Alcuni ricercatori americani hanno messo a punto un nuovo metodo di dimagrimento che riduce le calorie ma non esclude le pietanze preferite. Funzioner¨¤?
Perdere peso in modo duraturo senza rinunce drastiche? ? il mantra di quasi tutte le diete di tendenza. Una promessa che spesso rimane sulla carta. Ma?un recente studio dell'Universit¨¤ dell'Illinois (USA) suggerisce che l'obiettivo potrebbe essere pi¨´ vicino grazie all adieta iDp, ovvero?Individualized Diet Improvement Program. Di cosa si tratta??
iDip: cos'¨¨
¡ª ?Il programma iDip si fonda su 3 pilastri:?aumentare il consumo di proteine e fibre; limitare l'apporto calorico giornaliero a 1.500 calorie (un bel taglio rispetto alle solite 2.000-2.500 raccomandate, ndr); creare un piano alimentare su misura che tenga conto dei gusti di ciascuno.
Un aspetto innovativo ¨¨ l'utilizzo di uno strumento di visualizzazione dei dati, che permette di monitorare la densit¨¤ di proteine e fibre degli alimenti in relazione alle calorie per ogni pasto.
Nello studio, i partecipanti sono arrivati a consumare 80 g di proteine e 20 g di fibre al giorno. "L'approccio iDip consente di sperimentare varie iterazioni dietetiche e le competenze che sviluppano durante la perdita di peso aiuteranno poi a mantenerlo", spiega Manabu Nakamura, docente di nutrizione presso l'UIUC. I risultati sembrerebbero promettenti: dopo un anno, il 41% di coloro che avevano seguito la iDip ha perso in media il 12,9% del proprio peso corporeo. Gi altri, solo poco pi¨´ del 2%.??
Massa magra e grassa
¡ª ?Ma non di soli numeri sulla bilancia si tratta. L'analisi della composizione corporea ha rivelato che chi seguiva la iDip manteneva quasi intatta la massa magra, perdendo principalmente massa grassa. Un aspetto cruciale per una perdita di peso salutare e sostenibile sul lungo periodo. "La flessibilit¨¤ e la possibilit¨¤ di personalizzare la dieta sono essenziali per creare programmi che ottimizzino il successo di chi cerca di perdere peso", sottolinea Nakamura. "Del resto sappiamo che per mantenere un peso sano ¨¨ necessario raggiungere un cambiamento dietetico sostenibile, che varia da persona a persona". La sua collega Mindy H. Lee, aggiunge: "La ricerca conferma che ¨¨ necessario aumentare l'assunzione di proteine e fibre riducendo al tempo stesso le calorie per una dieta sicura ed efficace".
Un dato interessante emerso dallo studio ¨¨ la correlazione tra consumo di proteine e fibre e perdita di peso nei primi 3 mesi. In sostanza, chi ¨¨ riuscito a modificare le abitudini alimentari si dall'inizio ha continuato a perdere peso in seguito. Lo studio ha anche evidenziato alcune sfide, come una minor perdita di peso tra coloro che soffrivano di depressione. Mentre non sono emerse differenze significative tra i portatori di altre condizioni di salute, o tra gruppi di et¨¤ e sessi diversi. In media, i partecipanti hanno perso 7,1 kg di massa grassa in 6 mesi, mantenendo la massa muscolare. Tra chi ha perso pi¨´ del 5% del peso iniziale, il 78% era grasso. Complessivamente, la massa grassa media ¨¨ scesa da 42,6 kg a 35,7 kg dopo 15 mesi.??
il potere della fibra
¡ª ?Nakamura ipotizza che la perdita di peso iniziale possa aver motivato i partecipanti a perseverare. Ma riconosce che il campione ridotto e il periodo di osservazione limitato richiedono ulteriori studi per validare pienamente questo nuovo approccio dietetico. Se i risultati, per¨°, venissero confermati, l'iDip potrebbe arricchire il ventaglio di strategie a disposizione degli esperti di nutrizione. L'aumento di fibre e proteine? la riduzione calorica del resto sono supportate da molte ricerche. La fibra, in particolare, garantisce un apporto di energia costante all'organismo, poich¨¦ viene digerita pi¨´ lentamente. E nell'intestino crasso, innesca il rilascio di ormoni che riducono l'appetito.
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