Al Giro d¡¯Abruzzo c¡¯¨¨ il toscano: ¨¨ il solo in gruppo con almeno un successo in ogni stagione dal 2010
Nel ciclismo che cambia, anzi si rivoluziona alla velocit¨¤ della luce, una delle certezze resta Diego Ulissi: il 34enne toscano della Uae-Emirates ¨¨ l¡¯unico in gruppo che dal 2010 a oggi abbia vinto almeno una volta in ogni stagione. In attesa di affiancare Tadej Pogacar alla Liegi del 21 (e prima, essere alla Freccia Vallone del 17), eccolo al Giro d¡¯Abruzzo che scatta oggi da Vasto: il suo capitano Adam Yates, 3¡ã all¡¯ultimo Tour de France e al rientro dopo la caduta di febbraio all¡¯Uae Tour (ritiro, commozione cerebrale) divide i favori del pronostico per la vittoria finale con il kazako Alexey Lutsenko.
Diego, la chiave per riuscire a essere sempre vincente dal 2010 a oggi qual ¨¨?
"Sa che non ci avevo fatto troppo caso, n¨¦ dato peso? Il fatto di essere rimasto nello stesso gruppo, dove mi sono sempre trovato bene, mi ha dato continuit¨¤. Non ho mai avuto grossi incidenti, da precludermi un anno intero insomma, anche se in un periodo di cos¨¬ tante cadute preferisco toccare ferro. E poi, saper sfruttare le opportunit¨¤ quando si presentano. Cogliere le occasioni ¨¨ una dote. Infine, la capacit¨¤ di reggere su percorsi medio-duri conservando un buono spunto veloce".
Dal 2010 a oggi, il suo sport ¨¨ cambiato totalmente, si dice. ? proprio cos¨¬?
"Beh, s¨¬, a cominciare dal modo di allenarsi. Completamente differente. Per riuscire a restare competitivo, bisogna adeguarsi, essere aggiornati, seguire gli allenatori molto giovani che abbiamo e che hanno le conoscenze giuste".
Diceva del modo di allenarsi: quale la modifica principale?
"In sintesi, le sessioni in bici tendono a essere pi¨´ corte, ma parecchio pi¨´ intense. Si lavora molto di pi¨´ ¡°in soglia¡±, rispetto a quanto si faceva in passato. L¡¯allenamento a bassa intensit¨¤ in pratica ¨¨ scomparso".
All¡¯inizio faceva spesso il capitano. Ora il suo ruolo ¨¨ diverso. Difficile adattarsi?
"No, anzi la consapevolezza di sapere quali siano i propri limiti ¨¨ fondamentale. Senza contare che avevo capito gi¨¤ quasi 10 anni fa quanto fossero importanti anche i punti che si fanno nelle varie gare. Mi sono concentrato su ci¨° in cui riuscivo al meglio. Non sono un fuoriclasse, ma un ottimo corridore s¨¬. Per poterla definire una carriera perfetta, ¨¨ mancato il successo in un Monumento. Ma sono felicissimo per le soddisfazioni che mi sono tolto".
Quanto continuer¨¤ ancora?
"Vorrei vivere una stagione alla volta. A 31 anni, tra fine 2020 e inizio 2021, mi avevano trovato un problema al cuore (una miocardite, ndr). E la cicatrice al cuore non ¨¨ andata via... A quel punto, mi ero detto che arrivare a 35 anni in gruppo sarebbe stata un¡¯altra vittoria. Ci sono, fisicamente sto bene, per il team sono importante. Il futuro? Si vedr¨¤".
Come si sta nel ciclismo dei fenomeni?
"Io sono concentrato su me stesso, sul migliorare, sul cercare il massimo. I fuoriclasse rendono bello questo sport".
Lei ¨¨ compagno di Pogacar: aveva capito subito che fosse cos¨¬ speciale?
"S¨¬, s¨¬. Dal primo ritiro, quando ¨¨ passato pro¡¯. Andava fortissimo e voleva arrivare primo sugli strappi pure in allenamento. Una fame cos¨¬ di successo non l¡¯avevo mai vista. In nessuno".
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