Eureka, per dirla alla maniera di Archimede. Il calcio non ¨¨ matematica, figurarsi incastrare una coppia d’attacco. Epper¨° Simone Inzaghi l’ha trovata, dopo lungo girovagare, dopo un’alternanza a volte obbligata e che mai ha soddisfatto del tutto. Dzeko pi¨´ Correa, Correa pi¨´ Dzeko: il feeling ¨¨ quello giusto, la strada ¨¨ corretta. I due legano, si sposano. Ed ¨¨ una traccia da seguire: per la volata scudetto e per il futuro.
la prospettiva
Dzeko-Correa: l'Inter ha trovato la coppia pi¨´ bella per lo sprint scudetto
Il match col Verona ha confermato che il Tucu sa legare meglio di Lautaro con i centrocampisti e facilita il gioco di Edin
Non c’¨¨ troppo da girarci intorno: per caratteristiche Edin e il Tucu formano la coppia che meglio si completa, tra quelle possibili di Inzaghi, tenendo dentro Lautaro e Sanchez in questo discorso. L’hanno fatto vedere anche contro il Verona, per larghi tratti, prima che un colpo ricevuto togliesse di mezzo l’argentino. ? una scoperta di aprile, ma solo perch¨¦ Correa ¨¨ stato tormentato dagli infortuni. Insieme i due hanno giocato quattro partite in campionato. Troppo poco per fissare una regola, ma abbastanza per intravedere una tendenza: i numeri medi sono sensibilmente migliori con loro rispetto a quelli con un’altra coppia qualsiasi in campo. Quattro partite, quattro vittorie, nove gol fatti, zero subiti. Pi¨´ in generale: la squadra ha sempre tirato di pi¨´, costruito di pi¨´, arrivata di pi¨´ al cross e anche avuto di pi¨´ il possesso palla, come si vede dal grafico che pubblichiamo in questa stessa pagina.
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Ci sono almeno due letture tattiche differenti che offre l’Inter con Dzeko-Correa in campo. Con il Tucu come partner, il bosniaco ¨¨ chiamato a fare di pi¨´ il centravanti, a riempire di pi¨´ l’area di rigore. E la squadra, individuandolo come primo riferimento, si ¨¨ geneticamente modificata andandolo a cercare anche con i palloni alti, variabile tattica da non sottovalutare quando le uscite con De Vrij e Brozovic risultano pi¨´ complicate. Anche perch¨¦ - altro passaggio da sottolineare - il ruolo di raccordo con il Verona ¨¨ spettato all’argentino. Molte volte lo si ¨¨ visto qualche passo indietro rispetto a Dzeko, quasi da trequartista. A volte vicino a lui si ¨¨ “alzato” anche Calhanoglu: non ¨¨ giusto parlare di 3-4-2-1, ma di sicuro Correa ha le capacit¨¤, per caratteristiche, di dialogare di pi¨´ con i centrocampisti in generale rispetto a quel che naturalmente pu¨° fare Lautaro. In definitiva: l’Inter d¨¤ l’impressione di sviluppare meglio il suo gioco, con questi due in campo. Quella con il Verona ¨¨ stata la miglior prestazione complessiva degli ultimi due mesi, perlomeno in campionato. E, tornando indietro col calendario, forse in assoluto la prestazione stagionale migliore ¨¨ stata quella contro la Roma all’Olimpico, non a caso con Dzeko-Correa come tandem di partenza.
Logico allora pensare che Inzaghi possa insistere su questa strada, da qui in avanti. Per lo scudetto, questa rischia di diventare la via maestra. Benintesi: siamo all’alba di un nuovo tour de force, l’ultimo della stagione, il ricorso al turnover diventa raccomandabile, se non scontato. Ma Correa ha tutto per guadagnarsi continuit¨¤ fin da venerd¨¬, a La Spezia. Dzeko andr¨¤ gestito, il Tucu per¨° sta mettendo in discussione la titolarit¨¤ di Lautaro. In fondo, ¨¨ proprio quel che da lui si aspettava Inzaghi, che lo ha voluto, aspettato e difeso quando non riusciva a trovare il campo con frequenza. Inzaghi ama i giocatori tecnici che siano in grado di creare superiorit¨¤ numerica, sulla trequarti. Correa garantisce questo, all’Inter, sia quando c’¨¨ da fare la partita sia quando c’¨¨ da mandare in crisi le difese in contropiede, come accaduto in un paio di occasioni pure a Torino contro la Juve. ? bene tenerlo a mente, da qui in avanti. E anche ragionando in prospettiva. Correa, in fondo, ¨¨ un 10 atipico, con caratteristiche particolari. Ma pur sempre un 10. E non pu¨° esser dimenticato quando si sussurra per il futuro il nome di Dybala. Il fatto che nell’Inter di Inzaghi la Joya possa far fatica a trovare posto, non corrisponde a verit¨¤. Correa e Dybala non sono uguali, certo. Ma entrambi vanno a coprire la zona di campo intorno al centravanti, sia essa alle spalle o leggermente in posizione pi¨´ defilata. Dzeko-Correa, allora, diventa un piatto principale per questa volata scudetto, ma anche un antipasto possibile per il menu di domani. L’Inter ¨¨ affamata, questo ¨¨ certo. L’aria ad Appiano, ieri pomeriggio, era decisamente piacevole. La testa pesante, ora, ¨¨ solo un ricordo.
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