Fiorentina-Empoli: Bove davanti alla tv in ospedale, al Franchi coreografia per lui

Il giocatore ha seguito il match di Coppa Italia assieme alla sua famiglia. Circa 15.000 spettatori al Franchi, colletta della curva Fiesole per comprare defibrillatori

Un abbraccio lungo sei chilometri. Una marea d'amore viola. I tifosi della Fiorentina hanno ripopolato il Franchi dopo lo spavento di domenica sera e hanno teso la mano a Edoardo Bove, ricoverato da quattro giorni nel reparto di terapia intensiva del Careggi. Il reparto dista sei chilometri dallo stadio, aperto per metà per via dei lavori in Curva Fiesole.

coreografia

Il centrocampista ha seguito la partita insieme alla sua famiglia. Si è morso le dita per sconfitta e ha sofferto più di tutti, bramando l'ingresso in campo e immaginando di calciare uno dei rigori. Mamma Tanya e papà Giovanni non l’hanno mai mollato, così come Palladino e tutti i compagni di squadra. Stasera però, in occasione della sfida persa ai rigori contro l’Empoli negli ottavi di Coppa Italia, la Viola non è scesa in campo con una maglia dedicata a Edoardo (come ha fatto la Roma). L’ha chiesto lui. In compenso gli hanno dedicato uno striscione a bordocampo. Al resto hanno pensato i tifosi viola: in un giovedì sera da sciarpa e cappello e qualche goccia di pioggia c’erano circa 17.000 fiorentini. Firenze ha rivissuto un incubo ed è andata a dormire preoccupata, ma la gara di Coppa è stata l’occasione per scacciare via i fantasmi e tendere la mano a Edoardo, nel momento più difficile della sua vita. L’Empoli ha fatto lo stesso: ieri D’Aversa e Grassi hanno gli hanno fatto visita in ospedale. Fuori dall’impianto inoltre dozzine di tifosi si sono appostati nella zona dove è entrato il pullman della squadra. Sciarpe e cappelli viola d’ordinanza.

accoglienza

Parola chiave: applausi. Il Franchi si è stretto intorno a Bove con un'accoglienza speciale. Prima la foto sul maxischermo con su scritto “torna presto Edo, ti vogliamo bene”, poi la coreografia preparata dalla Fiesole. Un numero 4 tutto viola circondato da sciarpe, bandieroni e fumogeni. I giocatori, lo staff e Palladino, invece, si sono abbracciati a bordocampo mostrando una scritta: “Non volevi la maglia… eccoti lo striscione! Forza Edo”. E giù altri applausi. Durante la partita invece tre marcatori su quattro hanno abbassato i pollici mimando il 4 con le mani. Il numero di Bove. Il primo è stato Ekong, poi Kean e Sottil. D’Aversa ne ha parlato così in sala stampa: “Lo saluto e gli mando un grande abbraccio. Ieri io e Grassi siamo passati a trovarlo, ci tenevamo”. Come tutti, al Franchi.