Un bel problema. Questa Italia ¨¨ uno spettacolo. Quest’Italia vola. Il rischio, ora, ¨¨ farsi qualche illusione di troppo: sarebbe meglio volare basso, ma come si fa a non esaltarsi dopo questo 4-0 alla Repubblica Ceca? Non sar¨¤ la squadra pi¨´ forte dell’Europeo, ma ¨¨ una finalista: eppure gli azzurri giocano come se fossero di due, tre categorie diverse, trascinati da un Insigne versione fenomeno. Sempre gli stessi. Decisi, convinti, offensivi, divertenti. Quattro gol, Immobile, Barella, Insigne, Berardi, e l’impressione di una superiorit¨¤ imbarazzante. Gara numero 27 senza sconfitte (a -3 da Pozzo), ottava senza subire gol. Nessuno sar¨¤ contento di affrontarci.
l'ultimo TEST
Una grande Italia ¨¨ pronta per l'Europeo: Rep. Ceca travolta con un 4-0 da applausi
A Bologna la Nazionale di Mancini domina dando spettacolo. A segno Immobile, Barella, Insigne e Berardi
Inizio a sorpresa
¡ªE probabilmente l’Italia per la Turchia sar¨¤ questa. Con Berardi all’ala destra, Immobile centravanti e Locatelli per Verratti. Mancini decide di fare le prove generali per il debutto, quindi non risparmia neanche Jorginho reduce dalla finale di Champions. Forse gli azzurri non si aspettano una Repubblica Ceca cos¨¬ aggressiva, forse aveva ragione il c.t. a temere un po’ di sofferenza, in ogni caso i primi dieci minuti sono tutti dei cechi che ci schiacciano con un 4-2-3-1 mobile, registrato dall’infaticabile Kral, con gli italiani Barak e Jankto che riempiono la trequarti. Non siamo abituati a subire, ma pi¨´ che cross non producono. E appena gli azzurri si scrollano di dosso la polvere comincia un’altra partita. La Repubblica Ceca finisce qua.
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Uno-due facile
¡ªLa superiorit¨¤ ¨¨ travolgente. Il primo tempo si chiude sul 2-0, risultato giusto che poteva anche essere pi¨´ rotondo: al centro di Immobile e al raddoppio di Barella (deviato da Boril) andrebbero aggiunte le occasioni create da Insigne che, quasi da trequartista, fa tutto benissimo tranne il tiro, anzi spesso perde il tempo e si fa murare. Questione di tempo. La difesa ceca ¨¨ tutto tranne che blindata, all’Europeo inglesi e croati non dovrebbero temere questi rivali, e a un certo punto ¨¨ come se il c.t. Silhavy avesse ordinato di non attaccare pi¨´ ma di limitarsi a contenere. Gli azzurri non aspettano altro per il loro gioco manovrato e “alto”.
Che spettacolo
¡ªNel secondo tempo arriva il momento del divertimento. La Repubblica Ceca non c’¨¨ pi¨´ e l’Italia, concentratissima, gioca in discesa. Sale in cattedra Insigne che far¨¤ venire incubi ricorrenti al povero Coufal: il 3-0 del napoletano ¨¨ una delizia, su grande passaggio di Immobile, ma quasi quasi pi¨´ bello, per precisione e creativit¨¤, ¨¨ l’assist per il 4-0 a Berardi. Insigne ¨¨ in trance agonistica. Mancini fa entrare Emerson, Acerbi, Cristante, Chiesa, Raspadori (al debutto nel finale), Toloi, ma il gioiellino azzurro va a memoria e non subisce scossoni. Sempre pressing alto, sempre manovra in velocit¨¤ e di prima, sempre possesso. Siamo pronti per l’Europeo. Cos¨¬ ci toglieremo l’ultimo dubbio se sia soltanto una questione di sfide non impossibili. Ma dopo 27 partite cos¨¬, pu¨° essere solo questione di avversari?
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