“E’ stata la notte pi¨´ difficile della nostra vita”. “Ho scoperto il significato del freddo”. Se a dirlo ¨¨ un alpinista, nello specifico Herv¨¨ Barmasse, si pu¨° forse immaginare con quali condizioni meteo lui e il tedesco David Goettler abbiano convissuto nella giornata di gioved¨¬, bloccati a 6.200 sulla parete Rupal del Nanga Parbat, con un solo metro agibile a disposizione fuori dalla tendina e temperature scese nel corso della notte fino a -28, con un percepito ancora pi¨´ acuto a causa dei venti, stimati in 50 chilometri all’ora.
ALPINISMO
Nanga Parbat, Barmasse: “? stata la notte pi¨´ difficile della mia vita”
Sorpresi da una tempesta sulla Rupal a quota 6.200, l’alpinista italiano e David Goettler sono riusciti miracolosamente a tornare al campo base del Nanga Parbat
Fortunatamente, l’arrivo del messaggio Whatsapp del valdostano porta con s¨¦ l’unica notizia positiva attesa in una situazione del genere: i due sono riusciti a scendere fino al campo base, a quota 3.500, vincendo la forza della tempesta e dei venti che battevano tutto il fronte dell’Ottomila. In parete, infatti, le comunicazioni avvengono solo grazie al comunicatore satellitare.
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L'ACCADUTO
¡ªBarmasse e Goettler avevano raggiunto due giorni prima quota 6.200 approfittando di una delle pochissime finestre di bel tempo incontrate da met¨¤ dicembre, quando sono arrivati al primo campo base, poi abbandonato viste le valanghe che lo hanno lambito in pi¨´ di un’occasione. Il ritorno oltre 2.500 pi¨´ in basso complica naturalmente i piani dei due alpinisti, alle prese con un fronte stracarico di neve dopo le tante precipitazioni delle ultime due settimane e con la parete pi¨´ grande del mondo: 4.500 metri di dislivello. Affrontarli in condizioni di tempo avverso ¨¨ stata una mission impossibile. Finora.
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