Dopo il ko di Riad il presidente ha motivato la squadra, Inzaghi compreso: il filotto in A prima del derby ¨¨ necessario per accelerare
Le facce non erano quelle giuste, dopo Riad. Morale basso, troppo basso. E il rischio, invece, alto di restare ancora con la testa alla sconfitta col Milan. Ecco allora l¡¯idea del presidente Beppe Marotta, maturata due giorni fa e messa in pratica ieri mattina, alla ripresa degli allenamenti: un discorso alla squadra e a tutti i componenti dello staff tecnico, Simone Inzaghi compreso. Non un processo, ¨¨ bene chiarirlo: l¡¯obiettivo non era certo rimproverare, ma motivare Lautaro e compagni alla vigilia di un periodo molto impegnativo sl piano fisico e mentale.?
Concetti
¡ª ?Marotta, accompagnato da tutta l¡¯area dirigenziale del club, ha preso la parola ad Appiano prima dell¡¯allenamento. Un discorso veloce, per toccare le corde della squadra. I concetti? Questi: siamo davanti al periodo decisivo della stagione, ¨¨ in questo mese di gennaio che dobbiamo gettare le basi per costruirci la possibilit¨¤ di giocarci tutto pi¨´ avanti. E ancora: siamo forti, ¨¨ il momento di rialzarci, in passato avete gi¨¤ dimostrato di saperlo fare, diamo il massimo e i risultati arriveranno di conseguenza. Poi i dirigenti sono usciti dalla stanza e hanno lasciato la squadra con Inzaghi, che come da prassi ha avuto modo anche lui di entrare nel dettaglio con le parole. Pi¨´ che altro, l¡¯allenatore ha chiesto alla squadra di mettere da parte quanto accaduto a Riad e di concentrarsi sul lavoro, sul campo. Cosa che poi realmente ¨¨ avvenuta, visto che la seduta ¨¨ stata considerata dai protagonisti di ottima intensit¨¤.?
Motivi
¡ª ?Segnali giusti, insomma. L¡¯Inter vuole e ha bisogno di andare oltre la seconda sconfitta consecutiva contro il Milan, anche se poi la (prima) risposta vera si avr¨¤ domenica a Venezia. Pi¨´ in generale, ¨¨ bene capire anche i motivi per cui Marotta ha deciso di parlare alla squadra. Non capita spesso. Anzi, ¨¨ la prima volta che accade da quando - lo scorso giugno - ¨¨ stato nominato presidente. Se l¡¯ha fatto, ¨¨ perch¨¦ il presidente ha colto il momento delicato. E perch¨¦ un¡¯occhiata al calendario l¡¯ha data anche lui. L¡¯ha fatto tutta l¡¯Inter, inutile nascondersi. Prima del nuovo derby, in agenda il 2 febbraio, i nerazzurri hanno la possibilit¨¤ di accelerare in classifica a fronte di quattro partite alla portata, dal coefficiente di difficolt¨¤ non elevatissimo. Nessuno scontro diretto in programma per Lautaro e compagni, e s¨¬ che in questa stagione i big match hanno causato pi¨´ di un problema in termini di risultati (neppure una vittoria contro Milan, Napoli e Juventus). Al contrario, Atalanta e Napoli si affronteranno e fatalmente almeno una delle due perder¨¤ punti, oltre ad aver in calendario entrambe la sfida con la Juventus. Tradotto: fare 12 punti tra Venezia, recupero col Bologna, Empoli e Lecce potrebbe voler dire proiettarsi in testa al campionato o nella peggiore delle ipotesi subito a ridosso, sempre considerando la gara in meno del recupero con la Fiorentina. In assoluto, il bottino pieno in campionato avrebbe un valore enorme anche per alleggerire il peso psicologico non indifferente a cui andr¨¤ incontro la squadra al prossimo derby di febbraio, aspetto che i nerazzurri non erano pi¨´ abituati a dover affrontare.?
Rotazioni
¡ª ?C¡¯¨¨ poi il discorso Champions che non pu¨° essere certo considerato secondario. Contro Sparta Praga e Monaco va centrata la qualificazione diretta gli ottavi, passaggio ancora da conquistare dopo la sconfitta di dicembre a Leverkusen. Ed ¨¨ un qualcosa che si intreccia con il campionato: inutile sottolineare quanto importante sarebbe, per Inzaghi, ¡°liberare¡± il calendario di febbraio da due partite in pi¨´, che sarebbero necessarie in caso di fallimento della qualificazione tra le prime otto. Siamo sempre l¨¬: il momento ¨¨ decisivo. Non a caso il mese di gennaio, con sei partite in 18 giorni effettivi, ¨¨ stato citato dallo stesso Inzaghi nel post partita amaro di Riad. Il tecnico avr¨¤ bisogno dell¡¯organico al completo il prima possibile, in questo senso i recuperi di Pavard (ormai completato) e di Acerbi (probabile col Bologna) aiuteranno un reparto che nell¡¯ultimo mese e mezzo ¨¨ stato in difficolt¨¤. E allora: sar¨¤ bene aspettarsi diverse rotazioni da qui alla sfida del 29 gennaio con il Monaco. Ma non da Venezia. Domenica ¨¨ la gara che Inzaghi considera pi¨´ importante di tutte. E non banalmente perch¨¦ ¨¨ la prossima, come si sente sempre dire. Ma perch¨¦ non vincerla, non portare a casa i tre punti, vorrebbe dire non cancellare quelle facce tristi post Supercoppa. Vorrebbe dire, in pratica, restare agganciati al morale basso. E una grande squadra solitamente non fa cos¨¬. L¡¯Inter di Inzaghi, da Istanbul in poi, ha vinto cinque delle sei partite successive alle sconfitte subite. La via ¨¨ quella.
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