Pace, identità, uomini recuperati: non solo il derby, tutti i regali di Ranieri alla sua Roma

In una stagione disgraziata, "Re Claudio" ha dato la prima soddisfazione all'ambiente giallorosso. Frenata della Lazio. L’Europa è lì, ma...

Chissà Claudio Ranieri dove collocherà questo derby nella galleria dei tanti successi ottenuti in una carriera lunghissima e prestigiosa. Certo, non è come lo scudetto inimmaginabile ed epico vinto col Leicester o come una delle Coppe conquistate in Italia o in giro per l’Europa, neanche una promozione commovente o una salvezza complicata come quelle conquistate con squadre meno importanti. Parliamo solo di una partita e non di una stagione. Ma di certo questo quinto derby su cinque vinto contro la Lazio a 73 anni lo avrà emozionato e inorgoglito tanto, anche perché regala la prima grande soddisfazione ai tifosi in una stagione disgraziata che solo grazie a lui - terzo allenatore chiamato dai Friedkin - sta riprendendo quota.?

Ranieri della Roma non è solo il tecnico, ma il primo tifoso. Per lui, allievo di Mazzone, la “Maggica” non è mai stata solo una squadra di calcio, ma un pezzo di cuore. Ecco perché questa gioia per lui inaspettata (si era ritirato...), raggiunta in tarda età, siamo sicuri abbia un valore sentimentale altissimo. Ma al di là delle ragioni del cuore, ci sono poi quelle tecniche, tattiche, psicologiche perché Ranieri, dopo il disastroso interregno di Juric, sta dando alla Roma davvero molto. Nell’ordine: 1) Tranquillità in un momento di fragilità e smarrimento della squadra. 2) Pacificazione tra proprietà - fortemente contestata - e tifosi. 3) Identità tattica, con scelte razionali. Un 3-5-2 solido con gli uomini giusti al posto giusto, a partire da chi era stato colpevolmente dimenticato e non utilizzato, come Paredes e Hummels, e chi non era prima considerato inamovibile come Saelemaekers e Koné. 4) Il recupero di giocatori importanti come Dybala a livello fisico e, da ieri, Pellegrini a livello psicologico. Ora gli resta un’ultima missione: far rendere meglio Dovbyk.?

Dopo questo successo c’è chi avanzerà la candidatura del “Sor” Claudio anche per l’anno prossimo: si vedrà. Chi scrive pensa che lui sarà utilissimo come direttore tecnico e che la Roma il prossimo anno debba iniziare un nuovo ciclo con un tecnico importante che proprio Ranieri, innamorato della Roma, aiuterà a scegliere. La classifica dei giallorossi ora è tranquilla, ma non permette ancora di ipotizzare rimonte clamorose: troppo distanti le squadre che la precedono nella parte alta della classifica. Di certo il derby conferma che questa squadra, seppur con dei limiti nella rosa, era costruita con valori sufficienti per lottare per un posto in Europa. Chi ci resta in zona Europa, nonostante la sconfitta, è la Lazio che nel primo tempo con troppa leggerezza è andata sotto di due gol e nel secondo, pur attaccando sempre, non è riuscita a tornare in partita come avrebbe anche meritato. Però i biancocelesti stanno avendo una piccola frenata: 4 punti in 4 gare (come la Fiorentina: uno in 4 gare), che non pregiudicano la corsa, ma che la staccano dalle tre in lotta per lo scudetto. Il titolo non era nei programmi, dunque nessun dramma, ma se Baroni vuole coltivare il sogno Champions, deve registrare ancora qualcosa.