Alcuni scienziati stanno sperimentando un sistema di etichettatura che dice quanto esercizio serve per bruciare quelle calorie. Funzioner¨¤?
Non solo macro-nutrienti, ingredienti e additivi. Secondo alcuni scienziati britannici?le etichette alimentari dovrebbero indicare anche la quantit¨¤ di esercizio fisico necessaria per bruciare le calorie di quel particolare alimento. Un trucco psicologico che ci terrebbe lontani dai cibi particolarmente calorici. Ma ¨¨ davvero cos¨¬??
Etichette alimentari con l¡¯equivalente calorico dell¡¯attivit¨¤ fisica
¡ª ?I ricercatori della Loughborough University ritengono che leggere sull¡¯etichetta di un alimento che serve un tot di esercizio fisico moderato o lieve per smaltirlo ¨¨ pi¨´ facile da capire e potrebbe aiutare i consumatori a evitare i cibi ipercalorici. L'equivalente calorico dell'attivit¨¤ fisica (PACE), che rivela quanto movimento serve per bruciare le calorie di un determinato alimento, ¨¨ un sistema gi¨¤ usato da molte app dietetiche. Ma per le etichette alimentari sarebbe una novit¨¤, che per¨° non ¨¨ detto che conquisti il pubblico. Almeno nel Regno Unito dove sono state condotte una serie di interviste esplorative.
Etichette alimentari con l¡¯equivalente calorico dell¡¯attivit¨¤ fisica: sono utili?
¡ª ?Nonostante molti consumatori ritengano che un'etichetta sportiva li aiuterebbe a evitare cibi ipercalorici, infatti, la maggioranza degli intervistati ha risposto che preferisce continuare ad attenersi alle etichette a semaforo Nutri-Score, gi¨¤ adottate da 7 Paesi europei e nel Regno Unito. Una scelta non corretta secondo i ricercatori.?"Le etichette nutrizionali aiutano le persone a fare scelte alimentari e l'etichettatura a semaforo ¨¨ lo standard del Regno Unito", spiega la coautrice dello studio Amanda Daley, docente alla Loughborough University. "Ma il problema ¨¨ che molte persone non capiscono il significato reale delle chilocalorie o dei grammi di grasso visualizzati sulle etichette degli alimenti e spesso sottovalutano il numero di calorie quando l'etichetta non viene fornita".
Etichette alimentari con l¡¯equivalente calorico dell¡¯attivit¨¤ fisica: lo studio?
¡ª ?I ricercatori hanno intervistato 2.668 persone per confrontare le loro opinioni sulle etichette con i semafori rispetto all'etichettatura PACE. Ai partecipanti ¨¨ stato chiesto quale delle due preferivano, quale trovavano pi¨´ facile da capire e quale era la pi¨´ accattivante. Risultato: la maggioranza degli intervistati ha ammesso di preferire il sistema a semaforo con il 43% a favore e solo il 33% ben disposto all'etichettatura PACE, nonostante pi¨´ della met¨¤ degli intervistati la ritenesse pi¨´ facile da capire. In compenso, il 49% ha ammesso che l'etichetta PACE avrebbe maggiori probabilit¨¤ di attirare la loro attenzione (rispetto al 31% di coloro che preferivano i semafori).
A trovare l¡¯etichetta ¡°sportiva¡± pi¨´ accattivante sono stati soprattutto gli intervistati fisicamente attivi: coloro che si esercitavano pi¨´ di 3 volte a settimana hanno ammesso che un'etichetta che spiega quanto moto fare per smaltire un alimento sarebbe pi¨´ efficace. Al contrario, le persone meno attive e i partecipanti pi¨´ anziani hanno ammesso di preferire l'etichettatura vecchio stile. La maggioranza?si ¨¨ detta per¨° d¡¯accordo che l¡¯etichetta PACE andrebbe messa soprattutto su alimenti come snack e dolciumi rispetto a prodotti alimentari di uso quotidiano come pane, pasta, frutta e verdura.?
Molti intervistati hanno infine ammesso che la vedrebbero di buon occhio sugli alimenti delle catene di fast food, nei menu da asporto e nei cibi che si trovano nei distributori automatici perch¨¦ di solito sono quelli pi¨´ ricchi di calorie. Detto, fatto: il team della Loughborough University sta pianificando di testare le prime etichette con l'equivalente calorico dell'attivit¨¤ fisica proprio nelle mense e sugli alimenti distribuiti dalla vending machine. "Il nostro studio evidenzia che l'etichettatura PACE ¨¨ utile per rafforzare gli attuali approcci all'etichettatura degli alimenti", scrivono gli autori. "I prossimi passi consisteranno nel verificare se l'etichettatura PACE ¨¨ in grado di ridurre l'acquisto di cibi e bevande ipercalorici in contesti alimentari differenti come ristoranti, distributori automatici, caffetterie e pub".
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