Dybala, Pogba, Luis Alberto, Radonjic, Baldanzi e ora l¡¯americano del Milan. L¡¯Italia riscopre un ruolo dimenticato
C¡¯ era una volta il trequartista: era il fuoriclasse della squadra, quello che indossava la 10. La maglia dei campioni. Il calcio sembrava pi¨´ bello, spettacolare e selvaggio. Il 10 evoca ancora oggi Rivera e Platini, Pel¨¦ e Maradona, i grandissimi. Soltanto Cruijff sfuggiva alla regola con il suo 14, forse primo esempio di personalizzazione della maglia. Ma poi quel numero ¨¨ come ¡°scomparso¡±. Non improvvisamente, niente succede da un giorno all¡¯altro. Una lenta dissolvenza in nero; la maglia ¨¨ rimasta, la indossano ancora Messi, Neymar, Verratti, a volte Dybala, ma ha perso la sua sacralit¨¤ e il collegamento con un ¡°ruolo¡±, quello di trequartista, che non esiste pi¨´ (o quasi). Ucciso dalla tattica, dall¡¯agonismo esasperato, dal fatto che il talento non ¨¨ programmabile.
IL CALCIO MODERNO
¡ª ?Il 10 esiste ancora ed ¨¨ una mezzala Nell¡¯infinito gioco dei cicli del calcio, oggi sembra di assistere a un ritorno al futuro, magari travestito da ¡°mezzala trequartista¡± alla De Bruyne: il fuoriclasse non classificabile che si muove con totale libert¨¤ di creare e inventare. De Bruyne sarebbe stato un 10 fantastico negli anni 70. Difficile che una grande squadra faccia a meno di Modric, Pedri, Musiala, Griezmann, Bellingham, Odegaard, Bruno Fernandes, Calhanoglu (in uno dei suoi molteplici travestimenti): sono quelli che cambiano le partite, creano superiorit¨¤, divertono. Il nome nuovo del Milan, l¡¯americano Pulisic, ¨¨ un trequartista moderno che pu¨° giocare dietro due punte, da 10 classico o da ala. Si aggiunge in Serie A a Dybala, Luis Alberto, Samardzic, Radonijc, Baldanzi, lo stesso Pogba se volesse lui (o Allegri). Tutti 10 di testa, se non di maglia. Il trequartista sta tornando di moda.
l'equivoco
¡ª ?Trequartisti, registi e numeri 10 Negli anni 70 in realt¨¤ c¡¯era un po¡¯ di confusione tra 10, trequartista e regista. Erano considerati pi¨´ o meno la stessa cosa: il trequartista indossava quel numero e dirigeva il gioco. Equazione perfetta. Una semplificazione che finiva con il coinvolgere nella stessa categoria Rivera e Baggio, molto diversi tra loro. Il ¡°vero¡± trequartista ¡ª inteso come centrocampista creativo tra le linee ¡ª era Rivera, erede in qualche modo di Valentino Mazzola che si muoveva da regista-trequartista nel WM del Grande Torino. Valcareggi schierava Rivera alle spalle di Boninsegna e Riva, proteggendolo con Domenghini, Bertini e De Sisti (il vero regista della Nazionale).
L'EVOLUZIONE
¡ª ?Platini tuttocampista Zico era un 10 e mezzo Platini andava oltre Rivera: era un centrocampista pi¨´ offensivo, anzi ¡°totale¡±: poteva impostare davanti alla sua area e poi era implacabile come un centravanti nell¡¯area avversaria. Regista, trequartista, punta: forse soltanto Zidane ¨¨ stato tuttocampista cos¨¬, ma senza il gol. Pastore, che spreco, poteva essere un nuovo Platini. Antognoni era un 10 moderno che partiva da dietro e creava davanti: un ¡°8 e mezzo¡±. E gli altri grandissimi 10 degli anni 80 e 90? Erano un po¡¯ meno trequartisti di Platini, pi¨´... fantasisti.
LA TATTICA
¡ª ?Baggio, Totti, Del Piero ecco i ¡°fantasisti¡± Impossibile classificare Maradona che era tutto. Zico si muoveva da ¡°10 e mezzo¡±, era trequartista e seconda punta. Baggio aveva il 10, ma era pi¨´ Pel¨¦ che Platini. Mancini aveva cominciato da trequartista, ma alla fine poteva fare anche il centravanti. Del Piero e Totti erano pi¨´ attaccanti, il romanista addirittura un 9 neanche tanto ¡°falso¡±. Indossavano il 10 ma erano fantasisti, cio¨¦ trequartisti molto offensivi. Avevano imparato a convivere con un calcio nel quale tattica e schemi prendevano il sopravvento. Il sistema di Sacchi, al di l¨¤ degli stereotipi, era un 4-3-1-2 con Donadoni che convergeva da trequartista. Lippi s¡¯invent¨° il tridente Ravanelli-Del Piero-Vialli a cui chiedeva attacco e pressing: per ragioni fisiche, Ale era quello che tornava di meno. Capello preferiva il 4-4-2 nel quale Savicevic diventava esterno sinistro di centrocampo. Segnali chiarissimi di smobilitazione. Baggio e Zola soffrivano con Ancelotti, il tecnico che poi schierer¨¤ assieme Pirlo, Seedorf e Kak¨¤. Il 10 classico stava per scomparire. Ronaldinho era anche lui un fantasista. Messi ¨¨ inclassificabile come Maradona.
il campionato
¡ª ?Baldanzi- Samardzic gemelli diversi Avevano, hanno, il 10, vero o ideale, Pirlo (che diventa play basso), Cassano (seconda punta), Verratti (mezzala di regia), Insigne (ala), tutti in fuga dalla trequarti. Spalletti s¡¯inventa il falso trequartista: prima Perrotta che diventa un incursore, poi Nainggolan marcatore alto. Ma il 10 resiste, si adatta. Dybala ¨¨ un 10 che parte dalla fascia ma d¨¤ il meglio al centro: Platini si rivede in lui. Simile al francese, gol escluso, ¨¨ Luis Alberto che danza sulla trequarti partendo da dietro. Radonjjc ¨¨ un trequartista pi¨´ offensivo che adesso ha anche il 10. Samardzic pu¨° essere uno splendido compromesso tra 10 e 8: rifinitore, gran sinistro, mezzala che fa filtro, un trequartista moderno. Pogba ha la tecnica del 10. Noi rispondiamo con Baldanzi che, cosa rara, Zanetti ha schierato addirittura dietro le due punte in un 4-3-1-2 che riavvolge il nastro del calcio: ci si perdoni il sacrilegio, lui nell¡¯Empoli ¡°fa¡± il Rivera. Splende Vignato nell¡¯Under 19. L¡¯udinese Pafundi ¨¨ pi¨´ un fantasista. In passato avrebbero avuto tutti la maglia 10: vuol dire che qualcosa sta succedendo.
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