Nello?straordinario repertorio dello scrittore anche pronostici che attraversano milioni di anni, partite fantasma, tante biciclette e professori podisti e un¡¯Olimpiade che decise un po¡¯ della sua vita¡
Le scommesse, il calcio e un certo Qfwfq. No, aspettate, le giocate illegali dei calciatori indagati a Torino non c¡¯entrano nulla. C¡¯entra, invece, un signore che si chiamava Italo Calvino: se fosse vivo, oggi, 15 ottobre 2023, avrebbe avuto cent¡¯anni. E¡¯ stato uno dei pi¨´ grandi scrittori italiani. Un tipo per la verit¨¤ poco sportivo, eppure ogni tanto, fra visconti dimezzati, sentieri di nidi di ragno, citt¨¤ invisibili, baroni rampanti, citt¨¤ invisibili, cavalieri inesistenti, funghi velenosi raccolti dal suo Marcovaldo e lezioni americane, il ricchissimo campionario della sua letteratura, ecco che comincia a vedersi una bicicletta, una cerimonia di apertura delle Olimpiadi e persino un pallone. Un pallone senza et¨¤, un pallone di quando non esisteva il calcio, anzi ¡°non c¡¯era niente che potesse far prevedere niente¡±. Per noi, confessiamolo, ¨¨ stata una scoperta. L¡¯avvicinarsi del centenario ci aveva rimesso addosso, come spesso succede il desiderio di leggere, soprattutto di rileggere. Una cosa che bisognerebbe avere il tempo di fare e che invece mettiamo sempre da parte non capendo che proprio la seconda lettura delle cose ¨¨ quella che ti entra dentro.
il campo di calvino
¡ª ?Fatto sta che ¨¨ stato in quel momento che ci siamo imbattuti, leggendo "Le cosmicomiche", in questa querelle fra scommettitori, da una parte il disinvolto Qfwfq, dall¡¯altra il pi¨´ imbarazzato Decano (k)yK. E¡¯ successo dopo la domanda sui pianeti: ¡°su quale si former¨¤ un¡¯atmosfera: Mercurio? Venere? Terra? Marte? Dai deciditi¡±, dice Qfwfq invitando a nuove scommesse il Decano. Ed ¨¨ qui che il non calciofilo Calvino entra incredibilmente su un campo di gioco da cui lo pensavamo lontano: ¡°La volta che mi venne da lasciar cadere quasi distrattamente la domanda: - Arsenal-Real Madrid, in semifinale, Arsenal gioca in casa, chi vince? ¨C in un attimo compresi che con questo che pareva un casuale accozzo di parole avevo toccato una riserva infinita di nuove combinazioni tra i segni di cui la realt¨¤ compatta e opaca e uniforme si sarebbe servita per travestire la sua monotonia, e forse la corsa verso il futuro, quella corsa che io per primo avevo previsto e auspicato, non tendeva ad altro attraverso il tempo e lo spazio che a uno sbriciolarsi in alternative come queste, fino a dissolversi in una geometria d¡¯invisibili triangoli e rimbalzi come il percorso del pallone fra le linee bianche del campo quali io cercavo d¡¯immaginarmi tracciate in fondo al vortice luminoso del sistema planetario, decifrando i numeri segnati sul petto e la schiena di giocatori notturni irriconoscibili in lontananza¡±. Ma s¨¬, il narratore protagonista Qfwfq corre fra i milioni di anni alla ricerca di cose su cui scommettere e si imbatte su una partita di calcio, una specie di metaverso molto prima del debutto nel linguaggio di questa parola. E allora s¨¬, proprio loro, Arsenal e Real Madrid, la partita di Calvino.
la partita che non ho visto
¡ª ?Per la verit¨¤, di partite ne incontr¨° pi¨´ d¡¯una. Partite strane, partite vissute sempre da un¡¯angolazione che non ¨¨ quella classica. ¡°La partita che non ho visto¡±, un¡¯Italia-Inghilterra del 1948 a Torino che Calvino descrive per ¡°L¡¯Unit¨¤¡±, senza per¨° vederla. Resta al di fuori, non si sa per scelta o magari per un accredito negato o un biglietto non comprato. E a quel punto, eccolo fare di necessita virt¨´ e raccontarci di quella speranza che piano piano si affievolisce¡ ¡°Poi il sole ha vinto. L¡¯Italia no, purtroppo. Su tutte le vie correva la voce di Carosio, anche quelli che volevano fare gli indifferenti finivano per fermarsi ai crocchi ad ogni bar. ¡°¨¨ in rete!¡±. ¡°E¡¯ entrata! L¡¯Italia ha segnato¡±. ¡°Macch¨¦ quell¡¯arbitro!¡± Lo maledicemmo anche noi di fuori, stringendo i pugni¡±. Pare quasi di vederlo ciondolare magari con un taccuino, scrutando un mondo non suo, ma con la fantasia gi¨¤ allenata di ¡°scoiattolo della penna¡±, come lo definiva il suo grande sodale degli anni torinesi, Cesare Pavese.
le camice di nurmi
¡ª ?Erano gli anni in cui Calvino non era ancora arrivato al bivio, il giornalismo conviveva ancora con gli esordi in letteratura. E ci volle proprio lo sport per dire: dai, va di l¨¤. Successe a Helsinki, all'Olimpiade del 1952, quella della tripletta di Emil Zatopek sull¡¯asse 5000-10000-Maratona. Calvino era l¨¬ per ¡°L¡¯Unit¨¤¡± e qualcuno ebbe l¡¯idea di inviarlo e di mischiare un intellettuale non particolarmente sportivo con l¡¯Olimpiade al segretario del Partito Comunista Italiano di allora, Palmiro Togliatti. Fatto sta che lui ¨¨ l¨¤, allo stadio Olimpico, e vede Paavo Nurmi, il mitico vincitutto degli anni ¡¯20, mito dello sport finlandese, nella versione post primati e medaglie ¡°roseo e grassottello¡± mentre porta la fiaccola verso il tripode secondo il rito dei Giochi. Un attimo, solo un attimo di gloria per ritornare alla normalit¨¤. ¡°La sua rievocazione era finita, tornava il signor Nurmi venditore di camicie in un negozio del centro¡±.
i pallanuotisti pirati
¡ª ?Poi, ecco il trionfo di Dordoni nella marcia, la partita fra Italia e India di pallanuoto in cui i nostri avversari ¡°sembrano i pirati di Salgari¡±, fino all¡¯ultimo articolo in cui si congeda da Helsinki con pi¨´ di un rimpianto, come se fosse finita una favola e un tempo della vita si dovesse mettere alle spalle. Proprio in quel momento, Calvino capisce che il giornalismo non fa per lui, ha bisogno di un tempo e di uno spazio diverso. Lo confessa quando racconta che s¨¬, condividere quelle giornate allo stadio con Paolo Monelli, inviato de ¡°La Stampa¡±, lo aveva in qualche modo reso consapevole che quell¡¯approccio al racconto non era il suo. Calvino aiutava il vicino di banco, guidandolo nell¡¯atmosfera olimpica, guarda di qua, guarda di l¨¤, poi il giorno dopo scopriva ¨C questo raccont¨° ¨C che Monelli era stato capace molto pi¨´ di lui di mettere a terra il pulsare delle emozioni di quei momenti.
gli "illusi"
¡ª ?Il sogno di Calvino, meglio la sua aspirazione che sogno ¨¨ una parola troppo inflazionata per cucirgliela addosso senza permesso, riguardava le parole. Metterle in fila, ordinarle, giocarci, utilizzarle nel modo pi¨´ appropriate, combinarle con la fantasia, alleggerirle, moltiplicarle, avrebbe scritto molti anni pi¨´ tardi. Ne aveva scritto in un raccontino appena maggiorenne, ¡°Il treno degli illusi¡±. Era un momento particolare per Calvino, descritto da lui stesso nel racconto ¡°Le notti dell¡¯Unpa¡±: ¡°Improvvisamente nel 1940, scrissi una commedia in tre atti, ebbi un amore e imparai ad andare in bicicletta¡±. Piuttosto tardi per la verit¨¤. Ma chi sono gli ¡°illusi¡±? Un gruppo di personaggi in uno scompartimento di terza classe di un treno in cui arriva una fatina che comincia a chiedere delle speranze di ognuno dei suoi compagni di viaggio. E l¨¬ c¡¯¨¨ un simil Calvino con la sua voglia di scrivere, ma anche un giovane ciclista che sogna di partecipare al Giro d¡¯Italia¡
in bici
¡ª ?Il ciclismo ¨¨ uno sport che ricorre nei suoi primi racconti. Polemizza con l¡¯Azione Cattolica che vorrebbe appropriarsi delle vittorie di Bartali e dice che ¡°le vittorie di Bartali sono di tutti¡±. Poi, per spiegare la rinuncia al premo Viareggio, qualche anno pi¨´ tardi, chiede in prestito alle due ruote una metafora: ¡°I premi sono ormai gare ciclistiche¡±. La bici ricorre anche pi¨´ tardi, davanti al mare di Castiglione della Pescaia, la localit¨¤ della sua villeggiatura. Per¨° ogni tanto svariava sul tema. Posava la bici e seguiva un altro filo. Qualcuno ricorda il professore di ¡°se una notte d¡¯inverno un viaggiatore¡± che fa un¡¯ora di jogging al giorno e viene preso da un dilemma che non gli d¨¤ pace quando sente il trillare di un telefono da una casa? Non risulta un Calvino podista, ma un po¡¯, nel descrivere il professore jogger, doveva aver sentito una curiosit¨¤ verso quel mondo di sportivi solitari, la cosa che gli piaceva di pi¨´ della corsa. Dove ¡°ognuno va per conto suo e non deve rende conto a nessuno¡±. Senza pi¨´ interrogarsi su Arsenal-Barcellona¡
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