Figi commoventi! Galles battuto a Cardiff. Sudafrica di forza sulla Scozia

I gallesi perdono la decima partita di fila contro una squadra in inferiorità numerica per un'ora. A Edimburgo gli Springboks faticano più del previsto, ma negli ultimi 15 minuti vengono fuori di prepotenza e vincono 32-15

Le Figi fanno l’impresa, battono il Galles 24-19 al Millennium Stadium di Cardiff e vendicano la beffa di un anno fa al Mondiale (sconfitti 32-26 con un’occasione colossale sprecata alla fine) con una prestazione strepitosa, nonostante i 2 cartellini subìti nel primo tempo. Dove ci sono le Figi c’è spettacolo: in 15, in 14 o in 13 non fa differenza. Gli isolani attaccano a testa bassa, difendono alla morte e alla fine vincono. Notte fonda per il Galles: decima sconfitta consecutiva, ancora senza vittorie in questo 2024. A Edimburgo la Scozia gioca una gran partita, tiene bene per 70' contro un Sudafrica non brillante ma che non concede mai una reale occasione per ribaltare la partita: alla fine gli Springboks piazzano un 13-0 di parziale nell’ultimo quarto d’ora e vincono 32-15 di forza.

impresa figi

Impresa Figi Galles subito in vantaggio con l’esordiente Murray, che sfrutta il gran passaggio di Ben Thomas e schiaccia alla bandierina. Muntz risponde dalla piazzola per il 7-3, poi comincia il festival dei cartellini: al 15’ viene “solo” ammonito Reffell per un fallo molto al limite su Radradra, ma nonostante l’inferiorità numerica il Galles trova la seconda meta. Maul avanzante, Canakaivata interviene irregolarmente per impedire a Lake di segnare e di fatto regala la meta di punizione ai padroni di casa: 7 punti per il Galles, giallo per il numero 8 figiano e parità numerica. Al 21’ le Figi restano addirittura in 13 per un placcaggio pericoloso di Radradra su Winnett: il cartellino stavolta è rosso, che secondo le nuove regole comporta un’inferiorità numerica di 20 minuti. In 13 contro 14 le Figi segnano con una strepitosa fiammata di Muntz: cambio di passo a battere Thomas e Rowlands, poi accelerata per bruciare Murray e Winnett e palla schiacciata in mezzo ai pali. Nel finale di primo tempo delle Figi commoventi si gettano all’assalto in inferiorità numerica: la maul isolana è avanzante, il pacchetto gallese crolla e l’arbitro Ramos inizialmente concede la meta di punizione, poi cambia idea e annulla tutto per un’ostruzione di Nasilasila. Si va all’intervallo sul 14-10 per il Galles. Nella ripresa le Figi tornano in 15 e segnano subito con un bel calcio di Muntz per il -1, poi al 49’ è proprio il numero 10 isolano a conquistarsi il piazzato del vantaggio con un’altra grande azione personale. Gatland ne cambia 4 contemporaneamente, ma i suoi sbattono contro una clamorosa difesa figiana (8 placcaggi dominanti nei primi 55 minuti) e al 60’ succede l’incredibile: Nayacalewyu brucia Winnett e si inventa un passaggio senza guardare per Maqala che arriva a un metro dalla linea. Le Figi spostano il pallone e Tuisova apre il gas: Costelow e Thomas vengono arati e palla in meta, 21-14 per gli isolani. Gatland rischia schierando un mediano di mischia – Bevan – ad ala e la scelta paga perché è proprio lui a finalizzare il bel passaggio di Winnett. Costelow sbaglia la trasformazione e il Galles resta sotto. Dall’altra parte invece Muntz allunga ancora per il 24-19. Il finale è da brividi: il Galles spinge con la forza della disperazione, le Figi difendono eroicamente e tengono in piedi la diga fino alla fine. A Cardiff è 24-19 per gli isolani, decima sconfitta di fila per un Galles sempre più in crisi.

sudafrica di forza

Il Sudafrica parte in quarta: calcio capolavoro di Pollard per la corsa di Mapimpi dall’altro lato, l’ala apre il gas e vola in bandierina. La Scozia rimane subito in 14: intervento pericoloso di Cummings su Mostert e rosso da 20 minuti per il seconda linea. Il Sudafrica stranamente non “ammazza” la partita dopo l’inizio sprint e la Scozia ne approfitta per rimettersi in corsa: due calci di Russell valgono il 6-5. Gli scozzesi sembrano uscire indenni dai 20 minuti in 14, ma proprio allo scadere del cartellino rosso arriva la meta: rimessa di Mbonambi, Mostert smanaccia, la difesa scozzese si addormenta e Du Toit è il più sveglio di tutti a prendersi il pallone e a volare fino in fondo per il 12-6. Russell firma il calcio del -3, poi il Sudafrica si sveglia: mischia dominante, poi Le Roux trova un altro calcio-passaggio per il solito Mapimpi che firma la sua doppietta personale. Sul 19-9 la Scozia reagisce ancora, ma la splendida meta di White (ispirata da Tuipulotu e Jordan) viene annullata per un in avanti di Jones. Nella ripresa Russell accorcia ancora (dopo aver sprecato una buona occasione con un passaggio scriteriato), poi al 45’ Rassie Erasmus lancia la bomb squad – 6 cambi insieme più RG Snyman già entrato all’intervallo – ma non ottiene i risultati sperati. La Scozia tiene in 10 minuti di fuoco, poi contrattacca e va vicinissima alla meta con Jones che ne salta 4 prima di essere fermato. La partita diventa bellissima perché Russell e Jordan attaccano continuamente gli spazi e infiammano Murrayfield, il Sudafrica resta in 14 per un giallo a Mapimpi ma concede soltanto 3 punti nonostante l’assalto scozzese, poi va dall’altra parte e chiude i conti: 2 calci di Pollard e poi una mischia devastante finalizzata da Wiese valgono il 32-15 finale, con un parziale di 13-0 nell’ultimo quarto d’ora.