La numero due del mondo a una tv polacca: "Ho avuto una reazione violenta dopo la positivit¨¤, ricordo lacrime e panico. Difficile fare paragoni con gli altri giocatori"
"Quando ho saputo della positivit¨¤ ho avuto una reazione violenta, ricordo le lacrime e il panico. Ho combattuto per dimostrare la mia totale innocenza, e so che anche in questi casi le persone cercano di fare paragoni tra queste situazioni con altre che sono gi¨¤ avvenute, ma la verit¨¤ ¨¨ che ognuno di questi casi ¨¨ diverso, quindi impossibile paragonare il mio caso a quello di Jannik Sinner o Simona Halep".?Iga Swiatek ¨¨ stata protagonista di un'intervista con Anita Werner a "Fakty po Faktach", programma televisivo molto famoso in Polonia. Per la numero due del mondo ¨¨ stata la prima uscita pubblica da quando ha rivelato la propria versione dei fatti per la positivit¨¤ alla trimetazidina, contenuta per errore, secondo il tribunale che ha giudicato il caso, in una fiala di melatonina.
incubo
¡ª ?La regina del Roland Garros ha raccontato quello che le stessa ha definito un vero incubo. "La mia reazione ¨¨ stata molto violenta. Un misto di incomprensione e panico. Tantissimi pianti. Ricordo di questa mail: riceviamo mail con notifiche e aggiornamenti quando ci son delle comunicazioni, l'ho aperta convinta fosse una informazione per i tennisti ricevuta in automatico, ma stavolta era molto pi¨´ seria ¨C ha detto la Swiatek -. Non sono riuscita ad arrivare alla fine, ero gi¨¤ scoppiata in lacrime. I miei manager hanno detto che la reazione era quella di chi aveva appena visto morire qualcuno, o aveva avuto un grave problema di salute. Sono grata non fossi da sola. Ho dato il telefono a qualcuno, ho pensato fosse un errore. Non capivo davvero cosa stesse accadendo. Il nome della sostanza era completamente nuovo per me, non ho mai sentito di quella, dell'origine. Non pensavo granch¨¦, ero solo sommersa dalle emozioni. Sono arrivata a provare disgusto per il tennis".
senza pensieri
¡ª ?La Swiatek si ¨¨ detta molto fortunata di avere ancora con se una fiala di quel pacchetto che ha potuto far testare nel laboratorio di Salt Lake City, in Utah, per dimostrare l'origine e la contaminazione: "Preferirei dire "non colpevole", ma ammetto che per me sia solo questione burocratica. Per me la cosa migliore ¨¨ che sia in grado di prepararmi alla prossima stagione senza alcun pensiero, concentrandomi sul gioco. Quando mi hanno comunicato che sarebbe tutto finito nel giro di una settimana, ho accettato il verdetto senza pensarci troppo. L'aver ricevuto questa punizione ¨¨ una formalit¨¤. Loro hanno seguito le loro regole, anche perch¨¦ non c'era una persona sola a giudicarmi ma ci sono state tutte delle procedure da seguire e anche questa decisione del mese di stop ¨¨ stata dettata, appunto, da procedure".
paragoni con sinner e halep
¡ª ?La polacca ha poi continuato facendo riferimento alle discussioni che si sono succedute sulla rapidit¨¤ con cui il suo caso si ¨¨ risolto, facendo anche riferimento alle parole di Simona Halep che ha espresso enorme malcontento per quello che di contro ha dovuto subire lei: "So che in questi casi le persone cercano di fare paragoni tra queste situazioni con altre che sono gi¨¤ avvenute, ma la verit¨¤ ¨¨ che ognuno di questi casi ¨¨ diverso. E il processo per provare la propria innocenza ¨¨ allo stesso modo diverso. ? dura fare paragoni tra il mio caso, quello di Sinner, di Halep, o di Majchrzak (tennista polacco che ha vissuto un'odissea giudiziaria per un altro caso di positivit¨¤ al doping), perch¨¦ ognuno di noi ha a che fare con un problema diverso. Questa per me ¨¨ pi¨´ una questione per la Itia che per i giocatori. Il mio destino, come quello degli altri, ¨¨ nelle loro mani e sono loro che decidono come valutare ciascun caso. Io voglio credere che questo processo sia onesto e oggettivo, che ogni caso venga trattato secondo i regolamenti e che nessuno possa trattare un giocatore o una giocatrice in base alla sua posizione. Ma se mai dovesse essere cos¨¬, sarebbe comunque una questione a cui a rispondere deve essere la Itia.
costi
¡ª ?La Swiatek ha anche parlato dei costi per difendersi, particolare non banale se pensiamo ad esempio ai tennisti di seconda o terza fascia che non potrebbero mai permettersi tutto questo, con esami costati anche 15.000 euro: ¡°Ho scelto un avvocato negli Stati Uniti, specializzato in questi casi. Il fatto che avevo gi¨¤ guadagnato molto e potevo spenderli nella mia difesa, senza battere ciglio, mi ha decisamente aiutato. So che molti non hanno questa opportunit¨¤ e penso che questo sia qualcosa che possa anche trattenerli, perch¨¦ io ho potuto invece pagare tutte le spese. 70.000 dollari per l'avvocato e circa 15.000 euro per i test medici e pareri di esperti. Oltre a questo, mi ¨¨ stato revocato il prize money del torneo di Cincinnati ma in quel momento non mi importava assolutamente. La cosa a cui tenevo di pi¨´ era dimostrare la mia innocenza. Vi sto dicendo la quota pi¨´ o meno esatta cos¨¬ che ci sia anche la percezione di cosa voglia dire a livello economico, e perch¨¦ non ¨¨ facile per chi non guadagna certe cifre in campo".
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