Alla rete di Immobile al 47' risponde Bardhi all'81'. Tante le occasioni sprecate dagli azzurri (tra cui un palo di Tonali), ora bisogna battere l'Ucraina marted¨¬ a San Siro
Si complica subito la strada di Spalletti verso l¡¯Europeo. La Macedonia del Nord ¨¨ la nostra kryptonite, proprio non riusciamo a farcela, ed ¨¨ ancora colpa nostra. A Palermo sbagliando modo di attaccare, qui fallendo il controllo di una partita che doveva essere nostra, dopo il gol a inizio ripresa di Immobile, con strade per le ripartenze che mai abbiamo tentato. Cos¨¬ abbiamo rischiato addirittura di perdere, abbassandoci pericolosamente fino al meritato pari di Bardhi, su punizione, nel finale. Un 1-1 che inguaia doppiamente, per il morale e perch¨¦ intanto l¡¯Ucraina ha fermato sull¡¯1-1 l¡¯Inghilterra (che ai macedoni ne aveva fatti sette). Non ci vuole il pallottoliere per capire che da qui a novembre dobbiamo vincerle tutte per evitare l¡¯altro incubo che si chiama playoff. Il tempo era poco, ma si si ¨¨ visto davvero poco anche del gioco di Spalletti. Paradossalmente i suoi, Di Lorenzo e Politano, sono stati tra i meno convincenti. Tutti sotto standard a parte, forse, Barella, nessuno che abbia retto 90¡¯. Ancora la maledizione del c.t. che al debutto non vince. Ancora una nube sul cielo azzurro.
MACEDONIA CHIUSA
¡ª ?Si vede da subito che l¡¯Italia ha qualche problema a ritrovarsi. Il sistema ¨¨ 4-3-3, fin troppo classico forse, con Tonali e Barella mezzali senza pretese di ¡°spallettate¡±: nessuno appoggia Cristante, l¡¯ex milanista va subito a pressare alto sulla rimessa dal fondo macedone, ma serve a poco perch¨¦, quasi sempre, Dimitrievski propende per il lancione. La Macedonia del Nord opta per un 3-4-1-2 molto chiuso: la difesa si compatta a cinque, poi, riconquistata la palla, si sganciano i due esterni, soprattutto Alioski a sinistra, mentre Bardhi naviga sulla trequarti per aprire spazi a Miovski ed Elmas. Qualche variazione per gli azzurri arriva da Di Lorenzo a destra e soprattutto da Dimarco che, a sinistra, finisce dove aveva cominciato con Mancini. Corsa, incroci, cross, tiri, tutto in velocit¨¤, forse un errore su un¡¯entrata in diagonale verso la porta: sceglie l¡¯appoggio, poteva tirare. Ma ¨¨ quello che fa pi¨´ male. Troppo statici i due esterni d¡¯attacco Politano e Zaccagni, vaga al centro Immobile senza trovare la misura degli appoggi, con i difensori che lo pressano subito.?
TONALI CHE PALO
¡ª ?La partita si apre dopo il quarto d¡¯ora, quando gli azzurri cominciano a trovare gli spazi per gli inserimenti. Non sono le famose ¡°buche¡± di Coverciano, qui la Macedonia non concede troppi spazi in ripartenza. Servono quindi colpi migliori: i triangoli stretti o la bella intuizione di Barella che lancia Tonali in un¡¯autostrada. Gran botta e palo, poi la palla sbatte sul portiere che la ferma. Tonali si ritrova bene in queste incursioni. ? il 22¡¯, poteva essere la svolta, invece gli azzurri sono andati soltanto vicino altre due volte con Cristante, prima di testa sfiorando il palo, poi in tap-in in area con parata di Dimitrievski. Ma hanno anche cominciato a concedere qualcosa.
PERICOLI IN CONTROPIEDE
¡ª ?La Nord Macedonia, infatti, sa chiudersi bene. ? organizzata. Non si sbilancia mai. Non aspetta altro che una palla rubata per ripartire con pochi uomini ma velocissimi. L¡¯innesco ¨¨ spesso Alioski, il migliore. Da sinistra parte che ¨¨ una bellezza e, nell¡¯azione pi¨´ pericolosa, dopo aver strappato la palla a Politano e aver percorso una cinquantina di metri, trova il cross al millimetro per Miovski che di testa sfiora il palo. Ci resta il possesso ma le due ripartenze macedoni obbligano a non abbassare la guardia.
CIRO, MA POI¡
¡ª ??Sceglie bene Spalletti nell¡¯intervallo, Zaniolo per il flebile Politano, e dopo neanche due minuti ¨¨ premiato dalla discesa dell¡¯ex romanista che semina scompiglio in area: dalla su azione arriva la gran botta di Barella sula traversa. Ma Immobile ¨¨ pronto a colpire di testa all¡¯angolo dove Dimitrieski non pu¨° arrivare. Non segnava su azione dalla Svizzera all¡¯Europeo, giugno 2021. Quello che conta ¨¨ il risultato, ma ci si poteva aspettare qualcosa di pi¨´, le ¡°buche¡± che la Macedonia scava per forza cambiando assetto, non sistema, e alzando il baricentro per cercare il pari. Ecco, l¡¯Italia preferisce addomesticare la partita, controllarla, senza rischiare, ma finisce con l¡¯abbassarsi troppo. E la Macedonia ci crede, con Bardhi piccolo ma tecnico e indomito, costringendo l¡¯Italia a ricorrere a falli dal limite. Su uno di questi ¨¨ proprio Bardhi a segnare una punizione da Maradona o Platini, fate voi, angolatissima e imparabile, che mette al tappeto Donnarumma: 1-1 e nuovo incubo. Ma ce la siamo cercata.
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