La stagione ¨¨ lunga e il tecnico australiano proseguir¨¤ regolarmente come da programma. Per ora Sinner non sta cercando un'altra figura sostitutiva
E adesso, che succede? Nulla. La stagione proseguir¨¤ come era stato programmato dal team, Darren Cahill compreso. Non ci sono stati strappi, nessun litigio, non ci sono segreti dietro la rottura. Semplicemente, a 59 anni e dopo una vita a girare il mondo prima da giocatore e poi da coach, ¡°pap¨¤ Darren¡± ha deciso che ci sono altre cose nella vita. La famiglia, le sue passioni e magari un futuro da dirigente nel tennis australiano. Cahill non ¨¨ nuovo a questo tipo di decisioni. Anche con Simona Halep aveva fatto una scelta di vita. Era tornato nella sua Adelaide a occuparsi della famiglia e, dopo il Covid aveva iniziato a lavorare con Amanda Anisimova per poi smettere dopo poche settimane. Colpa di un principio di depressione che gli era stato provocato dalle restrizioni per il Covid e dalle regole di quarantena molto severe per gli australiani.?
il ritorno
¡ª ?Nel 2022, per¨°, ha scelto di tornare sul circuito per affiancare Jannik Sinner nella sua crescita, umana e tecnica. Darren il ¡°guru¡± della squadra, a cui pi¨´ che l¡¯aspetto tecnico e tattico, ¨¨ affidata l¡¯organizzazione, la scelta dei tornei da mettere nel calendario. Un lavoro in tandem, quello con Simone Vagnozzi, iniziato a Wimbledon 2022 e che ha dato frutti eccellenti. Con la coppia Cahill-Vagnozzi, Jannik ha risalito la classifica dalla top 10 al numero 1 al mondo in due anni. Con le vittorie di due Slam e le Finals, oltre a due Davis. Il tecnico ¨¨ sempre stato il sostenitore numero 1 della presenza in azzurro di Jannik Sinner: "Per noi giocatori australiani la Coppa ¨¨ importantissima. E per questo ho voluto che il mio giocatore vivesse questa esperienza e provasse questa emozione. Lo stesso vale per l¡¯Olimpiade ¨C ci raccontava a Torino -. Quello di Parigi era un appuntamento che avevamo in calendario da subito. Un malanno l¡¯ha fermato". La gestione ¡°Pap¨¤ Darren¡± ¨¨ stato fondamentale anche in questi ultimi mesi, per gestire i momenti psicologicamente pi¨´ duri di Sinner: prima con la positivit¨¤ al doping e la notizia di ¡°assoluzione¡± resa nota pochi giorni prima dello Us Open, e poi con il ricorso al Tas voluto dalla Wada che ha messo nuovamente sotto stress il numero 1 al mondo, costretto a subire un altro processo: "Sappiamo bene che Jannik non ha fatto nulla, non ¨¨ stato un periodo facile per lui. Per aiutarlo abbiamo cercato di rendere gli allenamenti piacevoli, con un¡¯atmosfera rilassata, scherzando per non farlo pensare a quanto stava accadendo. Abbiamo fatto in modo che le righe del campo diventassero il suo luogo sicuro".?
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il team con vagnozzi
¡ª ?Con Simone Vagnozzi, l¡¯intesa ¨¨ sempre stata eccezionale, tanto che Cahill ha definito il tecnico italiano "il migliore con cui abbia mai lavorato". Un¡¯attestazione di stima importante, un segnale che adesso ¡°Vagno¡± pu¨° camminare con le proprie gambe. Al momento non sono previsti innesti nel team. Si sono sentiti circolare nei corridoi i nomi di Ljubicic, addirittura Luhti. Vagnozzi ¨¨ stato il primo a lavorare con Sinner subito dopo la rottura con Piatti. Tra loro c¡¯¨¨ una rapporto stretto e il tecnico marchigiano, che aveva gi¨¤ dimostrato le sue capacit¨¤ portando Marco Cecchinato alla semifinale del Roland Garros 2018, gode della massima fiducia del giocatore e del management a partire da Alex Vittur, accanto a Jannik fin da quando era ragazzino.
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