La bandiera del club di basket femminile : "L¨¬ ho imparato a vincere e a saper perdere". Ora ¨¨ la team manager della Juventus Women
Per Bill Russell, leggendario cestista americano, il basket ¨¨ l¡¯unico sport che ?tende al cielo?. Questo cielo Raffaella Masciadri lo ha toccato con la sua seconda famiglia, il Famila Basket Schio, uno dei club di riferimento della pallacanestro femminile italiana, che le ha permesso di battere ogni record.
Raffaella, come nasce la sua passione per il basket?
"Grazie a mio pap¨¤ Luigi. Quando ero piccola mi portava con s¨¦ a vedere le partite del Cant¨´. Ho un bellissimo ricordo di quelle giornate passate sugli spalti a tifare. Poi mi ¨¨ sempre piaciuto fare parte di una squadra, condividere vittorie e sconfitte, gioie e dolori".
Quale ¨¨ stata la tua prima allenatrice?
"Monica Stazzonelli, a cui sono molto grata: mi ha insegnato che la pallacanestro non ¨¨ solo competizione. Ho avuto il piacere di ritrovarla anni dopo come compagna di squadra nella Pool Comense, dove giocava come playmaker".
Dopo Como, dove sono arrivati i primi successi, ¨¨ approdata al Famila Basket Schio, a cui sono legati i suoi grandi trionfi.
"Schio non ¨¨ solo il club che mi ha permesso di vincere dieci scudetti. Schio ¨¨ la mia casa. Dopo il ritiro ho deciso di prendere l¨¬ la residenza e di crescervi i miei figli. Il rapporto con i concittadini ¨¨ incredibile, loro sono la mia seconda famiglia".
Come mai ha scelto proprio questa societ¨¤?
"Mi ha convinto una chiamata del presidente Marcello Cestaro. Ero appena andata a giocare a Los Angeles, ma le sue parole furono cos¨¬ convincenti che decisi di tornare in Italia".
Che cosa le disse?
"Che voleva vincere, e che aveva scelto me per farlo. Io lo ascoltai, accettai la sua proposta. E negli anni a seguire vincemmo tutto".
Qual ¨¨ il successo pi¨´ bello con la maglia del Famila Basket?
"Quelli a cui sono pi¨´ legata sono il primo e il decimo titolo. Il primo ¨¨ stato speciale perch¨¦ ¨¨ stato l¡¯inizio di un¡¯era, dopo una serie di secondi posti".
E l¡¯ultimo?
"Un altro ricordo indelebile, arrivato l¡¯anno del mio ritiro dal mondo del basket. ? stato il trionfo che ha chiuso il cerchio, al termine di una stagione di alti e bassi".
Perch¨¦?
"Quell¡¯anno facevamo fatica a giocare in casa, sentivamo troppo la pressione: nello sport pi¨´ vinci e pi¨´ devi vincere. Abbiamo superato questo stress grazie alle parole del nostro allenatore Pierre Vincent, che ci ha insegnato a saper perdere e a imparare dalle sconfitte".
Adesso lei ¨¨ il team manager della prima squadra femminile della Juventus: come mai ha scelto questa nuova avventura?
"Lo sport mi ha insegnato a non accontentarmi mai, ad accettare sempre nuove sfide. Quando la Juve mi ha cercata mi ¨¨ tornata in testa la chiamata del presidente Cestaro di 19 anni fa, era lo stimolo che mi mancava. E poi non si pu¨° mai dire di no alla Juve...".
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