Non solo fango e sabbia, neve e ghiaccio: un evento unico a Is Arutas, sulla costa occidentale dell¡¯isola, non lontano da Oristano. Per abbattere un¡¯altra frontiera
Uno scenario abbagliante. Centinaia di metri di finissimi e tondeggianti granelli di quarzo, che vanno dal bianco candido al rosa delicato. Il mare passa dal verde smeraldo all¡¯azzurro. Intorno un paesaggio selvaggio. Siamo nella penisola di Sinis, nel territorio di Cabras, provincia di Oristano, costa occidentale della Sardegna. Qui negli Anni 70 si sono girati i film western, e adesso domenica sulla spiaggia di Is Arutas, quella pi¨´ celebre dell¡¯area marina di Sinis, arrivano i campioni del ciclocross. ? la terza tappa della Coppa del Mondo, organizzata da Flanders Classics (la stessa struttura che cura tutte le classiche del Nord, come il Giro delle Fiandre) con la collaborazione della societ¨¤ sarda Crazy Wheels, di PP Sport Events (dell¡¯ex professionista Pippo Pozzato) e del Comune di Cabras, con il prezioso contributo dell¡¯Assessorato al Turismo della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione Mont¡¯e Prama e la collaborazione dell¡¯Area Marina Protetta Penisola del Sinis.
da anversa all'isola
¡ª ?Un evento unico e magico, un¡¯altra frontiera che si abbatte. Ciclocross vuole dire fango e prati, dove le ruote affondano e dei corridori non si riesce a distinguere il volto. Poi la sabbia del Mare del Nord, come il tracciato di Anversa in Belgio, con sullo sfondo le navi da crociera e gli yacht. Non basta: ecco Vermiglio, Val di Sole, Trentino, la culla della mountain bike internazionale, che tre anni fa ha stupito il mondo con il ciclocross sulla neve e sul ghiaccio. Una vallata che, adesso, un film intitolato appunto ¡°Vermiglio¡±, dal profumo di Oscar, sta facendo conoscere al mondo. Con il ciclocross, la Val di Sole ha vinto la propria scommessa: non solo sport invernali, c¡¯¨¨ spazio anche per la bicicletta d¡¯inverno. Da due anni, inoltre, il cross ¨¨ sbarcato a gennaio a Benidorm, in Spagna, quando questo tratto di Costa Blanca diventa una provincia di Belgio e Olanda, e la sede dei ritiri di tutte le formazioni del grande ciclismo: 15mila paganti per la gara dei big. Ora ¨¨ il turno della Sardegna pi¨´ autentica, quella meno commerciale e ancora intensamente sarda, la costa oristanese di Sinis, che prova a stupire una volta di pi¨´. L¡¯idea ¨¨ di Filippo Pozzato, l¡¯ex professionista titolare della societ¨¤ PP Events, e di Tomas Van den Spiegel, amministratore delegato di Flanders Classic, alla ricerca di idee per allargare i confini di una specialit¨¤ invernale. Turismo, valorizzazione del territorio, piacere del pedalare, e poi la possibilit¨¤ di sfruttare queste zone anche in funzione della preparazione invernale. Non lontano da qui, ad Arborea, veniva in ritiro Gianni Bugno negli Anni 90. E ancor prima, negli anni 70, la classica Sassari-Cagliari (o Cagliari-Sassari) e il Giro di Sardegna erano tappe imperdibili per Merckx e De Vlaeminck, Moser e Saronni. Come dire: la tradizione della bici non ¨¨ mai venuta meno sull¡¯isola.
nuovi numeri
¡ª ?Trent¡¯anni fa, al parco Lambro di Milano, Daniele Pontoni era un folletto di 50 chili che riusciva a fare in sella quelle salite stile rampe di garage che obbligavano i rivali a farle bici in spalla. Era una disciplina di nicchia, che salvo rare eccezioni (Roger De Vlaeminck), non richiamava grandissimi stradisti. Pontoni era un dilettante puro, le sue presenze nelle corse su strada si contavano su due mani, ed erano gare soprattutto di preparazione. Un conto era il ciclocross, un altro la strada. Poi ¨¨ arrivata la mountain bike, specialit¨¤ olimpica dal 1996, a fare il paio con il cross: proprio i ciclocrossisti sono stati i primi biker, lo stesso Pontoni si rimise in gioco cos¨¬. Ma adesso anche la Mtb si ¨¨ emancipata, calendario, sponsor e interpreti propri, un altro mondo. Con la generazione attuale di corridori, fuoriclasse come Mathieu Van der Poel (sei Mondiali di cross) e Tom Pidcock (iridato cross e due volte olimpionico di Mtb) abbinano le due specialit¨¤. Nel frattempo anche il circuito del ciclocross ¨¨ esploso per popolarit¨¤ e dimensione economica grazie ai grandissimi stradisti: appunto Van der Poel, ma anche il fiammingo Wout Van Aert, capaci di vincere nove titoli mondiali su dieci dal 2015 (e nel 2022 si ¨¨ imposto Pidcock perch¨¦ al via non c¡¯era nessuno dei due¡).
luogo magico
¡ª ?Adesso il palcoscenico se lo prende Is Arutas, che ¨¨ stata gi¨¤ insignita del titolo di una delle spiagge pi¨´ belle del mondo. Qui ¨¨ passata la storia dell¡¯umanit¨¤: popolazioni nuragiche, Fenici, Cartaginesi, Romani, Bizantini. Terra e mare si fondono in una cornice naturale unica. Domenica le donne ¨¦lite scatteranno alle 13.40 con le olandesi Fem Van Empel, Lucinda Brand e Ceylin Del Carmen Alvarado; gli uomini ¨¦lite alle 15.10 con i belgi Eli Iserbyt, Laurens Sweeck e Michael Vanthourenhout. I migliori azzurri saranno Sara Casasola e Stefano Viezzi, campione del mondo juniores 2024 e adesso Under 23 con il team Development di Van der Poel. Il circuito di circa 3 km ¨¨ disegnato a pochi metri dal mare e prevede sabbia, erba, collinette e un arrivo su un vialone in asfalto circondato da palme. Il tutto con uno sfondo d¡¯eccezione, il color turchese del Mar Mediterraneo. ¡°Ogni inverno la Coppa del Mondo di ciclocross fa rotta su una nuova destinazione e siamo particolarmente contenti che quest¡¯anno sia Cabras, in Sardegna - ha detto Tomas Van den Spiegel, CEO di Flanders Classics -. Si tratta di un ulteriore passo importante verso l¡¯internazionalizzazione di questa disciplina. Il percorso, in confronto a tutte le altre tappe, sar¨¤ unico, perch¨¦ ¨¨ disegnato in riva al mare¡±. ¡°Dopo l¡¯Europeo Gravel di Asiago siamo particolarmente felici di collaborare nuovamente con Flanders Classics, con cui sta nascendo un¡¯ottima sinergia ¨C spiega Filippo Pozzato, CEO di PP Sport Events -. Questa volta ci siamo spostati in un¡¯area di Italia che per noi ¨¨ nuova, ma che posso garantire essere di una bellezza straordinaria. Vedere i grandi del ciclocross in riva al Mediterraneo, sulla sabbia pregiata di Is Arutas, sar¨¤ davvero uno spettacolo imperdibile. Sappiamo che logisticamente non ¨¨ una trasferta facile per squadre e tifosi, ma la speranza ¨¨ che l¡¯unicit¨¤ e il fascino di questo evento possano comunque spingere tanti appassionati sulle coste della Sardegna, per passare un weekend diverso ed elettrizzante¡±.
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