilizzare bene il ghiaccio. Ci vuole la giusta proporzione nel bicchiere: ghiaccio sino all'orlo, lasciando comunque i bordi liberi per bere, e la parte liquida un centimetro sotto il livello dello stesso. In questo modo, il drink trover¨¤ la giusta temperatura di servizio". In generale, una leggera shakerata aiuta gli ingredienti ad amalgamarsi tra loro a meno di preparare un punch e a quel punto basta una frusta utilizzata direttamente nel contenitore. Infine un suggerimento sul t¨¨, molto amato da chi fa attivit¨¤ fisica. "I t¨¨ regalano eleganza, intensit¨¤ e note particolati ai cocktail: vanno per¨° infusi sempre a una determinata temperatura e in tempi precisi - elementi indicati sulle confezioni - per estrarne il meglio" sottolinea il direttore del Mandarin Garden.?
LA RICETTA
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Miriello propone agli appassionati di Gazzetta Active un cocktail molto piacevole (quello della foto in apertura) chiamato Blue Butterfly, i cui ingredienti si possono trovare in un'enoteca ma ancora pi¨´ comodamente acquistabili online. Occorrono 50ml di Seedlip Groove 42 (miscela agrumata di tre tipi di distillati di arance e spezie), 30ml di cordiale Butterfly Pea Flower, 15ml di lime, 100ml di White Peach and Jasmine Soda di London Essence. ¡°Per prima cosa bisogna preparare il cordiale: si prendono 15 grammi di Butterfly Fea Flower e si infondono in 500 ml di acqua a 90 gradi per 5 minuti. Si filtra eliminando i fiori, si riporta il liquido a ebollizione aggiungendo 500 grammi di? caster che ¨¨ una variet¨¤ di zucchero di canna. Infine si dissolve lo zucchero e si fa raffreddare - spiega Miriello -? successivamente si uniscono tutti gli ingredienti in uno shaker a eccezione della soda. Si agita con ghiaccio per 5 secondi in modo da raffreddare e diluire gli ingredienti, poi si versa in un tumbler alto con ghiaccio colmando con la soda alla pesca bianca e gelsomino. Un fiore edule ¨¨ una bella guarnizione". Sino a qui, niente alcol. Ma a meno proprio di essere astemi, per una volta ha senso uscire dalla rotta scoprendo la splendida drink list che il Mandarin Garden ha preparato per l'autunno/inverno, ispirandosi alle avventure di mr. Phileas Fogg intorno al mondo. La carta difatti si chiama 'Il Giro del Mondo in 11 cocktail': parte dal Reform Club e si conclude con Henrietta. In mezzo ci sono piccoli capolavori come il Phileas (in foto), a base di O¡¯ndina gin, Timut pepper, Americano rosa Cocchi, Strawberry water, Orange. Non si vive di soli mocktail, almeno a nostro avviso.
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