Ecco cosa hanno scoperto i ricercatori dell'Universit¨¤ di Goteborg
La sindrome del colon irritabile ¨¨ pi¨´ diffusa di quanto si pensi, e colpisce una percentuale che va dal 20 al 40% degli italiani, in particolare tra i 20 e i 50 anni, soprattutto le donne. L¡¯IBS (Irritable Bowel Syndrome) pu¨° causare diarrea, pancia gonfia, meteorismo, stipsi, fino alla nausea e ai problemi di digestione. Inoltre, ¨¨ una patologia difficile da diagnosticare, poich¨¦ non ¨¨ visibile tramite colonoscopia o gastroscopia. La dieta, in questo senso, pu¨° essere molto utile nel trattamento della sindrome del colon irritabile, e secondo uno studio un regime alimentare povero di zuccheri pu¨° aiutare ad ottenere risultati quanto e pi¨´ dei farmaci.
Colon irritabile: l¡¯importanza di una dieta povera di zuccheri
¡ª ?Seguire una dieta sana ¨¨ fondamentale per chi soffre di colon irritabile. Ci sono degli alimenti, infatti, che fermentano a livello intestinale aumentando la produzione di gas e andrebbero evitati, anche se di base sono magari alimenti sani. Uno studio dell¡¯Universit¨¤ di Goteborg, Svezia, ha dimostrato come due tipi di dieta poveri di zuccheri e ricchi di fibre si siano rivelati molto utili nel trattamento del colon irritabile, portando a un miglioramento dei sintomi superiore persino al trattamento con i farmaci. Dopo un mese, il 76% e il 71% dei pazienti che hanno rispettivamente seguito le due diete (la prima low-FODMAP, la seconda povera di carboidrati in generale) hanno riportato una significativa riduzione dei sintomi, rispetto al 58% del gruppo che ha seguito solo il trattamento farmacologico.
Le due diete migliori per il colon irritabile
¡ª ?Secondo lo studio, pubblicato su Lancet Gastroenterology & Hepatology, due tipi di dieta hanno portato risultati molto importanti. La prima ¨¨ la classica dieta che esclude i FODMAP, carboidrati a catena corta che vengono assorbiti con difficolt¨¤ nel tratto gastrointestinale, presenti nei latticini, nel grano e in alcuni tipi di frutta e verdura. La seconda invece ¨¨ una dieta ricca di fibre (noci, semi, legumi, verdure) ma povera di tutti i tipi di carboidrati, compresi zuccheri e amidi. Entrambe le diete, dopo 4 settimane, hanno portato grandi risultati.
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