Detox, nutrienti e antiossidanti. Ecco perch¨¦ i cibi fritti sono alleati nella preparazione atletica
L¡¯atleta non pu¨° mangiare cibi fritti. Deve. Sono detox, nutrienti e antiossidanti. Propriet¨¤ che li rendono dei veri e propri alleati nella preparazione atletica e nelle prestazioni agonistiche. Lo scopriamo con la nutrizionista Maila Fiorentini.
LA FRITTURA STIMOLA IL FEGATO
¡ª ?La frittura non fa male al fegato. Al contrario, stimola la funzione dell¡¯epatocita. In poche parole, ne migliora le prestazioni contribuendo a purificare l¡¯organismo. ¡°? buona regola - consiglia l¡¯esperta - cucinare e condire i nostri piatti con olio di oliva/extra vergine di oliva. Nei miei piani alimentari, salvo particolari patologie (un esempio sono i calcoli alla colecisti), consiglio una frittura e un soffritto a settimana casalingo (fatti in casa), ovviamente con olio di oliva, meglio se extra, per evitare di far 'addormentare il fegato e rallentare troppo la digestione' soprattutto in regimi alimentari ipocalorici. Studi hanno dimostrato che una buona frittura stimola il fegato a produrre la bile nell¡¯intestino. Quest¡¯ultima viene in parte riassorbita e in parte, attraverso la stimolazione del transito intestinale, eliminata con le feci, portando con s¨¦ una porzione di colesterolo e tossine idrosolubili che risultano impossibili da espellere attraverso le normali vie di eliminazione come urine e sudore¡±.?
pi¨´ nutrizione
¡ª ?Al contrario di quanto comunemente si pensi, molte ricerche scientifiche hanno rilevato che la frittura rappresenta un metodo di cottura che mantiene le propriet¨¤ nutritive degli alimenti. ¡°L¡¯olio EVO - spiega Maila Fiorentini - sia per la composizione in polifenoli e antiossidanti che per il suo punto di fumo di circa 210¡ã (maggiore rispetto a di quello di altri oli come arachide, mais, girasole) ¨¨ ottimo per la frittura perch¨¦ fornisce un alimento di qualit¨¤ e privo di sostanze cancerogene, a patto che venga mantenuta la temperatura ideale di frittura tra i 160¡ã-180¡ã. La modalit¨¤ rapida di cottura impedisce l¡¯alterazione per effetto del calore dei nutrienti contenuti nell¡¯alimento che si riveleranno cos¨¬ facilmente assimilabili. Inoltre, la formazione della crosta croccante sulla superficie dell¡¯alimento impedir¨¤ alle sostanze antiossidanti e alle vitamine idrosolubili, in particolare la vitamina C o le vitamine del gruppo B, di fuoriuscire dalla crosta e di resistere alla degradazione. Avviene il contrario, in altri tipi di cottura, come ad esempio durante la bollitura o la cottura al vapore¡±.?
QUANTO E COME FRIGGERE
¡ª ?Che si tratti di verdure, pesce o carne, occorre non oltrepassare le 2 volte a settimana e friggere preferibilmente con olio d¡¯oliva. ¡°Una buona frittura, per¨°, deve seguire alcune semplici regole. La pastella - avvisa la nutrizionista - deve essere costituita solo da acqua e farina. Il sale ¨¨ da aggiungere prima di servire in tavola. L¡¯alimento da friggere deve essere freddo e privato della farina in eccesso in modo da contribuire alla formazione della crosta croccante¡±. I punti chiave sono due: ¡°La temperatura dell¡¯olio non deve essere n¨¦ troppo calda n¨¦ troppo fredda. Per evitare di abbassare la temperatura, quindi, ¨¨ importante non friggere troppe porzioni insieme¡±. Seconda regola, ¡°l¡¯alimento deve essere immerso completamente, o almeno per la met¨¤, nell¡¯olio bollente. A frittura ultimata ¨¨ necessario eliminare l¡¯eccesso di olio riponendo l¡¯alimento su carta assorbente da cucina¡±.?
UN PLUS
¡ª ?L¡¯accompagnamento del fritto rappresenta una vera e propria ottimizzazione. ¡°Consiglio sempre di accompagnare la frittura con una porzione di verdura cruda e un frutto da consumare prima del pasto oppure dopo. Per un dopo cena - aggiunge Maila Fiorentini - anche una coppetta di fragole oppure di frutti rossi. Il contenuto in fibra, acqua, enzimi, vitamine e antiossidanti di verdura e frutta aiuter¨¤ la digestione e supporter¨¤ il lavoro di fegato e reni¡±.?
LA SALUTE NELL¡¯OLIO D¡¯OLIVA
¡ª ??L¡¯olio di oliva ¨¨ da prediligere. Ricco di polifenoli, svolge un¡¯azione antiossidante capace di contrastare l'azione dei radicali liberi. Ecco l¡¯identikit dell¡¯esperta. ¡°Elemento chiave della dieta mediterranea (consumo raccomandato 3-4 porzioni al giorno), ¨¨ ricco di acidi grassi monoinsaturi, in particolare di acido oleico (70-86%) e di una certa percentuale di acidi grassi polinsaturi, come lo stearico ed il palmitico. Grazie a questa sua peculiare caratteristica - promette Maila Fiorentini - rappresenta uno dei condimenti migliori. Questi acidi, infatti, svolgono un¡¯azione benefica sull¡¯assetto lipidico riducendo il colesterolo LDL e aumentando, anche se lievemente, il colesterolo HDL. L¡¯olio d¡¯oliva contiene, inoltre sostanze ad azione antiossidante, come i polifenoli che, aumentando le concentrazioni di ossido nitrico, facilitano la vasodilatazione con conseguente riduzione della pressione arteriosa. I polifenoli - aggiunge - stimolano anche l¡¯espressione di geni che ci proteggono dal cancro, soprattutto dal tumore alla mammella e dai tumori del tratto digerente. Alcuni di questi composti, in particolare i flavonoidi ed i secoiridoidi, hanno mostrato, infine, effetti significativi nella prevenzione di patologie croniche come le malattie cardiovascolari, alcuni tipi di tumori, l'invecchiamento precoce e le malattie degenerative del sistema nervoso¡±.
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