L'incontro "rubato" tra Giuffrida e Preziosi, allora numero uno del club rossobl¨´ e l'intesa sull'attaccante polacco. In rossobl¨´ segner¨¤ a raffica e si guadagner¨¤ il soprannome di pistolero, realizzando 19 reti tra campionato e Coppa Italia
Una vecchia leggenda dei direttori sportivi afferma che per innamorarsi di un giocatore ¨¨ necessario un ¡°clic¡±. Uno scatto. Un sentimento. Questo ¨¨ quello che succede una manciata di anni fa a Enrico Preziosi, allora presidente del Genoa. E siano lodati un dondolo e un piatto d¡¯aragoste.?
Aragoste e gol
¡ª ?Innanzitutto, il contesto. ? l¡¯estate del 2018, siamo a Ibiza e i protagonisti di questa storia sono un presidente amante di bomber sconosciuti e tutt¡¯altro che mainstream e un agente scaltro, con il fiuto per le occasioni. Enrico Preziosi da una parte, Gabriele Giuffrida dall¡¯altra. I due si incontrano nella villa del pres, nella citt¨¤ vecchia. Quando Giuffrida arriva, Preziosi sta finendo di mangiare. Sul tavolo paccheri all¡¯aragosta e zucchine alla scapece. ¡°Vuoi sederti?¡±. Giuffrida si siede, ma non per mangiare.
Il dondolo di Preziosi
¡ª ??¡°Presidente se ha un minuto avrei un centravanti da farle vedere¡±. Tira fuori dalla tasca l¡¯iPhone con un video di soli gol. Sono due minuti cos¨¬, in loop e in tutti modi. Di testa, di destro, di sinistro. L¡¯attaccante si chiama Piatek, ma si legge ¡®Piontek¡¯. ¡°Quanto costa?¡±, chiede Preziosi incuriosito. ¡°Poco, ha 23 anni e non ¨¨ ancora molto conosciuto. Ma vede che numeri?¡± ¡°Prendiamolo¡±, replica il pres sicuro. ? scattata la scintilla. La trattativa si sposta quindi sul dondolo di casa Preziosi, dove il presidente prende in mano la situazione e parla subito con il Wisla Cracovia, squadra proprietaria del cartellino. In 10 minuti ¨¨ tutto definito: il polacco passer¨¤ al Genoa per 3 milioni e mezzo (con uno di bonus), pi¨´ il 10% sulla futura rivendita. Direttamente da l¨¬, dal dondolo.?
¡°Portami al Milan¡±
¡ª ?Piatek in rossobl¨´ segner¨¤ a raffica e verr¨¤ chiamato da tutti ¡°il Pistolero¡±. Da agosto a gennaio ¡°sparer¨¤¡± 19 volte tra campionato e Coppa Italia, facendo rivedere a Preziosi tutto quello che aveva visto a Ibiza dal cellulare di Giuffrida. Segna sempre e in ogni modo. Di lui si inizia a parlare, arrivano i primi osservatori, finch¨¦ a gennaio non si muove qualcosa. Alla finestra arriva il Milan. Il Genoa chiede tanto, forse troppo: 40 milioni. I rossoneri, per¨°, hanno l¡¯esigenza di comprare un attaccante, data la volont¨¤ di Higuain di partire. Destinazione Chelsea. L¡¯obiettivo ¨¨ quindi Piatek, bisogna trattare e far abbassare la cifra. Col giocatore l¡¯accordo ¨¨ totale: Leonardo - al tempo direttore generale del Milan - e Giuffrida sono d¡¯accordo per circa 2 milioni fino al 30 giugno del 2023. Sul centravanti c¡¯¨¨ l¡¯interesse del West Ham, ma lui al suo agente confida: ¡°Portami al Milan¡±.?
Affare fatto
¡ª ?E Milan sar¨¤. Anche se la trattativa non ¨¨ facile e i soldi sono tanti. I rossoneri provano a inserire anche una contropartita, ma Bertolacci rifiuta un ritorno al Genoa (andr¨¤ poi in Turchia). Poi all¡¯improvviso, l¡¯accelerata. Da Milano arriva l¡¯ok di Gazidis e l¡¯affare si sblocca: 35 milioni subito, senza contropartite e con bonus legati ai risultati del giocatore e della squadra. Appena arrivato, Gattuso lo mette subito titolare e lui punge il Napoli due volte. Poi replica con altri 6 gol nelle successive 6 partite. In casa rossonera si sfregano le mani. Sar¨¤ lui il centravanti per i prossimi 10 anni? In un¡¯altra vita, forse s¨¬. Quell¡¯anno comunque il polacco lo chiuse a quota 30 reti, per poi perdersi e iniziare a girare tra prestiti poco fortunati, infortuni e pochissimi gol. Chi ha sorriso alla fine ¨¨ stato Preziosi, che lo ha comprato a 3 milioni e lo ha rivenduto - 6 mesi dopo - a 35 pagati in un¡¯unica soluzione. Alla faccia dell¡¯altalena¡
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