Trenta tesserati e tre squadre per una nazionale che va ai Giochi dal 2006. E nel torneo in memoria dell'azzurro Chiarotti deceduto nel 2018 ha battuto la Sud Corea
Insieme per Ciaz. Questo ¨¨ lo spirito che ha animato il quadrangolare internazionale in memoria di Andrea ¡°Ciaz¡± Chiarotti, storico capitano della nazionale di para ice hockey scomparso subito dopo i Giochi Paralimpici di Pyeongchang del 2018, dove l¡¯Italia arriv¨° quarta alle spalle dei padroni di casa coreani in una partita finita 1-0 con un goal a 3¡¯14 dalla fine. Questa nazionale, con nuovi innesti e diretta verso i Giochi di Milano-Cortina del 2026 ¨¨ riuscita in questo torneo a battere per ben due volte la Corea del Sud e giungere al terzo posto. Un piccolo miracolo sportivo quello del para ice hockey se si considera che in tutta Italia ci sono circa 30 tesserati e 3 squadre: Bolzano, Varese e Torino. Nonostante questo la nazionale ¨¨ sempre riuscita a qualificarsi ai Giochi dal 2006 (e lo sar¨¤ sicuramente anche a quelli italiani in quanto paese ospitante, ndr) ed ha regalato gioie anche ai campionati europei, cogliendo un oro nel 2011 ed un argento nel 2016.?
obiettivo mondiale
¡ª ?Mirko Bianchi, 35 anni, ¨¨ l¡¯allenatore di questa nazionale: ¡°Per Milano-Cortina il gruppo ¨¨ gi¨¤ delineato, visto che non ¨¨ facile inserire atleti in corsa e mancano 2 anni. L¡¯obiettivo fondamentale ¨¨ quello di affrontare il prossimo mondiale di Calgary da protagonisti, riuscendo a centrare il sesto posto che significherebbe rimanere nel gruppo A¡±. Per giocare non sono previsti coefficienti, ¨¨ necessario avere una disabilit¨¤ agli arti inferiori. ? un gioco molto dinamico, dove ci sono cambi continui tra i 5 giocatori di movimento, pi¨´ ovviamente il portiere. Fantastica l¡¯iniziativa di sensibilit¨¤ sul mondo paralimpico:¡±Le partite si sono disputate tutte in mattinata per consentire a 2mila bambini delle scuole di conoscere la disciplina ed il mondo paralimpico¡±.?
la forza del gruppo
¡ª ?Gianluigi Rosa ¨¨ uno dei veterani della squadra. Trentino, classe ¡¯87, ha un passato da difensore per poi passare in attacco. Amputato sopra il ginocchio, Gianluigi ¨¨ una delle colonne di questa nazionale: ¡±La forza di questa squadra ¨¨, forse, proprio quella di essere in pochi perch¨¦ ci vediamo molto anche fuori dal palaghiaccio e negli ultimi 6 anni abbiamo creato una base consolidata¡±, commenta Rosa, ¡°anche se poi sar¨¤ necessario avere nuovi atleti in vista di un ricambio generazionale. Il mio ricordo pi¨´ bello? Le qualificazioni per Vancouver nel 2009 contro la Germania dove vincemmo ai rigori e poi l¡¯europeo del 2011¡±. Su Ciaz, la voce si fa sottile: ¡±Un vero capitano, un riferimento per tutti. Disponibile, sempre con la battuta pronta. Di lui mi ricordo quando contro la Norvegia persi la stecca, per noi fondamentale anche per muoverci perch¨¦ ci d¨¤ la spinta, e mi lanci¨° la sua per poi andarla a riprendere. Pensava prima agli altri che a s¨¦ stesso¡±. Sui Giochi italiani:¡± C¡¯¨¨ moltissimo lavoro da fare, visto che ci sono nazionali di altissimo profilo. Bisogner¨¤ impegnarsi al 200 per cento, ma avremo il pubblico italiano a spingerci da vicino. Non vogliamo certamente sfigurare in casa¡±. Il sogno?:¡±Giocare una finale che conta, ma per noi sarebbe bellissimo rimanere nel gruppo A¡±.?
i giochi in casa
¡ª ?Alessandro Andreoni, ha 27 anni ed ¨¨ anche lui attaccante. Nato a Varese ma residente a Milano per lavoro, Alessandro ¨¨ nel giro azzurro dal 2016. Nato con la spina bifida, si ¨¨ appassionato all¡¯hockey attraverso il fratello, dopo aver inizialmente praticato nuoto. ¡°Il mio ricordo pi¨´ bello in azzurro ¨¨ l¡¯over time contro la Repubblica Ceca a Pechino che ¨¨ valso il quinto posto, classificandoci come prima nazione europea. Un¡¯emozione indescrivibile¡±. I Giochi del 2026 saranno speciali: ¡°Giocare in casa sar¨¤ sicuramente suggestivo e particolare, dopo una doppia edizione asiatica. Speriamo di far bene e di dimostrare il nostro valore davanti ai tifosi italiani. Per me sar¨¤ doppiamente speciale, visto che lavoro da 1 anno e mezzo alla fondazione Milano-Cortina¡±. Sul mondiale: ¡±Sar¨¤ il nostro prossimo obiettivo. ? da quasi un anno che la federazione ha trovato dei fondi per fare degli allenamenti pi¨´ strutturati ed i risultati si cominciano a vedere¡±. Il ricordo di Ciaz:¡±Un punto di riferimento, attento a tutto ed a tutti. Era bellissimo nei momenti conviviali, dove raccontava moltissime barzellette e si rideva anche dopo 2 minuti di monologo¡±. Andrea Macr¨¬, 32 anni difensore torinese, frequentava a Rivoli la scuola che nel 2008 ebbe un crollo del controsoffitto che gli caus¨° una lesione spinale incompleta nella parte lombare, oltre alla morte di un compagno. Dopo un ricovero di 9 mesi scopr¨¬ il mondo paralimpico, prima nella scherma, dove partecip¨° alle Paralimpiadi di Londra classificandosi quarto nel fioretto a squadre, poi nel para ice hockey. ¡°Lavoro anche io nella fondazione Milano-Cortina ed ¨¨ per me un grosso onore e privilegio. Ci stiamo preparando molto bene per non sfigurare davanti ai nostri tifosi. Per me -aggiunge Andrea- sar¨¤ la quinta Paralimpiade ed il sogno ¨¨ sicuramente una medaglia¡±. La sfida ¨¨ preservare questa disciplina: ¡±Bisogna parlarne molto, farla conoscere, organizzare open days. Il dramma ¨¨ la non conoscenza perch¨¦ ¨¨ una disciplina fantastica, ma le persone non sanno che ¨¨ possibile praticarla. Bisogna allargare il bacino d¡¯utenza, solo cos¨¬ si avranno maggiori tesserati e si avr¨¤ una nazionale ancora pi¨´ competitiva¡±.
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