L'ultima vittoria di un italiano risale al 2011, ma questa ¨¨ la corsa che lanci¨° Moser e Pantani. Occhi su Nordhagen, Kajamini, Widar, Crescioli Il c.t. Amadori: "Dagli italiani pi¨´ coraggio"
Passa da qui la strada che porta alla storia. In passato, sotto nomi diversi, il Giro Next Gen ha lanciato nel grande ciclismo futuri campioni: negli Anni 70 Moser, Battaglin, Baronchelli, Corti, nei 90 Casagrande, Pantani e Simoni. E poi la Next Gen vera e propria, i trionfatori degli ultimi quattro anni che oggi danno spettacolo nel World Tour: Tom Pidcock, Juan Ayuso, Leo Hayter e Johannes Staune-Mittet, che un anno fa vinse da grande favorito. Diciamolo subito: quest¡¯anno un uomo che alla vigilia li eclissa tutti non c¡¯¨¨. Per¨° il team Visma ha almeno quattro tra gli Under 23 pi¨´ forti al mondo. Gli olandesi Tijmen Graat (21 anni, nono nel 2023, l¡¯unico della top 10 di un anno fa che si presenta al via di Aosta), Darren Van Bekkum (22 anni, recente vincitore della Ronde de l¡¯Isard) e Menno Huising, 20 anni appena compiuti, vincitore della Fleche Ardennaise nel 2023, terzo quest¡¯anno all¡¯Isard. E ancora J?rgen Nordhagen, norvegese come Staune-Mittet, 19 anni (sotto contratto fino al 2027) e un presente pure nello sci di fondo: ¨¨ campione del mondo junior nella 20 km a tecnica libera. Se la Visma ha uno squadrone, non bisogna sottovalutare le altre: la Lotto-Dstny punta sul belga Jarno Widar, 18 anni, vincitore dell¡¯Alpes Is¨¨re Tour a fine maggio, e secondo all¡¯Isard; la Tudor sfoggia il francese Mathys Rondel, 20 anni, undicesimo al Tour of the Alps tra i professionisti e recente vincitore dell¡¯Orlen Nations Gp in Polonia.
PERCORSO
¡ª ?Otto tappe, da oggi a domenica 16, da Aosta a Forlimpopoli attraversando la Vall¨¦e, e poi Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, 1013 km, 13.050 metri di dislivello. Da cancellare quell¡¯immagine dell¡¯anno scorso: la salita dello Stelvio con i corridori aggrappati alle ammiraglie, la squalifica per 31 di loro, e le conseguenze che si sono viste quest¡¯anno negli inviti. "Se mi chiedete se ha pesato lo Stelvio sul Giro di quest¡¯anno dico n¨¬", ammette il direttore di corsa Stefano Allocchio parlando di una corsa sulla carta meno dura, "ma la terza e la sesta tappa sono davvero toste", e molto varia, con occasioni anche per velocisti, finisseur e un avvio a cronometro ad Aosta per niente piatto.
QUI ITALIA
¡ª ?Al via anche la Nazionale italiana, con Mario Scirea in ammiraglia, mentre il c.t. Marino Amadori da fuori avr¨¤ un occhio per tutti gli italiani. "Sarei felice di vederne uno tra i primi cinque. I nomi da classifica sono Florian Kajamini, Ludovico Crescioli, Alessandro Pinarello, Matteo Scalco". Kajamini, 21 anni, cresciuto vicino a Bologna con la mamma olandese e altri tre fratelli e sorelle tutti ciclisti, ha vinto quest¡¯anno San Vendemiano e il Giro della Provincia di Biella e soprattutto ha chiuso 15¡ã il Giro d¡¯Abruzzo con i professionisti. "Quello che spero ¨¨ che si facciano vedere, che non siano anonimi. Mi auguro che abbiano visto Pellizzari al Giro e abbiano imparato tanto. Meglio vincere una tappa che limare per arrivare nei 15". Amadori vuole pi¨´ coraggio da Pinarello e da Crescioli, pi¨´ cattiveria da Manuel Oioli, il talento piemontese della selezione azzurra al Next Gen, e pi¨´ fantasia da tutti gli azzurri. L¡¯ultima vittoria di un italiano rimane quella di Mattia Cattaneo, nel 2011, troppo tempo fa.
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