L'indice glicemico (IG) indica l¡¯incremento della glicemia, cio¨¨ degli zuccheri nel sangue, a seguito dell¡¯ingestione di un determinato alimento rispetto alla sua quantit¨¤ di carboidrati. Secondo uno dei miti sull'IG, evitare brusche oscillazioni della glicemia significa tenere sotto controllo i livelli di insulina, un ormone prodotto dal pancreas che se presente in eccesso facilita l¡¯accumulo di grasso e, viceversa, ostacola la perdita di peso. Significa quindi che per dimagrire o tenere sotto controllo il peso bisogna mangiare solo alimenti a basso indice glicemico? Non proprio. L¡¯IG tiene conto solo della qualit¨¤ dei carboidrati, mentre la risposta glicemica ad un alimento ¨¨ influenzata anche dalla quantit¨¤ di carboidrati. Per questo motivo ¨¨ stato introdotto un altro indice chiamato ¡°Carico Glicemico¡± (CG). Ad esempio, il cocomero ha IG alto (72) ed in una porzione media da 150 g ci sono 5,5 g di carboidrati. Il riso integrale invece ha IG basso (50) ed una sua porzione media da 80 g contiene ben 65 g di carboidrati. Per calcolare il CG occorre fare questo calcolo: (gr di zucchero nella porzione di alimento x IG di quell¡¯alimento) / 100. Ne deriva che: * CG di una porzione di cocomero: (5,5 x 72) / 100 = 4 * CG di una porzione di riso integrale: (65 x 50) / 100 = 32,5.?Una porzione di riso integrale, pur avendo IG pi¨´ basso del cocomero, ha un CG otto volte maggiore e, pi¨´ alto ¨¨ il carico glicemico, pi¨´ importante ¨¨ il conseguente innalzamento dei livelli glicemici e il rilascio di insulina nel sangue. Significa quindi che l¡¯indice glicemico va s¨¬ considerato, ma non basta se non si tiene presente anche la quantit¨¤ di zuccheri totali di una porzione di quell¡¯alimento.
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