Roubaix, Balsamo seconda (e delusa): beffata dalla Kopecky allo sprint finale

L'azzurra era riuscita ad anticipare l'azione della Vos all'interno, ma all'esterno c'è stata l'azione potente e decisiva dell'iridata 2023

Elisa Balsamo, sono lacrime di rabbia. Nella quarta edizione della Parigi-Roubaix femminile, la campionessa del mondo belga Lotte Kopecky batte l’azzurra in rimonta negli ultimi metri sulla pista in cemento del velodromo francese, quando sembrava che la Regina del Pavé potesse tornare italiana dopo il trionfo di Longo Borghini nel 2022. Terza la britannica Georgi e quarta l’olandese Vos. ? stata una volata in pista tra due campionesse della pista, come la fiamminga e la cuneese: l’ultima sfida al trofeo Binda a Cittiglio, successo proprio della Balsamo sulla belga. E quelle lacrime di Elisa sono comprensibili, visto che la leader della Lidl-Trek è stata protagonista di una corsa di altissimo livello. Era la quarta edizione, Denain-Roubaix, 148 km di cui 29,2 di pavé (17 settori). Non c’è stata grande selezione e sono mancati gli attacchi decisi da lontani: Elisa Balsamo, 26 anni, che sta attraversando un ottimo momento con i successi nel Trofeo Binda e nella classica fiamminga di De Panne, è rientrata sul quartetto di testa a 11 km dall’arrivo dopo essersi staccata dalle battistrada sull’ultimo settore di pavé a cinque stelle, il Carrefour de l’Arbre, per un problema meccanico.

TUTTO NEL FINALE

A quel punto si è giocato tutto sulla volata in pista, che è la specialità migliore dell’azzurra, campionessa del mondo del quartetto dell’inseguimento nel 2022 e pedina insostituibile anche in altre due specialità olimpiche come l’Omnium e l’Americana. Balsamo è uscita al centro della pista, ha superato l’olandese Vos che era all’interno ma all’esterno, con una volata di grande potenza, è spuntata la maglia iridata di Lotte Kopecky, 28 anni, che oltre al titolo mondiale 2023 vanta due Strade Bianche e due Giri delle Fiandre: la Roubaix è la sua vittoria numero 40. Resta per la Balsamo una prestazione di altissimo livello che la consacra nel gotha delle migliori: lei è innamorata delle classiche del Nord, ha vinto anche la Gand-Wevelgem oltre alla doppietta a De Panne, e oggi si è veramente superata.