La prima volta ¨¨ sempre un po’ speciale e fuori dal normale. La prima volta che Massimiliano Allegri gioc¨° la Champions League con la Juventus a sorpresa arriv¨° fino in fondo: con Antonio Conte la Signora si era fermata un anno ai quarti e quello dopo era uscita nei gironi e l’Europa delle big era una specie di spauracchio per i giocatori. "Il giorno in cui abbiamo debuttato — raccont¨° il tecnico tempo dopo — ho visto molti dei miei uomini bianchi in volto, terrorizzati solo all’idea di dover giocare contro il Malmoe". Con Max al timone i bianconeri hanno recuperato la dimensione europea: dopo Berlino (2015) un’altra finale (2017), due eliminazioni ai quarti e due agli ottavi. Una sola macchia, l’uscita ai gironi di questa stagione, che per¨° pu¨° essere cancellata conquistando l’Europa League. L’unico tab¨´ che Allegri non ¨¨ riuscito a infrangere ¨¨ quello dell’ultimo step: la Juventus non solleva un trofeo europeo da oltre vent’anni, per la precisione dalla Supercoppa europea del 1997 vinta contro il Psg.
LE SCELTE
La Juve europea pensa al tridente: tentazione Milik-Di Maria-Chiesa per Allegri
In difesa Bremer verso il rientro, Vlahovic rischia la panchina. Il tecnico punta sui fedelissimi Rabiot-Danilo-Locatelli
Lo slogan della Signora ricorda che vincere ¨¨ l’unica cosa che conta e dopo una stagione senza titoli il tecnico bianconero ¨¨ ancora a caccia della prima coppa del suo secondo ciclo. Lo sarebbe anche per la nuova dirigenza, che si ¨¨ insediata a inizio 2023. ?Sono fiducioso?, ha detto il responsabile dell’area sportiva Francesco Calvo all’uscita dalla Lega. Una fiducia condivisa dall’allenatore, che grazie al pareggio targato Gatti nei minuti extra di recupero ha rimesso tutto in equilibrio col Siviglia. Ed equilibrio sar¨¤ la parola chiave della gara di domani, che si giocher¨¤ in uno stadio caldissimo e contro una squadra che ¨¨ diventata di casa in Europa League, conquistandola 4 volte negli ultimi 10 anni. All’andata la Juventus si ¨¨ ritrovata sotto e poi ha dovuto inseguire, al ritorno Max ha in mente un altro spartito, memore anche delle difficolt¨¤ incontrate allo Stadium, dove i pericoli maggiori nel primo tempo sono arrivati da Ocampos, sostituito dopo mezzora per infortunio.
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L’argentino ha recuperato e domani dovrebbe essere regolarmente in campo, per questo Allegri dovr¨¤ decidere se insistere su Alex Sandro (fresco di rinnovo, scattato in automatico per un’altra stagione al raggiungimento della presenza numero 36) oppure spostare Danilo da quella parte, puntando su Gatti (il salvavita di Max all’andata). Nel primo round il tecnico ha iniziato con la difesa a tre per poi passare a quattro nel secondo tempo ed ¨¨ da l¨¬ che potrebbe ripartire, abbassando Cuadrado e puntando tutto sul tridente. Uno dei nodi da sciogliere ¨¨ Kostic-Chiesa: il primo ¨¨ rimasto a riposo con la Cremonese, risparmiando energie preziose, il secondo ha giocato una buona partita dopo un periodo buio e si candida per una maglia da titolare.
Allegri la preparer¨¤ anche pensando ai supplementari, puntando sui cambi per fare la differenza. Di sicuro non rinuncer¨¤ a nessuno dei suoi fedelissimi: Danilo, Bremer (assente all’andata), Locatelli e Rabiot sono tra i pi¨´ utilizzati in questa stagione e sarebbe sorprendente vederne uno dei quattro seduto in panchina. Stesso discorso che vale per Di Maria, l’uomo delle partite che contano, abituato a palcoscenici ancora pi¨´ importanti e capace di cambiare il corso degli eventi con un guizzo o con un’invenzione. Il Fideo ¨¨ l’unico sicuro del posto in attacco, Chiesa dipender¨¤ da come ha recuperato dalla gara di domenica, Vlahovic invece ¨¨ in ballottaggio con Milik: il serbo non ha convinto con la Cremonese e non solo perch¨¦ non ¨¨ riuscito a fare gol. Milik gioca pi¨´ per la squadra, si sacrifica e rientra. Perci¨° Allegri potrebbe scegliere il polacco, lodato dal tecnico nella conferenza pre Siviglia, per la sfida che pu¨° riportare la Juventus in una finale europea 6 anni dopo l’ultima volta. Max ci crede e prepara l’allegrata.
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