Infinita Nelly Palmisano, dal paradiso di Tokyo all’inferno-infortuni del dopo olimpiadi, l’operazione chirurgica del 29 settembre scorso e ora il ritorno tra le grandissime. La 32enne tarantina ¨¨ medaglia di bronzo mondiale della 20 km di marcia in 1h27’26” come sei anni fa a Londra, un’impresa costruita con appena due gare nelle gambe quest’anno, la 10 km di Madrid il 20 aprile e la coppa Europa a squadre di Podebrady il 21 maggio. L’oro va alla spagnola e grande favorita Maria Perez in 1h26’51”, argento all’australiana Jemima Montag in 1h27’16”. “Quello che conta ¨¨ la testa - racconta a caldo la Palmisano - ho imparato in questi due anni a vedere tutto il bello che c’¨¨ intorno a me, senza concentrami sui problemi. Ora so che posso andare avanti al meglio, il prossimo appuntamento ¨¨ con l’Olimpiade, c’¨¨ Parigi dietro l’angolo”.
Il capolavoro
Impresa Palmisano, ¨¨ il bronzo dell’orgoglio: “E ora l’Olimpiade”
Dopo un anno da incubo, tra intervento e la rinuncia a Europeo e Mondiali, la 32enne azzurra torna sul podio iridato: “Ho imparato a vedere il bello intorno a me”
Tattica vincente
¡ªL’azzurra non partiva con i favori del pronostico e sapeva che avrebbe dovuto attaccarsi alla spagnola per puntare al podio. Cos¨¬ ¨¨ stato, l’allieva di Patrick Parcesepe ¨¨ partita subito forte, mantenendosi nel gruppo di testa di 8 atlete fino al 10¡ã chilometro, quando nella curva stretta in fondo al primo rettilineo ha perso aderenza, finendo per cadere e urtare violentemente l’asfalto (con la caviglia destra che compie una torsione visibile). Brivido a parte, Palmisano si ¨¨ rialzata subito e nel giro di poche centinaia di metri ¨¨ rientrata sul gruppo delle migliori. Il secondo strappo al chilometro 16, stavolta ¨¨ la Perez ad allungare, un giro a 4’06” basta per distanziare le avversarie: l’australiana Montag perde 10”, poi 15”, mentre alle loro spalle staccate di oltre 30” restano in tre. Esperienza e classe permettono all’azzurra di staccare poco alla volta Morejon e Gonzalez, presentandosi cos¨¬ all’ultimo chilometro in terza posizione solitaria.
Rivincita
¡ª? il bronzo della testardaggine, probabilmente nato nel periodo pi¨´ buio, in quel 2022 in cui i problemi fisici le hanno impedito di competere da campionessa olimpica in carica, costringendola a rinunciare ai Mondiali di Eugene e agli Europei di Monaco di Baviera. Da l¨¬ la decisione di operarsi per rimuovere un setto fibroso inglobante il nervo sciatico nello spazio gluteo profondo dell’anca sinistra. Il resto ¨¨ storia.
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