Il tecnico azzurro punge la sua ex squadra: "Il direttore dei nerazzurri pu¨° dire quello che vuole, ma non credo che sarebbe contento se non vincesse lo scudetto"
Visto che il gioco si sta facendo duro, Antonio Conte ha scelto di mettersi "duramente" a giocare. Ventidue minuti di conferenza stampa per avvicinarsi alla Lazio, nell¡¯ottavo di Coppa Italia, e solo briciole di attenzione per "l¡¯altra" partita, quella per il campionato (guai dire scudetto), che scalda chiunque.?
risposta al veleno
¡ª ?Com¡¯¨¨ bello accapigliarsi da Trieste in gi¨´ - pardon, dalla Milano nerazzura in gi¨´ - e Antonio Conte, sottilmente o anche no, entra nel duello dialettico con Beppe Marotta, il presidente dell¡¯Inter, non prima per¨° di aver dedicato un pensiero a Edoardo Bove. "Vogliamo mandargli un grandissimo abbraccio. Siamo tutti con lui, speriamo di trovarlo al pi¨´ presto in campo".?Poi, il filo rosso diventa rovente, su inevitabili sollecitazioni: Marotta la butta l¨¬ ("la favorita per lo scudetto ¨¨ il Napoli") e Conte la ribalta di l¨¤, come una palla avvelenatissima in attesa del match point. "Il direttore pu¨° dire quello che vuole. Lo conosco e non penso che sarebbe contento se l¡¯Inter non dovesse vincere lo scudetto. L¡¯Inter ha due squadre e tre quarti, stiamo parlando del nulla cosmico. Si stanno concentrando tanto su di noi e magari non vedono altro. Queste parole se le porta via il vento. Penso che ognuno di noi sa bene quali obiettivi siano stati raggiunti oppure no, al di l¨¤ delle dichiarazioni. Noi dobbiamo rispondere alle ambizioni e agli obiettivi del nostro club. Ognuno di noi conosce quale sia il traguardo da raggiungere. Quello del Napoli ¨¨ stato fissato dal presidente. Ripeto, non penso che Marotta sarebbe contento se non dovesse vincere il campionato, magari qualcuno dall¡¯interno lo spinge a fare certe dichiarazioni".
costruire i successi
¡ª ?Boom, la prima bordata; la seconda, verso chi semplicemente sfiora argomenti evidentemente vietati: non si parla al conducente del Napoli di vincere la Coppa Italia, perch¨¦ come direbbe De Coubertin l¡¯importante (per ora) ¨¨ partecipare. "Si parla troppo facilmente qua di vittorie. Bisogna costruirli, i successi. Dobbiamo creare un gruppo solido con l¡¯ambizione e la voglia realistica di stare l¨¬ e giocarsela. Io non tolgo il sogno a nessuno, ma c¡¯¨¨ una costruzione in atto per ottenere qualcosa di duraturo". Per¨° la Coppa Italia e la Lazio non sono dettagli, ci mancherebbe, anche se lo diventano: a margine, ci sar¨¤ rotazione, rivoluzione quasi totale: "Spazio a tanti giocatori che ne hanno avuto di meno. Affrontiamo la gara con grande impegno. Ma abbiamo allestito una rosa soltanto per il campionato". E quindi, non chiedetegli di vincere. Non ¨¨ il momento.
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